Il programma ufficiale del Partito Democratico di Matteo Renzi in vista delle elezioni politiche di domenica 4 marzo.
Si alza il sipario sul programma per le elezioni politiche del 4 marzo di un Partito Democratico che sarà la guida della coalizione di centrosinistra che comprenderà anche una lista progressista, una centrista e una di impronta europeista e radicale.
All’Opificio Golinelli di Bologna si è tenuto l’evento di presentazione del programma elettorale del PD, con Matteo Renzi che ha lanciato la sfida agli altri partiti svelando le 100 proposte concrete e realizzabili pensate per il paese.
Il programma elettorale del Partito Democratico
In ritardo rispetto alle altre forze politiche, venerdì 2 febbraio Matteo Renzi ha presentato in maniera ufficiale il programma elettorale del centrosinistra, puntando su proposte concrete e realizzabili e ricordando le fatiche fatte per portare l’Italia fuori dalla crisi.
Lo slogan del Partito Democratico è quello dei "100 passi in avanti per l’Italia”, accompagnati da altrettanti provvedimenti che sono stati realizzati durante l’arco dell’ultima legislatura che ha visto il susseguirsi di tre governi targati PD.
Ecco allora le proposte divise per grandi aree tematiche.
Economia
- Nuove detrazioni per le famiglie con figli
- Salario minimo 9 o 10 euro l’ora
- Riduzione delle aliquote Ires e Iri sul reddito delle nostre piccole e grandi imprese al 22%
- Decontribuzione per chi assume a tempo indeterminato
- Piano decennale per la riduzione del debito/Pil
- Riduzione costo del lavoro di un punto percentuale all’anno per i prossimi 5 anni
Welfare.
- Allargamento degli 80 euro a ogni figlio a carico e alle partite Iva sotto i 26.000 euro di reddito annuo.
- 400 euro al mese per ogni figlio fino al compimento dei 3 anni.
- 150 euro al mese per pagare l’affitto a ogni under 30 con reddito inferiore ai 30.000 euro.
- Aumento assegno di accompagnamento in base alle diverse esigenze
- Possibilità di scelta tra assegno di cura e budget di cura
- Digitalizzazione sanità riducendo liste d’attese su base del modello emiliano
- Piano asili nido
Pensioni
- Pensione di garanzia per i giovani
- Stabilizzazione Ape Social, Volontaria e Aziendale
- Ripristino Opzione Donna
Esteri
- Stati Uniti d’Europa
- Assicurazione europea contro disoccupazione
- Servizio civile europeo
- Piano sostegno sociale
- Più risorse per l’Erasmus
- Elezione diretta del Presidente dell’Unione con liste transnazionali per il Parlamneto
Altri punti
- Certezza della pena
- Difesa dei vaccini
- Miglioramento Buona Scuola e più fondi per i docenti
- Potenziamento Ecobonus
- Aumento dei corridoi umanitari
- Digitalizzazione Pubblica Amministrazione
- Piano di investimenti su banda larga, alta velocità ferroviaria e piste ciclabili.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Per il programma scuola del PD e quello relativo alle Forze dell’Ordine abbiamo realizzato un apposito focus, mentre diversi altri sono stati i temi a essere trattati in questo inizio di campagna elettorale.
PROGRAMMA ELETTORALE SCUOLA
PROGRAMMA ELETTORALE FORZE DELL’ORDINE
Il Partito Democratico al voto
Appena approvata la legge di Bilancio, il Presidente Mattarella ha sciolto le Camere con il Consiglio dei Ministri che poi ha ufficializzato la data del 4 marzo come giorno delle prossime elezioni.
Dopo la scissione della scorsa primavera, il Partito Democratico non è riuscito a ricucire lo strappo con il Movimento Democratico e Progressista. Bersani e Speranza quindi, assieme a Sinistra Italiana e Possibile, hanno dato vita al listone Liberi e Uguali che sarà capitanato da Pietro Grasso.
Oltre a questa divisione i dem hanno dovuto anche registrare i passi indietro, quasi contemporanei, di Angelino Alfano e Giuliano Pisapia. Con i due leader che non ci saranno alle elezioni, di conseguenza anche i loro partiti si sono sciolti e ognuno dei vari esponenti di peso ha preso la propria strada.
La coalizione del Partito Democratico quindi sarà formata da tre liste di supporto: Lista Insieme (Verdi, Socialisti e Civici), Civica Popolare (centristi ed ex AP come il ministro Lorenzin) e Più Europa (Bonino).
A meno di clamorosi passi indietro, magari in favore dell’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, sarà Matteo Renzi il candidato premier della coalizione anche se, stando alla nuova legge elettorale, non vi è l’obbligo di indicare chi si vuol mandare a Palazzo Chigi.
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