Istat: l’Italia torna a crescere ma delude l’inflazione

Roberto Golino

13 Maggio 2015 - 14:12

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Secondo la stima sulla crescita del PIL, l’Istat riscontra un aumento dello 0,3% nel primo trimestre del 2015. Brutte notizie invece sul fronte inflazione.

Istat: l’Italia torna a crescere ma delude l’inflazione

Con leggero ritardo è arrivata la stima sulla crescita del PIL elaborata dall’Istat. Attesa già nella giornata di ieri, la relazione è stata resa nota nella tarda mattinata.

Confermando parzialmente le ‘previsioni di primavera’, rese pubbliche dall’UE il 5 maggio scorso, i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica registrano sicuramente buone notizie per la ripresa economica dell’Italia

Dopo gli ultimi anni in cui la crescita è stata per lo più vicina allo 0, torna a crescere il PIL, facendo registrare i livelli del 2011. 

Come si legge nel documento redatto dall’Istat, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2014. 
Il periodo cui fa riferimento l’analisi odierna riguarda i primi tre mesi del 2015. 

Aumento del PIL nel primo trimestre 2015: a cosa è dovuto?
Il buon risultato riscontrato è dovuto, secondo l’autorevole istituto statistico, all’aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. 

Dal lato della domanda – si legge ancora nella relazione - vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta.

Inflazione: brutte notizie
Notizie meno confortanti riguardano invece l’inflazione. La successiva analisi condotta dall’Istat sul NIC – indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – sottolinea come il prezzo al consumo sia sceso allo 0,2%, registrando una diminuzione su base annua pari a -0,1%. 

Il dato sorprende leggermente gli addetti ai lavori; secondo la stima preliminare, infatti, l’inflazione sarebbe dovuta essere nulla. L’Istat informa come ci si trovi di fronte al quarto mese consecutivo in cui l’indice generale registra una flessione su base annua. 
Ciò è dovuto al persistere dell’ampia diminuzione dei prezzi dei beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei servizi riguardanti i trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei servizi relativi all’Abitazione (-0,2%, da -0,1% del mese precedente) e di quelli che si riferiscono alle Comunicazioni (-0,1%, da +1,0% di marzo). 

Dal risultato statistico si evince inoltre che, rispetto ad aprile 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un nuovo ridimensionamento della flessione, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta. 

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