Così l’Italia ha guadagnato quasi 17 miliardi in soli 7 giorni

Flavia Provenzani

10 Ottobre 2025 - 12:52

Ecco come l’Italia ha guadagnato 17 miliardi di dollari in una settimana. Tutto grazie al boom dell’oro.

Così l’Italia ha guadagnato quasi 17 miliardi in soli 7 giorni

Il mondo punta sull’oro e l’Italia ne conta i profitti. Il prezzo record di oltre 4.000 dollari l’oncia dimostra che la storica decisione della Banca d’Italia di accumulare il metallo prezioso è stata redditizia, anche se la decisione di interrompere gli acquisti nel 2001 appare oggi poco lungimirante. Ciononostante, in una sola settimana, il valore delle nostre riserve è aumentato di 16,6 miliardi di dollari (circa 14,25 miliardi di euro).

L’Italia detiene la terza riserva aurea più grande al mondo dopo quelle degli Stati Uniti e della Germania, pari a 2.451,8 tonnellate d’oro. La maggior parte di queste si trova all’estero, in particolare negli Stati Uniti (43%), mentre circa 1.100 tonnellate sono custodite nei caveau della Banca d’Italia a Roma.

Così l’Italia ha guadagnato quasi 17 miliardi in soli 7 giorni grazie all’oro

Il 9 ottobre 2025 ha fatto la storia dei mercati finanziari. Il prezzo dell’oro ha raggiunto i 4.057 dollari l’oncia, infrangendo tutti i record precedenti. A marzo di quest’anno, guardavamo al superamento della resistenza dei 3.000 dollari come a un punto di svolta. Da allora, sono passati solo sette mesi e il prezzo è aumentato di altri 1.000 dollari. Dall’inizio del 2025, l’oro si è già apprezzato di oltre il 50%, il suo grafico assomiglia sempre più a quello del Bitcoin. Tra i fattori rialzisti per il metallo giallo troviamo non solo l’indebolimento del dollaro, ma anche anni di stampa di moneta fuori controllo e il rafforzamento della domanda di oro fisico in periodi di tensioni geopolitiche, alimentata dal suo status di bene rifugio.

E l’aumento del prezzo dell’oro non è un evento che riguarda solo gli investitori, ma anche gli Stati con riserve auree, tra cui l’Italia.

Come abbiamo fatto i calcoli? Molto semplice.

Siamo partiti dalla quantità di oro detenuto dall’Italia: 2.451,8 tonnellate, corrispondenti a 86,48 milioni di once, unità di misura standard per la quotazione internazionale del metallo giallo in dollari. Siamo poi risaliti al prezzo dell’oro nei primi minuti del 2 ottobre 2025 (3.863 dollari l’oncia), moltiplicandolo per le once di cui sopra. Abbiamo fatto la stessa cosa rapportando il valore delle riserve auree italiane al massimo storico segnato il 9 ottobre (4.057 dollari l’oncia). Da qui, basta una semplicissima sottrazione:

$350,8 miliardi (valore delle riserve al 9/10) - $334,2 miliardi (valore delle riserve al 2/10) = 16,6 miliardi di dollari (+5%)

Attenzione: al momento della scrittura l’oro viaggia a 3.997,45 dollari l’oncia, il che fa scendere l’incremento del valore delle riserve auree italiane dal 2 ottobre ad oggi a +11,54 miliardi di dollari (circa 9,91 miliardi di euro).

Le riserve auree in Italia

L’Italia, come anticipato, è al terzo posto nella classifica mondiale dei Paesi per quantità di riserve auree. Ma, a differenza di molte altre banche centrali, Bankitalia non compra oro dal lontano 2001. Al contrario di molte altre banche centrali, che lo scorso anno hanno aggiunto un totale di oltre 1.000 tonnellate alle loro riserve.

La più “golosa” di oro è stata la banca centrale della Polonia, con 90 tonnellate di oro aggiunte nel 2024, seguita subito dopo da Turchia (75 tonnellate), India (73 tonnellate), Cina (44 tonnellate) e il fondo sovrano dell’Azerbaijian (25 tonnellate).

Di seguito, la tabella con la classifica dei Paesi che detengono più oro al mondo.

N.PaeseRiserve auree
1 Stati Uniti 8.133
2 Germania 3350
3 Italia 2452
4 Francia 2437
5 Russia 2330
6 Cina 2299
7 Svizzera 1040
8 India 880
9 Giappone 846
10 Turchia 635
11 Paesi Bassi 612
12 Polonia 515

NB: Il valore è espresso in tonnellate, è arrotondato ed è aggiornato al giugno 2025.

Tutti pazzi per l’oro

Un rapporto del World Gold Council mostra che la domanda globale di oro è in forte crescita. Nel terzo trimestre del 2025, gli ETF garantiti dall’oro hanno aumentato le loro partecipazioni di un record di 26 miliardi di dollari, di cui 16,1 miliardi in Nord America, 8,2 miliardi in Europa e 1,7 miliardi in Asia.

Sempre più investitori considerano l’oro un bene rifugio, mentre le valute tradizionali perdono valore. Una dinamica che mostra anche come la fiducia nel dollaro e nell’euro stia diminuendo, con i mercati che cercano stabilità negli asset durevoli.

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