Manifatturiero al collasso in tutto il mondo, si salvano solo gli USA. Ecco i dati della Bank of America

Il settore manifatturiero crolla giorno dopo giorno e non solo in Italia, dove la situazione ha ormai raggiunto livelli da incubo, ma in tutto il mondo. A rendere palese quanto sta accadendo sono gli indici PMI dei singoli paesi pubblicati nel corso delle ultime settimane.

A salvarsi, attualmente sembrano essere solo gli Stati Uniti, i cui dati, pubblicati un’ora fa, mostrano una crescita dell’indice Ism manifatturiero in agosto a 59 punti da 57,1 di luglio, ben oltre le attese degli analisti che si attendevano una flessione a 56,8 punti.

La tabella sotto riportata e contente i dati resi noti dalla Bank of America, analizza la situazione dei 26 paesi che hanno reso nota la situazione interna del settore manifatturiero nel mese di agosto. Di questi 26, 9 mostrano un miglioramento (Taiwan, Brasile, Korea, Norvegia, Grecia, Giappone, Turchia, Irlanda e Sud Africa), 2 svelano una situazione stabile (Russia e Austria), mentre altri 15 rivelano una flessione, in certi casi anche cospicua.

Sottolineiamo che ogni dato sopra 50 punti indica una fase di espansione delle attività economiche, mentre sotto questa soglia si verifica una contrazione.

Tornando quindi alla tabella, sono 5 i paesi che sono scesi sotto i 50 punti, tra i quali l’Italia, mentre gli altri 21 si trovano comunque in territorio positivo.

Il nostro Paese, in particolare, è passato dai 51,9 punti di luglio ai 49,8 di agosto, inaugurando ufficialmente una fase di contrazione.

Ampliando lo sguardo all’intera Eurozona, quasi tutti i maggiori Stati Membri (Francia, Spagna e Italia) si trovano in una fase discendente e la preoccupazione non accenna a migliorare.

Ecco dunque la tabella pubblicata dalla Bank of America:

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