I pub del Regno Unito, colpiti da tasse e cambiamenti sociali, resistono con innovazione e immobili di valore. Riusciranno ad attrarre gli investitori?
Per secoli, il pub è stato un rifugio per chi cercava conforto tra una pinta e una chiacchiera. Oggi, invece, sono i gestori ad aver bisogno di sostegno. Mentre i costi — in particolare le tasse sul lavoro — aumentano, i consumi calano e le abitudini cambiano. Tuttavia, qualcosa sta cambiando.
Dopo anni difficili, con un quarto dei pub chiusi dall’inizio del secolo e le azioni dei principali gruppi quotati in calo negli ultimi dieci anni, negli ultimi tre mesi questi stessi gruppi hanno superato il FTSE 250. A sostenere il rimbalzo, oltre al clima sorprendentemente soleggiato del Regno Unito, anche il ritorno dell’interesse degli investitori, attratti da valutazioni basse e grandi patrimoni immobiliari.
Secondo gli analisti di Panmure Liberum, società come Young & Co e Marston’s scambiano ben al di sotto dei loro valori storici, mentre molte proprietà sono ancora sottovalutate rispetto al loro valore patrimoniale netto. [...]
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