IVA, cosa cambia nel 2020 per imprese e consumatori. Aliquote ed agevolazioni

Anna Maria D’Andrea

4 Ottobre 2019 - 16:25

IVA 2020, cosa cambia per imprese e consumatori? Se l’idea è quella di evitare l’aumento delle aliquote, non è esclusa una rimodulazione, con il passaggio di alcuni beni da quella del 10% a quella del 22%.

IVA, cosa cambia nel 2020 per imprese e consumatori. Aliquote ed agevolazioni

IVA 2020, si profila un autunno caldo per l’imposta più odiata dagli italiani. Dal rischio aumenti, fino alla rimodulazione delle aliquote, le novità in cantiere sono molte, sia per le imprese che per i consumatori.

Tra le ipotesi, c’è quella di un vero e proprio restyling delle aliquote IVA, con il passaggio di alcuni beni da quella del 4% o del 10% a quella del 22%, e viceversa.

Se da un lato si lavora per scongiurare l’aumento IVA dal 2020, dall’altro l’attenzione del Governo è tutta sulla rivisitazione del sistema di sconti ed agevolazioni previste, accanto ad un più efficiente sistema di monitoraggio delle operazioni effettuate dai titolari di partita IVA per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.

Tra le novità, è in campo l’ipotesi del cashback, meccanismo che consentirebbe ai consumatori di recuperare una percentuale dell’IVA nel caso di pagamenti con bancomat.

Se per i consumatori si parla di sistemi agevolativi e di rimborsi fiscali, l’IVA del 2020 potrebbe tradursi in nuovi adempimenti per le imprese. La fattura elettronica potrebbe essere estesa anche ai forfettari e dal 1° gennaio partirà lo scontrino elettronico.

Sono queste alcune delle ipotesi allo studio, e che potrebbero trovare spazio nella Legge di Bilancio 2020. In attesa di novità, vediamo cosa potrebbe cambiare su aliquote IVA, adempimenti ed agevolazioni.

IVA 2020, rimodulazione aliquote: cosa cambia e quali i beni interessati

Per capire quali sono le novità in cantiere per il prossimo anno, è bene partire dalle regole alla base dell’IVA.

Si tratta dell’imposta sul valore aggiunto che, seppur con aliquote differenziate, grava sulle spese di tutti i consumatori appartenenti all’Unione Europea.

In Italia le aliquote IVA sono tre:

  • 4%, IVA sui generi di prima necessità;
  • 5%, IVA su una ristretta categoria di beni e servizi;
  • 10%, IVA su servizi turistici, alimentari ed edili;
  • 22%, IVA da applicare in tutti i casi non rientranti nelle prime due aliquote.

Le regole alla base dell’IVA sono contenute nel DPR n. 633/1972, quello sul quale la Legge di Bilancio 2020 potrebbe intervenire per apportare le modifiche di cui si parla nelle ultime settimane.

In primo luogo, con la Manovra saranno stanziati quei 23 miliardi di euro necessari per evitare i temuti aumenti, già iscritti a Bilancio, che avrebbero portato dal 2020 l’aliquota ordinaria al 25% e quella ridotta del 13%.

Una delle ipotesi più verosimili inoltre, fondata su alcune criticità reali dell’imposta sul valore aggiunto, è che le aliquote IVA 2020 saranno riviste, o meglio sarà rivisitato l’elenco dei beni da assoggettare ad aliquote ridotta o ordinaria.

Si pensi ad alcuni “casi scuola”: l’aliquota IVA è del 5% sui tartufi, mentre ammonta al 22% su beni tutt’altro che di lusso, come pannolini e assorbenti. Così come, ad esempio, è pari al 4% sullo zucchero e al 22% sul sale, una differenziazione che appare immotivata ed inspiegabile.

Ed è proprio per via di alcune sbavature evidenti che con la Legge di Bilancio 2020 si punta a riscrivere l’elenco dei beni soggetti ad aliquota IVA ridotta, agevolata o ordinaria.

IVA 2020, aliquota del 5% sulle bollette: una delle ultime novità allo studio del Governo

L’aliquota IVA sulle bollette luce e gas ad uso domestico potrebbe passare dal 10% al 5%: è questa una delle ultime ipotesi alla quale sta lavorando il Governo.

Il risparmio per la famiglia media italiana sarebbe considerevole, e potrebbe arrivare fino a 144 euro all’anno. Il tutto dipenderà da quali saranno le effettive modifiche introdotte dalla Manovra, tenuto conto che l’IVA è superiore sui consumi di gas oltre una certa soglia.

IVA 2020, cashback sui pagamenti elettronici: nuove agevolazioni in arrivo?

L’IVA si caratterizza non solo per essere l’imposta più odiata dagli italiani, ma anche la più evasa, con mancati introiti pari a 34,9 miliardi di euro all’anno.

È a fronte di ciò che il lavoro del Governo è tutto concentrato su misure volte a contrastare l’evasione fiscale. Tra queste, prende sempre più corpo l’ipotesi del cashback sui pagamenti con moneta elettronica.

In sostanza, i contribuenti che acquisteranno beni o pagheranno prestazioni di servizi mediante carte o bancomat, potrebbero vedersi restituire una percentuale dell’imposta dovuta, dal 2% al 5%. Si parla di un bonus Befana che, per il momento, resta un’ipotesi (seppur fondata sugli obiettivi messi nero su bianco nella Nota di aggiornamento al DEF).

IVA 2020, nuovi adempimenti per le imprese?

Non sono solo i consumatori ad odiare l’IVA, ma anche le imprese. Sono molteplici gli adempimenti fiscali legati all’imposta, alcuni dei quali ormai aboliti per effetto della rivoluzione della fatturazione elettronica.

Hanno senza dubbio conquistato un posto privilegiato nella classifica degli adempimenti peggio digeriti da professionisti ed imprese lo spesometro e le Lipe. Il primo, ormai superato, è stato caratterizzato da intoppi tecnici e bug rilevanti nel sistema predisposto dall’Agenzia delle Entrate, con importanti rischi sulla privacy.

Le Lipe restano ancora oggi in vigore, con quattro scadenze all’anno da tenere a mente, accanto alle 12 previste dall’esterometro, la nuova comunicazione dei dati delle fatture da e verso l’estero.

Dal 2019 è entrata in vigore la fatturazione elettronica, sistema pensato proprio per contrastare evasione fiscale e frodi in materia di IVA, al quale si affiancherà l’obbligo dello scontrino elettronico a partite dal 2020.

Due nuovi adempimenti continui, nell’ottica del Fisco digitale, sui quali non mancano le ipotesi di novità: l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche ai forfettari è una di queste.

Ed è proprio a fronte dell’ampio ventaglio di novità allo studio, che la Legge di Bilancio 2020 è attesa con particolare interesse (e preoccupazione) da consumatori ed imprese. Per tutti i dettagli sarà quindi necessario attendere.

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