Giorno di elezioni in Gran Bretagna, clima di instabilità per il futuro governo

E’ il giorno delle elezioni per il Regno Unito con più di 50 mila sezioni elettorali pronti ad accogliere i 50 milioni di elettori registrati.
Le urne accoglieranno gli elettori sino alle 22 di stasera, per scegliere i 650 deputati della camera dei comuni che garantiranno la fiducia al prossimo esecutivo.

Un’affluenza attesa modesta attorno al 65%
Le attese si aggirano su un’affluenza alle urne non diversa da quella del 65% degli aventi diritto, come già registrata nell’anno 2010.
E’ molto probabile che si debba ricorrere a coalizioni con forze minori se, come previsto, il consenso necessario per governare da soli non fosse ottenuto né dai conservatori del premier uscente David Cameron né dai laburisti dell’oppositore Ed Miliband.

Incertezze sulla governabilità e possibile ritorno alle urne
The conservative Party sembra avere i sondaggi a favore con circa 20 seggi (284 contro 263) di vantaggio sul Labour, anche se il crollo del sostegno degli alleati dei conservatori LibDem rischia di apportare un dimezzamento della presenza a Westminster.
Buone aspettative per un’impennata dei nazionalisti scozzesi che potrebbe, senza un consenso in una coalizione stabile, ritenere necessario un possibile ritorno alle urne.

Un clima di incertezze regna sul risultato di queste elezioni, ma per sventare ogni dubbio non resta che aspettare le operazioni di scrutinio previste per le 22, con la tv Bbc pronta a rendere noto l’exit poll.

Una corsa all’ultimo seggio tra Tory e Labour
Probabilmente Tory e Labour si sfideranno in una corsa all’ultimo seggio con la speranza di raggiungere una stabilità per governare.
Se il premier uscente avrà un solo seggio più dell’oppositore laburista cercherà in ogni caso di formare un governo di minoranza affidandosi a LibDem e unionisti nord irlandesi.

Uno scenario di ingovernabilità surreale per il Regno Unito abituato alla stabilità garantita da tempo da forze politiche al potere con solide maggioranze.