L’ottimismo sui titoli tecnologici potrebbe essere prematuro, dati gli attuali sconvolgimenti politici. Ecco le trappole da evitare.
Se c’erano dubbi sul fatto che la geopolitica avesse ormai giocato un ruolo sproporzionato nelle fortune del settore dell’intelligenza artificiale statunitense, basta guardare alla recente ripresa del produttore leader di chip per l’intelligenza artificiale Nvidia.
Il valore di mercato azionario dell’azienda è appena aumentato di oltre mezzo trilione di dollari nell’arco di una settimana, grazie alla politica statunitense che sembrava orientata alle esigenze delle aziende di intelligenza artificiale del Paese. A prima vista, questo potrebbe sembrare un forte segnale di «acquisto» per l’intelligenza artificiale statunitense, ma l’effetto sui titoli tecnologici causato dai primi mesi irregolari della Casa Bianca di Trump rende prematuro tale ottimismo.
La striscia positiva del produttore di chip a Wall Street è iniziata con la notizia che la nuova amministrazione stava per sospendere le misure volte a rallentare la diffusione dell’intelligenza artificiale avanzata in tutto il mondo. La cosiddetta regola sulla diffusione dell’IA, annunciata verso la fine della presidenza Biden e che dovrebbe entrare in vigore questa settimana, avrebbe limitato la libera vendita delle tecnologie di IA più sensibili a 18 stretti alleati degli Stati Uniti. [...]
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