Borse: netti cali dopo le recenti impennate. Nasdaq fa -3,8%

Giornata da dimenticare per le borse quella di martedì 4 dicembre.

Sono in prevalenza segni meno quelli registrati a fine giornata dai maggiori listini europei. Una mossa al ribasso che segue l’ottimismo in grado di dominare nei giorni precedenti, tutto giocato sulle positività di mercato derivanti dalla tregua commerciale tra Usa e Cina, firmata al G20.

Per molti investitori risulta infatti molto difficile che l’accordo ufficialmente siglato possa effettivamente portare a una definitiva pace tra le due maggiori economie del mondo.

Nel summit era emersa la volontà da parte delle due potenze di mettere momentaneamente in standby la reciproca battaglia a colpi di dazi e bloccare così la guerra commerciale.

Alla seduta estremamente positiva di ieri non fa quindi seguito il trend rialzista, con i picchi di negatività registrati dal -3,8% del Nasdaq.

Borse: netti cali dopo le recenti impennate

A dare il via al martedì nero i listini asiatici, con Tokyo che chiude a -2,31%. Non cambia la situazione in Europa: Londra fa -0,56%, Francoforte lascia per strada l’1,14% e Parigi lo 0,82%.

Soffre anche Piazza Affari, che chiude perdendo l’1,37%, mentre i mercati europei restano con l’orecchio teso per captare informazioni circa le trattative dell’esecutivo gialloverde con Bruxelles e le prospettive in ottica infrazione.

Lo spread è in risalita a 288 punti, con il rendimento del decennale del Belpaese al 3,13%.

Molto male Wall Street, con il Nasdaq a segnare un pesante -3,78% a fine contrattazioni, mentre il Dow Jones fa -3,10%.

Particolarmente attenzionato oggi il petrolio, che congela il rally degli ultimi giorni e si riporta sui 52,57 dollari al barile per il WTI e 61,33 per il Brent, che segnano rispettivamente cali dello 0,45% e dello 0,42%.