Cos’è e come funziona l’IVA, ovvero l’imposta sul valore aggiunto? Ecco la guida completa all’IVA con fattispecie imponibile, presupposti e aliquote.

Cos’è l’IVA ovvero l’imposta sul valore aggiunto? Qual è il presupposto per l’applicazione dell’IVA? Quali sono le aliquote attualmente in vigore e le operazioni esenti e/o escluse dall’ambito di applicazione dell’IVA?
In questa guida i lettori avranno la possibilità di trovare risposta a tutte queste domande, oltre a poter effettuare ulteriori approfondimenti grazie al resto del materiale già presente sul nostro sito.
Iniziamo con la definizione dell’IVA, riconducibile all’articolo 1 del riferimento normativo fondamentale in materia di IVA ovvero il d.p.r. 633/1972: “l’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate”.
Ecco la guida completa all’IVA, con particolare riferimento al meccanismo di funzionamento, alla fattispecie imponibile e alle aliquote attualmente vigenti.
Cos’è l’IVA?
L’IVA è l’imposta sul valore aggiunto ovvero la principale imposta indiretta attualmente in vigore in Italia e nell’Unione Europea.
L’IVA è stata ideata proprio in sede comunitaria e rappresenta attualmente l’unico vero grande tentativo riuscito di armonizzazione fiscale fra i Paesi UE.
Il modello è stato tracciato nel 1967 da due diverse direttive comunitarie, oggi confluite nella direttiva 2006/112/CE (la cosiddetta «Direttiva rifusione»).
In Italia, il riferimento normativo fondamentale dell’IVA è il d.p.r. 633/1972.
L’IVA appartiene quindi alla categoria delle imposte sui consumi, che possono essere:
- monofase, ovvero applicate una sola volta (si pensi, a titolo di esempio, all’applicazione di un’imposta sui consumi che colpisca esclusivamente le cessioni dal produttore al commerciante);
- plurifase, ovvero applicate alle varie fasi del processo produttivo-distributivo e distinguibili in:
- imposte plurifase cumulative o a “cascata”, nel caso in cui il tributo dovuto in ciascuna fase si somma agli altri;
- imposte plurifase a valore aggiunto, ove i diversi prelievi colpiscano solo il valore aggiunto che ciascun passaggio industriale-commerciale del bene produce.
L’IVA tecnicamente rappresenta quindi un’imposta plurifase a valore aggiunto.
Storicamente il motivo di preferenza accordato a tale tipo di imposta è legato al carattere della neutralità, nel senso che l’IVA grava sul consumatore finale in base al prezzo del bene ma a prescindere dal numero di passaggi subiti dal bene/servizio considerato.
IVA: caratteristiche essenziali
Quali sono le caratteristiche essenziali dell’IVA?
L’IVA si presenta, in particolare, come un’imposta:
- indiretta;
- proporzionale;
- neutra;
- generale;
- generale;
- sui consumi.
L’IVA è un’imposta indiretta perché, a differenza delle imposte dirette, non colpisce direttamente la capacità contributiva del contribuente, ma soltanto una sua manifestazione (il consumo).
L’IVA è un’imposta proporzionale perché il suo ammontare dipende dal prodotto tra il prezzo del bene e l’aliquota relativa, a prescindere dal numero di passaggi che il bene subisce nel corso del processo produttivo-distributivo.
L’IVA è un’imposta neutra perché colpisce il maggior valore che ciascuna fase del processo aggiunge al bene/servizio considerato, anche in questo caso prescindendo dall’effettivo numero di passaggi che la merce medesima subisce.
L’IVA è un’imposta generale perché colpisce tutti i contribuenti, senza alcuna distinzione. L’IVA, infine, è un’imposta sui consumi poiché il suo meccanismo applicativo (imposta plurifase a valore aggiunto) finisce col gravare esclusivamente sul consumatore finale.
IVA, fattispecie imponibile e presupposti oggettivo, soggettivo e territoriale
La fattispecie imponibile dell’IVA è una “fattispecia a formazione successiva”, caratterizzata da tre presupposti fondamentali:
- soggettivo, nel senso che l’IVA si applica su:
- esercizio di imprese, vedi articolo 4 del d.p.r. 633/1972;
- esercizio di arti e professioni, vedi articolo 5 del d.p.r. 633/1972.
- oggettivo, nel senso che l’IVA si applica solo sulle operazioni che costituiscono:
- cessione di beni;
- prestazione di servizi;
- importazioni;
- operazioni intracomunitarie.
- territoriale, nel senso che l’IVA si applica solo sulle operazioni effettuate nel territorio dello Stato.
Classificazione delle operazioni IVA
Le operazioni IVA si classificano in quattro tipologie fondamentali:
- operazioni imponibili;
- operazioni non imponibili;
- operazioni esenti ai sensi dell’articolo 10 del d.p.r. 633/1972;
- operazioni escluse ai sensi dell’articolo 15 del d.p.r. 633/1972.
Per uno studio della classificazione delle operazioni IVA i lettori possono fare riferimento al seguente approfondimento:
IVA: classificazione operazioni in imponibili, non imponibili, esenti o escluse
Le aliquote IVA
L’IVA è un’imposta proporzionale perché il suo ammontare dipende dal prezzo del bene moltiplicato per l’aliquota di riferimento.
Ma quali sono le aliquote IVA attualmente previste?
Le aliquote IVA sono tre ovvero:
- 4% - aliquota minima - per l’IVA sui generi di prima necessità;
- 10% - aliquota ridotta - per l’IVA su servizi turistici, alimentari ed edili;
- 22% - aliquota ordinaria - per l’IVA da applicare in tutti i casi non rientranti nelle prime due aliquote.
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