Forex: euro-dollaro verso nuovi massimi biennali. Atteso nuovo rinvio del tapering

Momento difficile per il dollaro americano, che sui mercati valutari evidenzia una netta debolezza nei confronti delle major currencies. Il biglietto verde paga le incertezze fino all’ultimo sull’innalzamento del tetto al debito pubblico, visto che l’accordo tra repubblicani e democratici è stato trovato soltanto in extremis. Inoltre, resta ancora tutto da verificare l’impatto dello shutdown, ovvero del blocco delle attività governative non essenziali che si è protratto per oltre due settimane. Secondo le prime stime degli analisti finanziari, si parla di un costo pari a 1,5 miliardi di dollari.

A causa dei problemi relativi al debito e allo shutdown, il mercato si aspetta un nuovo rinvio del piano di ritiro degli stimoli monetari. Dalla riunione di fine mese della FED dovrebbe emergere la volontà dei policy makers americani di rinviare il tapering a inizio 2014. Ora c’è grande attesa per la diffusione dei dati sul mercato del lavoro, in programma martedì ma che dovevano essere già pubblicati un paio di settimane fa. Un eventuale dato poco incoraggiante dei non-farm payrolls aumenterebbe ancora di più le aspettative di rinvio del tapering.

Intanto sul forex il tasso di cambio euro-dollaro continua la sua marcia rialzista verso i top dell’anno, toccati a inizio febbraio scorso a 1,3710. Venerdì il cambio è salito fino a 1,3703, sui livelli più alti da oltre 8 mesi. In caso di superamento di 1,3710, i prezzi saliranno sui livelli più alti degli ultimi due anni e potrebbero puntare anche alla successiva resistenza di quota 1,40. In estate Goldman Sachs aveva pronosticato un approdo a 1,37 entro fine 2013 e a 1,40 entro metà del 2014.