Il numero uno di Bankitalia Fabio Panetta interviene alla Giornata Mondiale del Risparmio. I commenti e gli attenti su banche, debito, rating. Citati i progressi dello spread.
Il numero uno di Bankitalia Fabio Panetta ha parlato oggi, martedì 28 ottobre 2025, di banche italiane, debito pubblico e rating dell’Italia, in occasione della Giornata mondiale del risparmio, organizzata dall’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa).
Con il suo discorso “Risparmio: tutela, inclusione, sviluppo”, Panetta ha affrontato diverse questioni, illustrando i punti di forza e di debolezza dell’economia e del sistema bancario-finanziario dell’Italia.
Bankitalia, Panetta: banche italiane solide, tra le più redditizie in Europa. Rischi credito limitati
Riguardo alle banche, il governatore di Bankitalia ha confermato che “ il sistema bancario italiano è nell’insieme solido , ben patrimonializzato e oggi tra i più redditizi d’Europa ”, non mostrando particolari timori per la spina rappresentata dai crediti deteriorati, ovvero in generale dagli NPL (Non Performing Loans).
Detto questo, Panetta non ha certo minimizzato i rischi che incombono sulle banche italiane, in un momento in cui tra l’altro gli istituti di credito del Paese, puntualmente come avviene ogni anno quando il governo Meloni deve mettersi al lavoro per stilare la legge di bilancio, sono finiti sotto attacco.
A tal proposito, va detto che il governatore ha rimarcato però oggi anche quanto ripetuto più volte dal ministro dell’Economia e delle Finanze e titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti, ovvero che le banche italiane hanno beneficiato del sistema delle garanzie pubbliche fornite dallo Stato italiano:
“I rischi di credito restano limitati, grazie anche alle buone condizioni finanziarie delle imprese. Contribuisce l’ampio utilizzo dei prestiti garantiti dallo Stato, tutt’ora pari a un quarto di quelli alle imprese. I ricavi continuano a crescere, nonostante la discesa dei tassi di interesse, a conferma della capacità degli intermediari di adattarsi e diversificare la propria attività”.
Panetta, l’attenti alle banche anche se solide. Anche lui come Lagarde non esclude arrivo di shock
Proprio questi fattori, ha spiegato Panetta, hanno consentito ad alcune banche italiane di gettarsi nelle operazioni di risiko bancario, ovvero di scegliere la strada delle operazioni di fusioni e di acquisizione (M&A mergers and acquisitions):
“Questi andamenti hanno alimentato le operazioni di concentrazione che hanno interessato il sistema bancario negli ultimi mesi”, con quelle andate a segno, è stato l’appunto di Panetta, “che devono rafforzare gli intermediari, accrescerne ulteriormente l’efficienza e potenziare la capacità di offrire servizi migliori e più vicini ai bisogni della clientela”.
Detto questo, ed è qui che il numero uno della Banca d’Italia si è mostrato cauto, “il contesto in cui le banche operano non è però privo di rischi ”, dal momento che “l’economia internazionale resta fragile e i mercati finanziari potrebbero subire bruschi aggiustamenti in relazione a shock improvvisi ”.
Panetta ha proferito dunque quella parola che fa subito scattare sull’attenti gli investitori, ovvero shock. Cosa che ha fatto in diverse occasioni anche la presidente della BCE Christine Lagarde.
Il numero uno della Banca d’Italia ha lanciato nello specifico un alert sui rischi legati all’arrivo di potenziali shock, dando qualche consiglio al settore bancario, in un momento in cui sono stati lanciati campanelli di allarme vari su cosa potrebbe accadere alle banche italiane e in cui qualcuno ha spiegato il motivo per cui le banche in generale sono tornate a essere un rischio sistemico.
“È quindi importante che le banche utilizzino le risorse generate in questa fase favorevole per rafforzare la capacità di affrontare scenari sfavorevoli, continuare a investire in tecnologia e sicurezza informatica e, soprattutto, sostenere la crescita dell’economia”.
Panetta e la frasi su deficit, debito pubblico, saldo primario
Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha parlato oggi anche di debito pubblico e rating dell’Italia, ricordando che, “negli anni recenti l’Italia ha mantenuto una gestione prudente delle finanze pubbliche ” e aggiungendo che, con “l’esaurirsi delle misure straordinarie, l’indebitamento netto si è ridotto drasticamente: si è più che dimezzato lo scorso anno e, secondo le stime del Governo, nel 2025 dovrebbe scendere al 3,0 per cento del PIL”.
Una previsione, quest’ultima, sottolineata in questi ultimi giorni soprattutto dal titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti, che punta su una uscita dell’Italia già l’anno prossimo dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta dalla Commissione europea nel 2024.
Per la precisione, ha aggiunto il numero uno di Via Nazionale, “ il saldo primario è tornato positivo e dovrebbe salire allo 0,9 per cento, mentre gli investimenti pubblici restano su livelli elevati in rapporto al prodotto (interno lordo, PIL)”, in una situazione in cui “il Piano strutturale di bilancio a medio termine del 2024, coerente con la nuova governance fiscale europea, mira opportunamente a riportare nei prossimi anni il disavanzo sotto il 3 per cento e a collocare stabilmente il rapporto tra debito e PIL su una traiettoria discendente ”.
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I commenti anche su BTP, spread e rating Italia
Ancora Panetta:
“La tenuta dell’economia, la credibilità degli obiettivi di finanza pubblica e la prudenza nella gestione dei conti hanno rafforzato la fiducia nelle prospettive del Paese. La domanda estera di titoli pubblici (BTP & Co.) è tornata su livelli elevati, contribuendo a un netto miglioramento del saldo TARGET2.
Riferimento anche al trend dello spread BTP-Bund, diventato da un po’ motivo di vanto per il governo Meloni: “Il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e tedeschi è diminuito di circa 100 punti base negli ultimi due anni ”.
Tutti fattori positivi, che hanno portato il governatore a ricordare le recenti promozioni incassate dall’Italia: “Anche il giudizio delle principali agenzie di rating è migliorato, nonostante il difficile contesto geopolitico”.
Non è mancata la fiducia verso la possibilità che il rating sul debito pubblico dell’Italia che, almeno secondo il giudizio dell’agenzia DBRS Morningstar, è tornato in serie A, diventi ancora più alto: “ Vi sono spazi per ulteriori miglioramenti ”, ha detto Panetta.
Panetta non nasconde timore fine PNRR. Alzare ritmo crescita PIL “oltre quell’1% stentato”
Il governatore ha però lanciato un monito all’Italia, che è stata invitata a fare meglio soprattutto in termini di crescita del PIL, preparandosi a un futuro in cui non potrà contare più sul sostegno assicurato in questi anni dal PNRR:
“Sono sviluppi che vanno consolidati, proseguendo con determinazione nella direzione intrapresa. Guardando al futuro, la politica di bilancio dovrà tenere conto dell’invecchiamento della popolazione e dei nuovi impegni in materia di difesa, sostenendo la capacità produttiva. È essenziale innalzare stabilmente il ritmo di crescita dell’economia oltre quell’1 per cento stentato su cui sembriamo esserci assestati, preparando fin d’ora il terreno per la fase in cui non saranno più disponibili i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Un avvertimento, quello che sul trend che il PIL dell’Italia riporterebbe e riporterà senza la leva del PNRR, che è stato lanciato tra l’altro anche da altre istituzioni.
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