Chi votare il 4 marzo 2018 per le elezioni politiche?

Simone Micocci

01/03/2018

02/03/2018 - 13:26

condividi

Mancano pochi giorni alle elezioni politiche del 4 marzo 2018: ecco tutte le informazioni utili per scegliere chi votare e per farlo senza commettere errori.

Chi votare il 4 marzo 2018 per le elezioni politiche?

Chi votare alle elezioni politiche del 4 marzo?

Mancano pochi giorni alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 con le quali verrà rinnovata la composizione del Parlamento della Repubblica, sia della Camera dei Deputati che del Senato.

Vi consigliamo di riflettere bene su chi votare perché da questo voto dipenderà il futuro politico dell’Italia per i prossimi 5 anni, ossia fino a quando - salvo un possibile scioglimento anticipato delle Camere - il Parlamento resterà in carica.

Tuttavia se ancora oggi vi state chiedendo per chi votare il 4 marzo 2018 significa che avete ancora le idee confuse sui vari schieramenti e sui programmi elettorali delle forze politiche in campo.

Ci sono persone, inoltre, che non sapendo per chi votare non si recheranno alle urne. Bisogna chiarire però che l’astensionismo comporta un danno solamente a voi e non alle forze politiche in campo; sarete voi, infatti, che lascerete decidere agli altri il futuro del Paese.

Con questo articolo speriamo di chiarire tutte le vostre perplessità sul voto di domenica 4 marzo, aiutandovi a capire quale programma politico rispecchia maggiormente i vostri ideali politici e sociali.

Naturalmente non saremo noi a dirvi a chi dare il voto né è nostra intenzione influenzare qualcuno di voi; l’unico obiettivo di questo articolo è spiegarvi nel dettaglio quali sono i programmi politici, gli schieramenti e i candidati di ogni singola forza politica in campo, così da darvi gli strumenti necessari per prendere una decisione in vista delle prossime elezioni.

INFOGRAFICA PROGRAMMI ELETTORALI ELEZIONI 2018

Come si vota?

Prima di approfondire i programmi politici di ognuna delle forze in campo, ecco alcune informazioni su come si vota. Sarebbe un peccato, infatti, che dopo ore di riflessione su chi votare la vostra scheda elettorale venga considerata nulla a causa di un errore commesso.

Le forze politiche che si possono votare sono 10; ci sono delle coalizioni di più partiti - come il Centrodestra e il Centrosinistra - mentre altri schieramenti hanno deciso di presentarsi singolarmente, come il Movimento 5 Stelle e Liberi Uguali.

Il sistema di voto approvato nei mesi scorsi dal Parlamento è il Rosatellum-bis, con il quale il 61% dei parlamentari sarà eletto in maniera proporzionale, mentre il restante 37% con quello maggioritario attraverso i collegi maggioritari. Saranno le circoscrizioni estero, invece, ad eleggere il restante 2% dei parlamentari.

Per votare dovete:

  • fare al massimo due segni per ognuna delle schede elettorali, una sul candidato all’uninominale e l’altra alla forza politica che lo appoggia;
  • non scrivere alcuna preferenza per i candidati al plurinominale, dal momento che le liste sono bloccate;
  • se volete potete mettere anche una sola X, o sul candidato all’uninominale o sul partito che lo appoggia.

Con questa legge elettorale non sarà semplice per le tre maggiori forze politiche in campo - Centrosinistra, Centrodestra e Movimento 5 Stelle - raggiungere una maggioranza parlamentare, ecco perché ogni singolo voto sarà fondamentale.


Per questo motivo vi consigliamo di informarvi in maniera approfondita su chi votare alle elezioni perché dalla vostra decisione potrebbe dipendere il futuro del Paese.

Devi votare Centrosinistra se…

Alle elezioni del 4 Marzo 2018 la coalizione di Centrosinistra sarà composta da 4 forze politiche:

  • Partito Democratico di Renzi;
  • +Europa della Bonino;
  • Civica Popolare dell’attuale Ministra della Salute Beatrice Lorenzin;
  • Insieme (Verdi e Socialisti).

Se il Centrosinistra dovesse vincere le elezioni, sarebbe Matteo Renzi - candidato alla presidenza del Consiglio - a presentare una squadra di Governo. Tra i candidati del Centrosinistra figura anche l’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Maria Elena Boschi, Andrea Orlando e l’avvocatessa Lucia Annibali.

Dovete votare la coalizione di Centrosinistra se volete dare loro la possibilità di applicare i punti del loro programma politico. Ad esempio, durante la campagna elettorale Matteo Renzi ha promesso l’introduzione del salario minimo per i lavoratori che non hanno un CCNL di riferimento, mentre per le famiglie saranno introdotte delle nuove detrazioni per i figli.

Obiettivo del Centrosinistra è ridurre la pressione fiscale del 2%, senza disconoscere quanto fatto nella precedente legislatura: il Partito Democratico insieme alle altre forze della coalizione, quindi, si batterà per la difesa dei vaccini e per il miglioramento della Buona Scuola.

Per maggiori informazioni sul perché votare la coalizione di Centrosinistra ti consigliamo di leggere i seguenti articoli di approfondimento:

Devi votare Centrodestra se…

Anche il Centrodestra si presenterà alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 in una coalizione composta da 4 forze politiche;

  • Forza Italia di Berlusconi,
  • La Lega di Salvini;
  • Fratelli d’Italia della Meloni;
  • Noi con l’Italia di Fitto.

In caso di vittoria del Centrodestra alle elezioni non è ancora certo chi sarà il candidato alla presidenza del Consiglio che si presenterà davanti al Parlamento per ottenere la fiducia. Molto infatti dipenderà dal risultato del voto: se la Lega dovesse ottenere più voti di Forza Italia il premier sarà Matteo Salvini, viceversa sarà Silvio Berlusconi (ineleggibile) a nominare un candidato (in ascesa la candidatura di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo).

Oltre a questi due sono candidati con lo schieramento di Centrodestra l’ex Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, l’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, Mariastella Gelmini e l’avvocato Giulia Buongiorno.

Cavallo di battaglia del programma elettorale del Centrodestra è l’introduzione della flat tax, un’aliquota unica per tutti - sia per le famiglie che per le imprese - che si applicherà soltanto per i redditi superiori ai 12mila euro. I redditi inferiori, invece, non pagheranno alcuna imposta.

Se dovesse vincere il Centrodestra la Lega potrà realizzare il suo progetto sull’immigrazione che prevede il rimpatrio dei clandestini e l’attivazione di politiche restrittive per gli sbarchi. Per quanto riguarda le pensioni le quattro forze in campo sono concordi nel voler eliminare la Legge Fornero.

Per maggiori informazioni sul perché votare la coalizione di Centrodestra ti consigliamo di leggere i seguenti articoli di approfondimento:

Devi votare il Movimento 5 Stelle se…

Il Movimento 5 Stelle si presenta alle elezioni senza alcuna coalizione, con l’attuale vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, come candidato alla Presidenza del Consiglio.

Tra le fila del M5S non figura Di Battista che ha deciso di non candidarsi per un posto in Parlamento pur restando vicino al Movimento. Sono candidati con il Movimento 5 Stelle, invece, Paola Taverna, Carla Ruocco , il comandante Gregorio De Falco e altri professionisti provenienti dal mondo delle istituzioni e delle università, come Mauro Vaglio presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma.

Votare il Movimento 5 Stelle significa voler attuare il loro programma politico; probabilmente il punto più importante riguarda l’introduzione del reddito di cittadinanza, un contributo economico per le famiglie in difficoltà economica in cui ci sono persone disoccupate.

Un altro tema molto caro al Movimento 5 Stelle è la sicurezza interna del Paese: per evitare che i cittadini debbano difendersi da soli, infatti, il candidato premier Luigi Di Maio ha detto di voler procedere con il reclutamento di 10.000 Forze dell’Ordine alle quali affidare la sicurezza delle città. Ma non mancano i segni di rottura con i Governi del passato: il M5S infatti vuole cancellare la Buona Scuola, superare la Legge Fornero e abbassare gli stipendi dei parlamentari.

Per maggiori informazioni sul perché votare il Movimento 5 Stelle ti consigliamo di leggere i seguenti articoli di approfondimento:

Devi votare Liberi e Uguali se…

Alle elezioni del 4 marzo 2018 Liberi e Uguali si presenterà da solo, dopo aver rifiutato di far parte della coalizione di Centrosinistra.

Per chi non lo sapesse Liberi e Uguali è il partito formato in buona parte dagli scissionisti del Partito Democratico, da coloro che contrari alle politiche di Matteo Renzi hanno deciso di formare un nuovo partito di sinistra. Candidato premier di Liberi e Uguali è l’attuale presidente del Senato Pietro Grasso, mentre come candidati in Parlamento figurano Pippo Civati, Pierluigi Bersani, Roberto Speranza e Anna Falcone.

Nel programma di Liberi e Uguali ci sono diversi punti di rottura con quanto fatto dall’ultimo Governo del Partito Democratico: ad esempio, Grasso vuole la cancellazione della Buona Scuola e vuole ridurre la spesa militare.

Una proposta che interessa gli studenti è quella che prevede l’eliminazione delle tasse universitarie, mentre per quanto riguarda le pensioni Liberi e Uguali punta alla stabilizzazione dell’Opzione Donna. Tra gli altri punti del programma di Liberi e Uguali figura l’eliminazione del ticket sanitario, l’abolizione della legge Bossi-Fini per l’immigrazione e l’approvazione di provvedimenti per la tutela dei pari diritti di genitorialità.

Per maggiori informazioni sul perché votare Liberi e Uguali ti consigliamo di leggere i seguenti articoli di approfondimento:

Devi votare un altro partito se…

Questi di cui vi abbiamo appena parlato sono le forze politiche quasi certe di superare la soglia di sbarramento e quindi entreranno in Parlamento.

Ma è possibile che il vostro pensiero non sia rappresentato da nessuna delle forze politiche appena descritte; cosa fare in tal caso? Ci sono altri partiti ai quali potete dare il voto, come ad esempio Casapound (qui il programma elettorale), il partito di estrema destra che presenta Simone Di Stefano come candidato premier (clicca qui per leggere la nostra intervista), o la lista di sinistra Potere al Popolo di cui Viola Carofalo è portavoce (qui il programma elettorale).

Chiudono il cerchio il Partito Repubblicano-ALA, 10 Volte Meglio, Popolo della Famiglia, Sinistra Rivoluzionaria e Italia agli Italiani.

Cosa succede se non voto?

Se nessuna delle forze in campo vi soddisfa e preferite non esprimere il vostro voto siete liberi di farlo. Infatti il voto è un diritto ma non un obbligo, ecco perché potete rinunciarvi ogni volta che lo ritenete opportuno.

Non credete quindi a chi vi dice che dopo la terza volta che non votate perdete il diritto di voto, perché non è assolutamente vero. Il diritto di voto si perde solamente in determinate situazioni - ad esempio dopo una sentenza penale - ma tra queste non figura il non aver votato per più competizioni elettorali consecutive.

Dovete sapere però che il vostro “non voto” influisce e non poco sul risultato delle elezioni. Per farvi capire il perché abbiamo pensato ad un esempio numerico dove per par condicio abbiamo sostituito i nomi delle forze in campo con quelli di alcuni ortaggi.

Consideriamo un insieme di 10 persone dove tutte hanno le idee chiare su chi votare: 3 voti vanno a Carota, 2 a Melanzana, Cavolfiore e Rapa Rossa mentre Patata ottiene solo 1 voto. Il risultato è che Carota ha ottenuto il 30% dei voti, mentre Cavolfiore, Melanzana, e Rapa Rossa il 20% ciascuno. Il restante 10% va a Patata.

Con questo risultato nessuna delle forze politiche avrebbe i numeri per governare.

Se invece i due elettori di Melanzana e quello di Patata si astenessero, la situazione sarebbe differente. Se su un totale di 7 elettori i 3 voti ottenuti da Carota equivalgono infatti al 42%, percentuale con la quale riuscirebbe a governare il Paese.

Ecco perché è sempre consigliato esprimere il proprio voto - anche se non ne siete convinti al 100% - così da determinare nel vostro piccolo il risultato delle elezioni.

Iscriviti a Money.it