Petrolio presto oltre i $100 grazie a Donald Trump

Il prezzo del petrolio avanzerà tanto da arrivare a sfondare la soglia dei 100 dollari al barile man mano che le sanzioni di Trump sull’Iran faranno il loro ingresso sul mercato.

Ne è convinto Fereidun Fesharaki, fondatore e presidente di FACTS Global Energy, secondo cui le quotazioni dell’oro nero correranno più del previsto nel momento in cui le nuove misure abbatteranno l’output di Teheran.

La decisione di Trump di ritirarsi dallo storico accordo sul nucleare ha aperto le porte ad una nuova ondata di sanzioni contro l’Iran che hanno spesso intimorito i mercati e sollevato il prezzo del petrolio. L’idea di un minor output di greggio ha ripetutamente influenzato il sentiment degli investitori.

Le ultime previsioni sul prezzo del petrolio

Se non ci fossero le sanzioni il prezzo del petrolio si aggirerebbe intorno ai 70 dollari al barile, forse anche sotto, secondo l’esperto. Ad oggi, invece, la previsione più probabile è che le misure USA contro l’Iran faranno salire le quotazioni.

“La minaccia delle sanzioni è reale. A meno di due mesi, esse trasformeranno il mercato in un contesto di prezzi più elevati.”

Per dirla ancora con le parole dell’esperto, quando il prezzo del petrolio sarà aumentato ancora, la colpa sarà soltanto dell’amministrazione Trump.

“Gli altri non possono fare più di tanto di fronte a sanzioni prima introdotte e poi rinforzate a dovere.”

Tutti gli occhi saranno ora puntati al 4 novembre, termine ultimo entro il quale i compratori di greggio iraniano dovranno porre fine agli acquisti per evitare le sanzioni statunitensi.

Se le misure verranno implementate come previsto, è ormai indubbio che il prezzo del petrolio intraprenderà la via del rialzo. L’Iran è oggi uno dei maggiori produttori di greggio e i suoi colleghi non riusciranno probabilmente a colmare la sua assenza e il suo output.