Grecia: le trattative riprendono sabato. Merkel: “Eurogruppo di importanza decisiva”

Flavia Provenzani

26/06/2015

Il destino della Grecia si decide sabato: la Grecia accetterà il piano di riforme finale dei creditori per ricevere gli ultimi aiuti? L’Eurozona si prepara a proteggere i mercati finanziari dal rischio contagio.

Grecia: le trattative riprendono sabato. Merkel: “Eurogruppo di importanza decisiva”

La Grecia non è riuscita a concludere un accordo con i suoi creditori internazionali giovedì; l’ultimo tentativo avverrà sabato, nella speranza di evitare un default la prossima settimana e iniziando a proteggere l’Eurozona da una crisi sui mercati finanziari qualora non venisse raggiunto un accordo.

L’Eurogruppo, a cui partecipano i ministri delle Finanze dei Paesi dell’Area Euro, ha concluso il terzo incontro in una settimana senza arrivare ad un accordo, dopo le tre istituzioni creditrici hanno messo sul tavolo la proposta finale sul piano di riforme, rifiutando quello presentato da Atene.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, il cui Paese è il creditore più grande della Grecia, ha detto che la prossima riunione dei ministri dell’Eurogruppo di sabato sarà "di importanza decisiva" per una soluzione sulla crisi in Grecia dato che il tempo sta per scadere.

La Merkel ha rifiutato di commentare cosa succederebbe se non venisse raggiunto alcun accordo, ma ha ricordato che i capi di governo non hanno potuto intervenire nei complessi negoziati, e non c’è nessun’altra disponibilità finanziaria oltre a quella presente (e congelata) nel vecchio programma di salvataggio di Atene.

Senza un accordo in questo fine settimana per sbloccare gli aiuti congelati, la Grecia, che ha ricevuto due salvataggi del valore di 240 miliardi di euro dal 2010, andrà in default con il rimborso delle rate del prestito del Fondo Monetario Internazionale il prossimo martedì.
Questo potrebbe alimentare una corsa veloce agli sportelli e i controlli sui capitali, portando probabilmente Atene fuori dall’Area Euro, violando così il principio fondamentale secondo cui l’adesione all’Unione è irrevocabile.

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"La porta è ancora aperta per la Grecia, per presentarsi con nuove proposte o accettare ciò che è sul tavolo",

ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ai giornalisti prima del briefing dei leader dell’Unione europea, riuniti in un vertice a Bruxelles.

La questione Grecia è riuscita a farsi strada nell’agenda del vertice dei 28 Paesi dell’UE, che doveva concentrarsi invece sull’immigrazione, il futuro a lungo termine della zona euro e la rinegoziazione dei termini di adesione della Gran Bretagna.

I leader sono stati impregnati circa due ore in una discussione non programmata riguardo la crisi sul debito greco, appellandosi al primo ministro Alexis Tsipras affinché accetti le proposte sul tavolo e risparmi al popolo greco sofferenze ben peggiori.

Tsipras, in risposta, ha invitato gli altri leader europei ad assumersi la propria responsabilità e non lasciare il destino della Grecia nelle mani del Fondo Monetario Internazionale, ma ha rifiutato di intervenire direttamente, giustificandosi dicendo che i colloqui devono essere gestite dai ministri delle finanze.

"O entro sabato la Grecia accetta o sabato sarà discusso un piano B,"

ha commentato un funzionario della zona euro, riferendosi alle misure che sarebbero necessarie nel caso di un default per prevenire il collasso della banca centrale della Grecia e limitare ogni contagio sui mercati degli altri Paesi dell’area dell’euro.

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