Non sono i laureati a soffrire di più nel mercato del lavoro del 2025, ma i giovani senza titolo universitario, colpiti duramente dal calo delle assunzioni e dal rallentamento economico globale.
Abituati da tempo a resistere meglio alle tempeste economiche rispetto ai loro contemporanei senza titoli, i neolaureati hanno visto la disoccupazione crescere più rapidamente rispetto a chi non possiede una laurea, dagli Stati Uniti all’Europa.
Ma cosa accadrebbe se le narrazioni che cercano di spiegare perché i più istruiti se la stiano cavando peggio fossero in realtà un miraggio?
Per contestualizzare: sappiamo che l’aumento della disoccupazione è dovuto principalmente al calo delle assunzioni, non ai licenziamenti. Questa dinamica è particolarmente importante per i nuovi entranti nel mercato del lavoro. Un’analisi della disoccupazione tra i neolaureati statunitensi conferma questo: l’aumento è quasi interamente dovuto alle difficoltà di chi è appena uscito dal sistema educativo. [...]
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