La Nato valuta risposte più aggressive alle minacce ibride di Mosca, dai cyber attacchi al sabotaggio, mentre crescono dubbi legali e richieste di deterrenza proattiva nel Baltico.
La Nato sta valutando di essere “più aggressiva” nel rispondere agli attacchi cyber della Russia, al sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo, secondo il più alto ufficiale militare dell’alleanza.
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha dichiarato al Financial Times che l’alleanza militare occidentale sta valutando di rafforzare la propria risposta alla guerra ibrida proveniente da Mosca.
“Stiamo studiando tutto… Nel cyber siamo in qualche modo reattivi. Essere più aggressivi o essere proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando”, ha detto Dragone, che è presidente del comitato militare della Nato. [...]
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