Tra circa un anno verrà lanciato Panvira, un hedge fund locale incentrato sul settore hi-tech che potrebbe rafforzare il comparto tecnologico di Delhi.
E se prendesse forma una nuova Silicon Valley? Non sarebbe la prima volta. In giro per il mondo sono recentemente sorte tante aree che cercano di imitare l’originale “Valle del Silicio” statunitense. Eppure vale la pena accendere i riflettori su quanto sta accadendo in India, un gigante economico dai piedi d’argilla tecnologicamente all’avanguardia ma gravato ancora da tanti gravi problemi sistemici.
Tra circa un anno verrà lanciato Panvira, un hedge fund locale incentrato sul settore hi-tech che potrebbe rafforzare il comparto tecnologico di Delhi. L’obiettivo: raccogliere 200 milioni di dollari in capitali esteri da investire, a partire dal gennaio 2026, nel fiorente settore tecnologico del Paese più popoloso del mondo.
Il fondo si concentrerà sui mercati pubblici piuttosto che su quelli privati, così da capitalizzare l’ondata di offerte pubbliche iniziali (IPO) in un contesto di valutazioni alle stelle. “Se si vuole partecipare alla creazione di valore di un’azienda tecnologica con un valore compreso tra 2 e 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, si dovrebbe ricorrere al private equity, mentre in India questo avverrebbe tramite un investitore tecnologico pubblico”, ha spiegato il co-fondatore di Panvira, Vaibhav Singh, come riportato dal Financial Times. [...]
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