Brexit: accordo in 7 giorni o salteranno i negoziati

Gli occhi del mondo puntati ancora una volta sulla Brexit.

Dopo il rinvio del divorzio al 31 ottobre prossimo, Theresa May ha ufficialmente aperto al dialogo con l’opposizione laburista di Jeremy Corbyn.

I colloqui si sono mostrati sin da subito complicati e in più di un’occasione si sono arenati di fronte alle profonde differenze tra i due partiti. Poi la situazione è in qualche modo cambiata ancora: se nell’arco di 7 giorni May e Corbyn non troveranno un accordo sulla Brexit i negoziati verranno ufficialmente messi da parte.

Brexit: nuovo ultimatum ai laburisti

Il primo ministro ha ceduto alle pressioni e ha finalmente stabilito una deadline per la fine dei colloqui che in caso di mancato accordo sulla Brexit termineranno in una settimana.

A riportarlo la stampa britannica che citando fonti governative ha cercato di fare chiarezza sull’attuale stato delle discussioni tra i due partiti.

Se i laburisti accetteranno di non bloccare l’accordo Brexit pensato dalla May (e già bocciato 3 volte) questo passerà alla House of Commons. Se invece l’opposizione non darà garanzie alla maggioranza, il Governo intraprenderà un’altra strada e taglierà tutti fuori dal tavolo delle discussioni.

La scadenza è stata fissata dopo che i colloqui di lunedì sono andati meglio del previsto. Il portavoce del Primo ministro li ha definiti seri e costruttivi. Nonostante questo, le due parti restano oggi molto distanti su temi specifici tra cui l’unione doganale.

Quel che è chiaro, ad oggi, è che l’imposizione dell’ultimatum avrà un unico scopo: quello di fare pressione sulle parti per spingerle a trovare un accordo sulla Brexit prima di dover essere costretti a partecipare alle elezioni europee di fine maggio.