In calo dello 0,78% Piazza Affari, che chiude però sopra i minimi di giornata, mentre lo spread sale a 310 punti
Chiude in calo dello 0,78% Piazza Affari, in una giornata caratterizzata dalla risposta da parte dell’esecutivo gialloverde alle perplessità di Bruxelles.
Le stime del governo Conte - con una crescita all’1,5% nel 2019 e un deficit del 2,4% - sono decisamente lontane da quelle della Commissione UE.
A influire sui dati non particolarmente positivi di diversi listini europei soprattutto il Pil tedesco sotto le attese, per la prima volta in contrazione dal 2015. Pesano inoltre i dubbi in ottica Brexit e il calo del greggio.
Piazza Affari chiude in calo dello 0,78%
Seduta caratterizzata dalla volatilità quella odierna: dopo un apertura in calo di circa l’1,2% ha ripreso rapidamente quota tornando a segnare il segno più prima di tornare a perdere.
Anche lo spread tra Btp e Bund, dopo esser schizzato fino a quota 317 sulla scia dello scontro Italia-Ue sulla manovra di bilancio, ha chiuso a 310 punti, contro i 303 fatti registrare ieri.
Tra i migliori di giornata spiccano Carige (+5,26%), Pirelli (+2,27%), Moncler (+2,05%), Atlantia (+2,02%) e Buzzi Unicem (+2,74%), mentre il rosso maggiormente in evidenza è quelli di Tim (-3,16%), nel bel mezzo della bufera a seguito della sfiducia all’ad Amos Genish e in febbrile attesa del cda di domenica.
Cruciali in questo scenario i temi Brexit e Pil tedesco.
Theresa May ha infatti siglato una bozza d’accordo sui termini per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, mentre il prodotto interno lordo tedesco del terzo trimestre a -0,2% ha deluso le attese degli analisti e segnato la prima contrazione dal 2015.
Pesa sulla mossa al ribasso la frenata sul fronte produzione dell’industria dell’auto, colpita dai nuovi standard sulle emissioni.
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