IMU, IMU, IMU. Etoile delle cronache quotidiane da mesi, l’abolizione dell’IMU è arrivata, come tanti avevano promesso, come tanti si aspettavano, come tanti volevano. Ma la volevano proprio così?
Nonostante l’entusiasmo del Governo per aver messo finalmente un punto alla questione, l’insoddisfazione tra i contribuenti dilaga. La Service Tax sa tanto di beffa e man mano che si fa luce sulle coperture aumenta lo sconforto.
Nel mirino le polizze vita e infortuni, stipulate o rinnovate dopo il 2000, che subiranno un dimezzamento delle detrazioni: da 1291,14 euro l’anno a 630 euro nel 2013 (al 31 dicembre), per poi scendere ulteriormente a 230 dal 2014.
Come si paga l’abolizione IMU?
Come si paga l’abolizione IMU? Il Premier ha parlato di una riduzione della spesa pubblica e di una stretta sulla tassazione sui giochi, mentre nel testo ufficiale salta il pericolo stangata sulle seconde case con il ripristino parziale dell’IRPEF sugli immobili non locati e sui redditi dominicali dei terreni non affittati.
Ma se i contribuenti potranno gioire per questo pericolo scampato, all’orizzonte si profilano altre nubi perché l’abolizione dell’IMU si paga anche con il dimezzamento delle detrazioni sulle polizze vita.
Il Sole24Ore parla di una vera e propria patrimoniale sul risparmio e forse è proprio così per i 6 milioni di italiani che hanno un’assicurazione.
Una manovra che rinforzerà le casse dello Stato con ben 400 milioni di euro per il 2013 e 800 milioni per il 2014. Ragionando sui numeri si comprende l’entità della manovra.
Nel 2012 sono stati ben 69,7 i miliardi di euro che i contribuenti italiani hanno versato nelle casse delle compagnie assicurative, per poi detrarne fiscalmente 4.
Questo grazie alla detrazione del 19% su un massimo di 1.291 euro circa sui premi versati nelle polizze. E ora? Una bella stangata per l’industria assicurativa!
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