Petrolio WTI: strategie in breakout per approfittare del rimbalzo

Prosegue il rimbalzo del petrolio WTI che, dopo un’apertura in lap up, torna a salire dopo due giorni di storno, attestandosi a 51,84 dollari al barile e segnando una performance positiva del 2,36 % rispetto alla chiusura di ieri.

L’impulso in essere ha portato le quotazioni a recuperare oltre il 21% di valore dai minimi del 24 dicembre 2018, dopo il pesante sell off iniziato dai massimi del 4 ottobre 2018.

Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

L’avanzata dei compratori è stata fermata dal primo test della media mobile a 50 giorni dal 23 ottobre 2018. I prezzi sono intrappolati tra due livelli di prezzo: il primo è identificato nella resistenza a 53,85 dollari, mentre il secondo nel supporto a 50 dollari al barile.

Il breakout di una di queste zone darà probabilmente vita ad una reazione decisa degli operatori. Si deve anche considerare l’area di concentrazione di domanda a 50 dollari ha già dimostrato la sua capacità di fermare le pressioni dei venditori.

La reazione derivata dalla divergenza di inversione bullish dell’RSI settato a 14 periodi nei pressi dell’area supportiva, potrebbe fornire agli acquirenti ulteriore spazio per salire.

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Strategie operative sul petrolio WTI

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Si potrebbero valutare strategie di matrice long con entrata divisa in due punti vicini tra loro, in modo tale da aumentare l’esposizione sulle violazioni dei livelli statici. L’esposizione potrebbe quindi iniziare a 52,35 dollari, per poi incrementare a 54 dollari. Il prezzo medio di carico sarebbe quindi a 53,18 dollari.

Per questo tipo di operatività, lo stop loss andrebbe posto a 48,90 dollari, l’obiettivo principale a 60 dollari e l’obiettivo finale a 61,25 dollari.