Mentre le piattaforme si riempiono di contenuti generati dall’IA e di indignazione, gli utenti iniziano a staccarsi da un ecosistema ormai saturo e tossico.
Nei prossimi anni, potremmo guardare indietro al 2025 come al momento in cui i social media hanno iniziato ad accelerare rapidamente la loro transizione da luogo dove farsi vedere (attraverso un lusinghiero filtro Instagram) a un kitsch angolo dimenticato di internet abitato da chi non ha niente di meglio da fare.
Sia Meta che OpenAI hanno recentemente annunciato nuove piattaforme social che saranno riempite di video brevi generati da IA. Ciò presuppone un bacino di domanda inespressa per la possibilità di creare e guardare in modo compulsivo ancora più contenuti, con un video promozionale di OpenAI che mostra assurde animazioni fantastiche e deepfake, anticipando parte di ciò che potrebbe arrivare.
Usando un’analogia nutrizionale, si tratta di contenuti ultra-processati: densi di dopamina, con un valore informativo al meglio trascurabile, al peggio corrosivamente negativo. [...]
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