Forex: euro-dollaro verso 1,32. Possibile rinvio tapering dopo NFP inferiori alle attese

Il dato di venerdì sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha evidenziato che l’economia americana si sta mostrando meno reattiva del previsto. Ad agosto il numero dei non-farm payrolls, ovvero le nuove buste paga erogate nel settore non agricolo, è aumentato di 169mila unità, meno delle 180mila che si aspettavano gli analisti. Il tasso di disoccupazione, invece, è sceso a sorpresa al 7,3% dal 7,4% del mese precedente, sui livelli più bassi da dicembre 2008. Tuttavia, c’è da sottolineare che il tasso di partecipazione della forza lavoro negli USA sta costantemente diminuendo, tanto è vero che è stato raggiunto il livello più basso dal 1978 al 63,2%.

Molti economisti intravedono la possibilità di un rinvio del tapering, ovvero il piano di ridimensionamento degli stimoli monetari che attualmente sono pari a 85 miliardi di dollari al mese. Secondo Bank of America Merrill Lynch a settembre non saranno ritirati gli stimoli monetari, mentre altri analisti ritengono che il tapering sarà più lento del previsto. Manish Singh, investment manager di Crossbridge Capital, ha dichiarato che "gli investitori ritengono che il tapering non sarà immediato".

L’esperto sottolinea che la FED sta provando a uscire dal piano di quantitative easing dalla metà dell’anno in corso. Tuttavia, secondo Singh, "più a lungo ritarda l’inizio del tapering, meno tempo ha per completarlo e maggiori saranno le porzioni di liquidità da riassorbire". Sul forex il dollaro americano sta pagando questo nuovo scenario. Il tasso di cambio euro-dollaro si sta avvicinando nuovamente a 1,32 e in questo inizio settimana potrebbe anche salire fino a 1,3270 - 1,33. In tal senso sarà fondamentale la tenuta del supporto-chiave di 1,31.