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Approvato il Salva Roma Ter: tutte le novità su Tasi e Tari 2014

mercoledì 30 aprile 2014, di Simone Casavecchia

Il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Legge 16/2014, meglio conosciuto come Salva Roma Ter. La norma che verrà presto convertita in Legge, prevede non solo i finanziamenti per la Capitale ma anche le misure adottate in materia di finanza locale.

Il Decreto che ha ottenuto la fiducia di Palazzo Madama con 132 voti favorevoli, 71 contrari e 9 astenuti è stato approvato, in seconda lettura, senza alcuna modifica, dal momento che, considerata la sua scadenza (5 Maggio) si è preferito avallare le già copiose modifiche proposte alla Camera.

Al di là dei finanziamenti stanziati per Roma e delle misure adottate per il risanamento dei conti pubblici della Capitale, come anche della proroga per la rottamazione delle cartelle di Equitalia (fissata al 31 Maggio) è la disciplina in materia di tributi locali a interessare maggiormente i contribuenti di tutta Italia. L’IMU sull’abitazione principale è, infatti, definitivamente superata e sostituita da IUC (Imposta Unica Comunale), Tari (Tassa sui Rifiuti) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibili. }

Non si tratta tuttavia di un grande guadagno per i contribuenti poiché ai Comuni viene la facoltà di elevare l’aliquota base della Tasi fino ad un massimo dello 0,8 per mille, con pesanti conseguenti sulle cifre da pagare. Questa misura dovrebbe servire proprio a recuperare il mancato gettito causato dalle detrazioni sulle rendite catastali. Gli immobili di proprietà dello Stato risultano tuttavia esentati dalla Tasi, come anche quelli degli enti territoriali destinati esclusivamente ai compiti istituzionali; stesso trattamento subiscono i rifugi alpini non custoditi, i punti d’appoggio e i bivacchi. Come previsto la Tasi avrà due scadenze il 16 Giugno 2014 e il 16 Dicembre 2014 per i Comuni che non riusciranno ad approvare il bilancio entro il mese di Maggio, mentre per quelli più virtuosi, sarà prevista come unica rata quella di Dicembre che eviterà anche di mettere in campo pagamenti preventivi.

La Tari, sarà pagata per intero da chi occupa un’immobile, ovvero dagli inquilini che, a qualsiasi titolo, producono effettivamente i rifiuti, mentre per quanto riguarda la Tasi il pagamento sarà diviso tra inquilini, che ne pagheranno una quota compresa tra il 10 e il 30% dell’intero valore dell’imposta e il proprietario dell’immobile che pagherà la quota restante della tassa. Come per la vecchia IMU il pagamento potrà avvenire tramite versamento con bollettino postale o con Modello F24.

Sono previste della detrazioni sulla Tasi, in base alle rendite catastali dei singoli immobili: se la rendita è inferiore o uguale a 300 euro la detrazione è di 120 euro; se la rendita va da 321 a 350 euro la detrazione è di 100 euro; nel caso in cui rendita catastale oscilli tra i 351 e 380 euro la detrazione è di 80 euro; per rendite tra 381 e 400 euro la detrazione scende a 70 euro, mentre per rendite tra 401 e 430 euro scende a 60 euro e, a seguire per le rendite tra 431 e 460 scende a 50 euro.

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