La Raccomandazione (UE) 2025/2029 introduce principi comuni per favorire l’allocazione efficiente del risparmio retail verso l’economia reale, armonizzando regole, costi e fiscalità negli Stati membri
Quando la Commissione Europea ha presentato la Savings and Investment Union, una delle sfide era rappresentata dall’individuazione di strumenti/misure per aumentare i risparmi della clientela retail da allocare in impieghi reali. Nonostante l’elevato tasso di risparmio dei cittadini dell’UE, essi spesso non riescono a massimizzarne la redditività a causa della frammentazione dei mercati, della complessità degli investimenti e di un’insufficiente alfabetizzazione finanziaria.
Con la Raccomandazione (UE) 2025/2029, adottata il 30 settembre 2025, Bruxelles compie un passo importante nella direzione auspicata, definendo i tratti salienti che dovrebbero caratterizzare i conti di risparmio e investimento individuali. Taluni hanno obiettato che la scelta di procedere tramite una Raccomandazione agli Stati membri anziché tramite un regolamento o direttiva, rischia di minare il successo dell’iniziativa; è anche vero, come ha ribattuto la Commissione, che se tutti gli Stati membri daranno attuazione alle indicazioni della Raccomandazione, il risultato sarà comunque raggiunto.
L’idea di istituire conti di risparmio individuali per finanziare attività reali non è nuova e ci sono già diverse esperienze in Europa, si pensi ad esempio ai PIR (Piani individuali di risparmio a lungo termine). La Commissione auspica che le indicazioni contenute nella Raccomandazione diventino patrimonio comune di tutti i conti individuali e di risparmio, sia quelli già commercializzati, sia quelli che saranno istituiti a seguito dell’iniziativa. [...]
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