Risultati positivi quelli emersi dal collocamento dei BTp a 15 anni, che hanno evidenziato una corposa diminuzione dei rendimenti. Scende invece la domanda per il BTp a 7 anni
Il ministero del Tesoro ha pubblicato l’esito delle audizioni in programma questa mattina, che prevedevano il collocamento dei BTp a 3, 7 e 15 anni.
Andando nello specifico, per quanto riguarda l’asta dei BTp a 3 anni, coupon all’1% e scadenza al 15 luglio 2022 (codice ISIN IT0005366007) sono stati collocati tutti i 2,5 miliardi di euro offerti.
Con una domanda pari a 4,04 miliardi di euro, il rapporto di copertura tra ammontare richiesto dagli investitori e quantitativo offerto è stato pari a 1,616. La domanda ha evidenziato un aumento rispetto all’asta del 13 marzo 2019.
Il prezzo di emissione è stato pari a 99,76 e prevede un rendimento lordo pari allo 1,08%, in leggero aumento rispetto al collocamento degli ultimi quattro collocamenti.
Anche il BTP a 7 anni, scadenza al 15 novembre 2026 e coupon al 2,1% (ISIN IT0005370306) collocato questa mattina, ha fatto segnare il tutto esaurito. Il prezzo medio dell’emissione è uguale a 100,38.
A fronte di una domanda pari a 5,09 miliardi di euro sono stati collocati tutti i 3,75 miliardi di euro offerti dal Tesoro, per un rapporto di copertura pari a 1,36, sui minimi dall’emissione del 13 settembre 2018.
Per questa emissione, le indicazioni sui rendimenti sono neutrali, in quanto sono risultati stabili al 2,05%.
Venendo ora al titolo di Stato di più lungo periodo, il BTp a 15 anni con scadenza al primo marzo 2035 e coupon al 3,35% (ISIN IT0005358806), il Tesoro ha collocati tutti gli 1,5 miliardi di euro messi in asta. La domanda per questo bond governativo è stata di 2,056 miliardi di euro: il rapporto di copertura è pari a 1,37.
Informazioni positive dai rendimenti, che in questa emissione si sono attestati al 3%: questo valore è ai minimi dall’asta dell’11 maggio 2018.
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