Modello F24, telematico o cartaceo? Le novità in campo il 16 dicembre per pagare Imu e Tasi

Modello F24, telematico o cartaceo? E’ questo il dubbio che potrebbe scatenarsi nella mente di molti contribuenti il prossimo 16 dicembre, quando saranno chiamati a pagare il saldo delle tasse più odiate dai proprietari di casa: la Tasi e l’Imu. Infatti, lo scorso 1 ottobre sono entrate in vigore le novità previste dall’art 11, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n.89.

Che cosa è cambiato dallo scorso primo ottobre?

Nello specifico, come abbiamo già visto grazie a un’apposita circolare dell’Agenzia delle Entrate, sono state ridotte le possibilità di continuare a presentare i modelli di pagamento di imposte nella modalità cartacea presso gli sportelli postali o uffici bancari. A più di due mesi di distanza, tuttavia, non tutti i contribuenti hanno avuto la possibilità di testare con mano le novità introdotte: per molti pensionati e per chi si avvale del 730 è verosimile ipotizzare che la scadenza delle tasse sugli immobili sarà il primo banco di prova dei rinnovati adempimenti. Ricordiamo, infatti, che le regole valgono per tutti i non titolari di partita Iva.

Quando c’è l’obbligo di presentazione telematica del Modello F24?

E’ quindi opportuno fare un breve riepilogo: l’obbligo di presentazione telematica del Modello F24 scatta se il saldo finale è positivo o pari a zero per effetto delle compensazioni effettuate; oppure se l’importo è superiore ai 1000 euro.

Chi può ancora presentare il Modello F24 cartaceo?

Al contrario, ci si può continuare ad avvalere del modello cartaceo se l’importo totale non è superiore ai 1000 euro e non contiene compensazione. Stessa cosa se si riferisce a pagamenti rateali in corso al 1 ottobre 2014, o se si tratta di modelli precompilati dall’ente impositore.