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Soluzione credit crunch

venerdì 5 settembre 2014, di Pierino Postacchini

Misure per la soluzione del credit-crunch, attualmente e’ il problema che blocca l’operatività delle imprese, i maggiori fallimenti e chiusure delle pmi derivano dalla mancanza di liquidità, su tale fronte il governo deve operare subito con un decreto legge che non deve rinviare a futuri decreti attuativi, tutte le modalità operative devono essere contenute nel decreto legge, lo stesso essendo immediatamente operativo avrà efficacia immediata sull’economia.

Si è vero che Draghi ha già fatto un’apertura ad una politica monetaria espansiva con strumenti non convenzionali, ho dei forti dubbi che tale annuncio non sia stato fatto per fini politici. Per quanto concerne le misure già annunciate il 5/6 e quelle annunciate il 4/9, i mercati le hanno già bocciate, gli Tltros di settembre serviranno alle banche per rimborsare i residui 400 mld dei vecchi Ltros in scadenza, nulla arriverà alle Pmi, da precisare che a causa del credit crunch, nel mondo delle imprese vi è stata una selezione naturale, il 10% sono divenute più virtuose e più forti, mentre il restante 90% si sono indebolite, a questo punto l’intervento statale diventa necessario, le imprese non possono aspettare le tanto attese misure non convenzionali di Draghi (QE), ogni giorno cresce la chiusura delle Pmi con incremento della disoccupazione e con la conseguente richiesta di ammortizzatori sociali, l’entrate tributarie scendono, le rateizzazioni all’Equitalia crescono ecc.

Nel provvedimento sblocca Italia occorre attuare subito le misure sottoelencate, che devono avere un impatto complessivo di almeno 100 miliardi di euro.
A) Credito per le imprese italiane, il principio che viene seguito per tale intervento e’ semplice, dare alle imprese dell’economia reale le stesse chance date a quelle dell’economia finanziaria, ricordiamoci che lo stato ha garantito 250 mld di collaterale che le banche hanno dato alla Bce per avere i prestiti all1%, pagando una commissione dell’1%, naturalmente con modalità diverse si dovrà assumere uno stesso comportamento nei confronti delle piccole e medie imprese italiane che sorreggono l’economia reale e conseguentemente l’occupazione. Per tale intervento non è necessaria la copertura finanziaria, non fu necessaria per garantire il collaterale delle banche, non sarà quindi necessaria oggi per le garanzie alle imprese dell’economia reale, si ricorda che ad oggi, a meno di un’anno dalla scadenza, le banche italiane hanno restituito solo il 15% del prestito ricevuto dalla Bce, non si può quindi considerare le banche meno rischiose delle imprese reali.

A1) aumentare il plafond della 662, devono essere garantite, in presenza di un bilancio certificato in utile ed in presenza dell’impegno di non diminuire l’occupazione per il prossimo triennio, linee di credito che l’impresa potrà utilizzare a suo piacimento pari al 40% del fatturato, la concessione della garanzia dovrà avvenire con la procedura semplificata e tutta con il portale telematico, il tempo di concessione per legge non potrà superare i 15 giorni lavorativi.

A2) prevedere prestiti garantiti da immobili anche di terzi o da altri asset della società che possano avere un valore, come il marchio il brevetto ecc, a favore di imprese in crisi, in presenza di un piano di ristrutturazione sottoscritto anche dai lavoratori, la concessione del prestito potrà essere subordinata anche da accordi con altre imprese, privilegiando le imprese legate da un contratto di rete, accordi che dovranno essere sottoscritti da tutte le imprese interessate per avere la concessione del prestito. Il prestito potrà essere concesso dalla Cdp, nel caso di prestiti immobiliari si potrà utilizzare la formula della locazione finanziaria che permette l’immediato trasferimento del bene alla Cdp, vene che dovrà essere ritrasferito al momento del rimborso integrale del finanziamento.Le modalità di concessioni di tali linee di credito non potranno superare trenta giorni dalla richiesta.

A3) prevedere agevolazioni fiscali per gli strumenti alternativi di finanziamento delle piccole e medie imprese:-per i minibond emessi nel prossimo triennio prevedere l’esenzione fiscale totale per i sottoscrittori;-per agevolare la quotazione in borsa, concedere un credito di imposta pari al 100% delle spese sostenute per la quotazione spese che devono essere certificate dall’organo di controllo interno.

B) Credito per i privati cittadini italiani, la banca al verificarsi delle condizioni previste dalla norma sarà obbligata alla concessione del credito, essendo garantito dalla Cdp. La Cdp per l’acquisto degli immobili B1e B2 sarà garantita dalla riserva di proprietà del bene immobile, mentre per i finanziamenti B3 e B6 vi sarà la fideiussione di tutti i proprietari e di tutti i titolari di diritti reali sull’immobile finanziato o in alternativa l’ipoteca per i B3 che superano le 60 rate di rimborso e per i B6, per i finanziamenti B4eB5 sarà necessaria la fideiussione personale dei genitori e dello studente al raggiungimento della maggiore età.

B1) acquisto immobili, per tutti i privati possibilità di acquisto dell’immobile da adibire a propria residenza principale, anche con la formula mista della locazione/acquisto. Si dovrà redigere una tipologia contrattuale che soddisfi tali esigenze, naturale che ciò potrà essere riservato solo a chi non è proprietario di altri immobili ad uso residenziale e che ha un reddito non superiore ad un limite di 30.000 euro e un isee che non superi i 50.000 euro.B2) giovani coppie, prevedere mutui ipotecari con la durata massima di 30 anni, anche con la formula mista locazione/acquisto, ossia l’acquisto potrà essere effettuata per un periodo massimo di 8 anni, successivamente si procederà all’acquisto con decurtazione del canone pagato limitatamente alla parte del capitale ove vi sia lo spazio. Per tali prestiti vi sarà la garanzia della Cdp.

B3) manutenzione su immobili anche condominiali, prevedere prestiti pari all’intervento di manutenzione che deve essere certificato per la sua congruità da un tecnico abilitato, tutti i pagamenti dovranno essere fatti con bonifico e gestiti dalla banca scelta dal proprietario o dall’amministratore condominiale, su tale prestito le banche potranno applicare lo spreed massimo del 2% sul tasso di riferimento scelto, il rimborso potrà essere di 60 rate mensili, nel caso che il prestito supera la durata di 60 rate mensili dovrà essere garantito da ipoteca, che potrà essere di secondo grado, nel caso vi sia capienza nel valore dell’immobile decurtato del 20%.B4) prestiti universitari da concedere agli studenti universitari finalizzati al finanziamento sua della tassa di iscrizione che dei libri e del canone di locazione, l’ammontare del prestito sarà pari a 5.000 euro per ogni anno universitario, per il mantenimento del prestito occorre la regolarità del percorso degli studi, chi perde il diritto dovrà restituire il prestito con 60 rate mensili, il tasso di interesse sarà pari al tasso legale, lo studente universitario sceglierà la banca che dovrà gestire il prestito per le finalità a cui esso è destinato.B5) prestiti per lo studio dei figli: prevedere finanziamenti che possono essere rimborsati al conseguimento della maggiore età del figlio, oppure nel caso voglia continuare gli studi dopo il conseguimento del titolo universitario, l’ammontare del prestito potrà essere pari a 10.000 euro per ogni figlio, la scadenza dello stesso sarà al termine degli studi che non potrà superare il 19 anno di età, potrà essere aumentato della durata al corso universitario a cui si iscriverà successivamente, in ogni caso il rimborso avverrà in 60 rate mensili decorrenti dalla scadenza, su tale prestito graveranno gli interessi legali. Tale prestito deve essere utilizzato solo per il pagamento delle tasse di iscrizione, per l’acquisto dei libri e di altri strumenti richiesti dall’istituto e per i mezzi di trasporto necessari per recarsi presso l’istituto scolastico, il finanziamento sarà gestito da un istituto di credito scelto dai genitori e sarà garantito da entrambi.B6) possibilità per i proprietari di immobile di ottenere un prestito di liquidità sull’immobile stesso per un importo pari al 50% del suo valore, tale prestito dovrà prevedere un periodo di pre ammortamento di soli interessi per un periodo di tre anni, la durata non poteva essere superiore a venti anni, sarà garantito da ipoteca di primo grado. Tale formula deve essere destinata esclusivamente a chi perde il posto di lavoro con un isee inferiore a 20.000 euro.

C) Credito per la pubblica amministrazione, si dovrà eliminare il patto di stabilità per gli investimenti in infrastrutture a condizione che gli enti predispongano un programma di riduzione della spesa corrente per il personale che preveda una riduzione del 2% annuo e che gli investimenti siano finanziati con prestiti concessi dalla Cdp ad un tasso che preveda uno spreed fisso pari all’1%.

C1) i prestiti devono essere destinati alla costruzione di opere pubbliche, anche da parte delle società partecipate, dove l’ente pubblico ha la maggioranza sia del capitale che della governance, nel caso di società partecipate, le stesse non potranno mai chiudere il bilancio in perdita, sarà una causa di risoluzione del prestito che dovrà essere restituito immediatamente.

C2) i prestiti potranno essere utilizzati per finalità sociali nei limiti del 10% delle entrate dell’ente pubblico, in tale caso l’ente dovrà produrre annualmente alla Cdp un rendiconto su tale utilizzo con il nominativo di tutti i beneficiari.C3) prevedere l’emissione dei minibond per le società partecipate di proprietà esclusiva dell’ente pubblico, gli stessi potranno essere garantiti dall’ente, la garanzia prestata non dovrà essere oggetto di calcolo nel patto di stabilità. I minibond potranno essere sottoscritti anche da privati a condizione che vi sia un documento informativo sull’operazione pubblica finanziata e contenta il bilancio dell’ente che garantisce il rimborso.

I minibond potranno essere emessi solo per opere pubbliche che possano avere un ritorno economico.<

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