Piazza Affari migliore in Europa in attesa dell’ultima decisione sui tassi euro del 2025 da parte della BCE. Boom per le azioni Juventus (+18%).
La prima seduta della nuova ottava di Piazza Affari si è chiusa in territorio positivo. L’indice Ftse Mib è partito subito in rialzo, per accelerare il passo ulteriormente e terminare la giornata di trading in crescita dell’1,44%, a quota 44.116,96 punti.
Iniziata oggi una settimana campale per la borsa di Milano e per le altre Borse dell’area euro, in attesa dell’evento grande market mover di questa settimana.
Giovedì 18 dicembre il Consiglio direttivo della BCE si riunirà infatti per l’ultima volta nel 2025 per decidere il da farsi sui tassi di interesse dell’area euro.
Non solo. Così come ha fatto la Federal Reserve di Jerome Powell la scorsa settimana, la BCE annuncerà, oltre alla decisione sui tassi, anche le nuove previsioni economiche per gli anni successivi, fornendo agli investitori informazioni chiave sulle possibili prossime mosse di politica monetaria dell’Eurozona.
Sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari, le azioni migliori si sono confermate oggi, lunedì 15 dicembre 2025, MPS-Monte dei Paschi di Siena (+2,74%), Banca Mediolanum (+2,66%), Banca Popolare di Sondrio (+2,66%), Banco BPM (+2,63%).
Le azioni delle banche italiane hanno avuto dunque la meglio, a dispetto dell’avvertimento lanciato dalla BCE di Christine Lagarde sulle possibili conseguenze negative che la tassazione più alta incisa nella legge di bilancio stilata dal governo Meloni rischia di avere sulla loro redditività. Redditività che tuttavia, fanno notare alcuni operatori di mercato, non dovrebbe essere minacciata, almeno nel breve, da ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della BCE, che si appresta tra tre giorni a lasciare i tassi invariati per la terza volta consecutiva.
Quella appena iniziata è la settimana in cui ad annunciare le loro ultime mosse del 2025 saranno anche le banche centrali del Giappone e del Regno Unito. Gli esperti di Algebris hanno ricordato a tal proposito che, “nel Regno Unito, la BOE (Bank of England) è verosimilmente orientata a un taglio di 25 pb in una decisione molto bilanciata, dove una persistente inclinazione hawkish si confronta con un momentum di crescita in indebolimento, confermato dai dati di PIL della scorsa settimana”.
Per quanto riguarda invece la politica monetaria del Giappone, dunque cosa farà la Bank of Japan, Algebris ha riportato che “indiscrezioni hanno confermato che la BOJ alzerà i tassi di 25 pb, ma non sono attese indicazioni prospettiche sul ritmo di irrigidimento successivo”.
Tornando al Ftse Mib, azioni peggiori dell’indice benchmark di Piazza Affari sono state oggi Diasorin (colpite oggi da un forte downgrade, in calo dell’1,66%); Campari -1,54%; ENI -0,38%; Tenaris -0,35%.
In attesa dell’ultimo atto della BCE, cosa aspettarsi
In attesa del BCE Day di giovedì 18 dicembre 2025, alcuni analisti hanno pubblicato le previsioni sugli annunci che l’istituzione guidata da Christine Lagarde potrebbe decidere di fare.
Da segnalare che l’annuncio sui tassi dell’area euro arriverà alle 14.15 ora italiana, e che Lagarde risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa che prenderà il via alle 14.45.
Così Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, riguardo a quelle che potrebbero essere le novità dell’ultima riunione della BCE del 2025:
“Il Consiglio direttivo della BCE è piuttosto soddisfatto dell’attuale livello dei tassi ufficiali. È questa l’impressione inequivocabile che emerge dall’ultima riunione del Consiglio direttivo. In realtà, i funzionari della BCE dovranno iniziare a cercare un nuovo slogan, poiché ’in una buona posizione’ sta iniziando a sembrare ormai superato”.
Van Vielt ha così continuato:
“Date le attuali condizioni economiche, non vi sono motivi particolari per un intervento immediato. Lo stesso vale per l’inflazione, che sembra destinata a diminuire leggermente ma a rimanere vicina all’obiettivo del 2%. Anche la stabilizzazione dell’euro, dopo un periodo di rapido apprezzamento, contribuisce a rasserenare le prospettive di crescita e inflazione. Il mercato concorda e sta prezzando un andamento stabile dei tassi ufficiali. Su un orizzonte temporale di sei mesi, quanto prezzato indica una leggera tendenza al ribasso piuttosto che al rialzo. Condividiamo questa visione. Il nostro scenario di base prevede che la BCE mantenga i tassi invariati nei prossimi trimestri, ma con una prospettiva ponderata in base alla probabilità che tende al ribasso”.
“Sebbene i rischi legati al commercio internazionale si siano ridotti”, ha avvertito tuttavia il Global Macro Strategist di Robeco, “permane ancora la possibilità di uno shock negativo derivante dalle tensioni commerciali”.
In generale, “i rischi per l’inflazione sembrano piuttosto equilibrati; semmai, i rischi al rialzo sembrano diminuire” e “il continuo moderarsi della crescita salariale rafforza questa tendenza, suggerendo che, per ora, l’ostacolo all’aumento dei tassi è probabilmente ancora maggiore rispetto a quello alla loro riduzione”.
In poche parole, secondo Robeco, al momento i trader non dovrebbero temere troppo il ritorno a una restrizione monetaria da parte della BCE, a dispetto delle dichiarazioni hawkish che sono arrivate ultimamente da alcuni esponenti della istituzione e in realtà dalla stessa Christine Lagarde, che ha anticipato in parte alcune grandi novità che potrebbero caratterizzare gli imminenti annunci della banca centrale.
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Piazza Affari e mercati finanziari in diretta in attesa dell’ultimo annuncio sui tassi della BCE di Lagarde
In attesa dell’annuncio sui tassi dell’Eurozona che saranno decisi dalla BCE di Christine Lagarde, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha concluso la sessione in crescita dell’1,44%.
Tra le azioni, occhio a Juventus, che sono schizzate sull’indice Ftse MidCap fino a oltre il 18%, nonostante il no di Exor all’offerta di Tether Investments volta ad acquisire l’intero pacchetto azionario detenuto nel club di calcio dalla holding della famiglia Agnelli.
Focus anche sul maxi downgrade che ha colpito le azioni Diasorin, che si sono confermate le peggiori del Ftse Mib di Piazza Affari.
L’attenzione è rimasta focalizzata sui titoli delle banche italiane, soprattutto dopo l’alert lanciato dalla BCE sui possibili impatti negativi che la maggiore tassazione imposta dalla manovra di Meloni potrebbe avere sulla loro redditività e liquidità, così come sui correntisti. Ma le azioni del settore sono quelle che hanno fatto meglio, incassando forti rialzi. MPS, in particolare, è stata la prima della classe.
Money.it ha seguito gli aggionamenti di Borsa in diretta.
Borsa Milano la migliore in Europa, il tren delle altre borse europee
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha concluso la sessione in crescita dell’1,44%, a quota 44.116,96 punti. Progressi inferiori sono stati riportati dalla borsa di Francoforte (+0,30%), dalla Borsa di Parigi (+0,70%), dalla borsa di Londra, in evidenza comunque con uno scatto pari a +1,07%. L’indice di riferimento dell’azionario europeo Stoxx 600 è avanzato dello 0,82%.
Tra le azioni quotate a Piazza Affari, occhio anche ad A2A. Il commento di Equita
Tra i titoli sotto i riflettori nella sessione di oggi, in evidenza A2A che, così come ha fatto notare Equita, avrebbe ribadito secondo il Corriere Economia l’interesse per una possibile espansione all’estero. L’azienda, in particolare, potrebbe guardare “ad acquisizioni in Spagna, Portogallo e UK per il settore ambiente e in Germania e Polonia per quanto riguarda le rinnovabili. Si tratterà di progetti in competizione con analoghi progetti in Italia, che dovranno avere quindi rendimenti migliori e tempi di esecuzione più rapidi”.
Equita ha ricordato che “ non si tratta di una novità per A2A, che aveva già anticipato l’interesse per un posizionamento estero anche negli anni scorsi”. La SIM ha una visione neutrale sulle azioni, con target price a quota € 2,70, rispetto ai € 2,3 a cui le azioni hanno chiuso la sessione di venerdì scorso. Il titolo ha chiuso la seduta odierna in calo dello 0,35%, a quota 2,291 euro.
Wall Street debole, fallisce il tentativo di recupero dopo le perdite della scorsa settimana
Nessun solido recupero per Wall Street, che assiste invece alla debolezza dei suoi tre principali indici azionari. Il Dow Jones è praticamente piatto, in calo di appena lo 0,03%, a quota 48.44,95 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso pari ad appena +0,13%, a quota 6.835,88 punti. Il Nasdaq Composite è anch’esso praticamente fermo, riportando una flessione pari a -0,04%, a 23,185.04 punti.
Protagonisti sono di nuovo i ribassi delle azioni dei colossi attivi nell’AI, in particolare Broadcom e Oracle, che perdono rispettivamente più del 4% e del 3%. Giù anche le azioni Microsoft.
La borsa USA inizia dunque la settimana all’insegna della debolezza dopo le perdite della scorsa settimana, che hanno visto lo S&P 500 riportare un calo, su base settimanale, pari a -0,6% e il Nasdaq lasciare sul terreno l’1,7%. Il Dow Jones è invece salito dell’1,1%.
Tra i titoli peggiori, la scorsa settimana, Oracle, capitolata del 12,7%, e Broadcom, in calo di oltre il 7%. In particolare, il comparto tecnologico dello S&P 500 ha sofferto una perdita pari a -2,3%.
Settore difesa europeo sotto pressione, ma azioni Leonardo in debole rialzo
Occhio alle azioni del settore della difesa, che perdono terreno dopo le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy che, nel fine settimana, ha detto che l’Ucraina è pronta ad abbandonare la richiesta di adesione alla NATO in cambio di garanzie che la tutelino dall’aggressione della Russia.
Alla borsa di Francoforte scendono i titoli del principale produttore di armi tedesco Rheinmetall, così come sono sotto pressione le azioni delle altre aziende attive nel comparto, Rensoldt e Renk. Sul Ftse Mib della borsa di Milano, rialzano invece la testa le azioni Leonardo, riportando tuttavia un lieve progresso.
Azioni banche italiane non pagano alert BCE, MPS migliore del Ftse Mib
Per ora Piazza Affari snobba l’alert che è stato lanciato dalla BCE sulle possibili conseguenze negative che la legge di bilancio del governo Meloni potrebbe avere sulla liquidità e sulla redditività delle banche italiane. In attesa di una settimana cruciale per la banca senese, le azioni MPS scattano in cima al Ftse Mib di Piazza Affari, confermandosi le migliori. Tra le banche, bene anche UniCredit e Intesa SanPaolo, che avanzano del 2% circa, mentre i titoli Banco BPM balzano di quasi il 3%. Acquisti anche sui titoli Mediobanca, Banca Popolare Sondrio e BPER. Sul Ftse Mib rimangono osservate speciali anche le azioni di Assicurazioni Generali. Nel frattempo non si arresta la corsa dell’indice Ftse Mib, che segna un progresso dell’1,55%, a quota 44.192,27 punti.
Ftse Mib solido, balza di oltre +1% con assist Wall Street. Ma attenti a maxi dowgrade azioni Diasorin
A Piazza Affari continuano a fioccare gli acquisti, anche sulla scia del miglioramento del sentiment a Wall Street, dove i futures accelerano al rialzo. I futures sul Dow Jones, sullo S&P 500 e sul Nasdaq Composite avanzano tutti di mezzo punto percentuale. Il Ftse Mib di Piazza Affari mette a segno così un progresso dell’1,20% circa, attorno a quota 44.038,04.
Titoli migliori del listino benchmark della borsa di Milano rimangono Brunello Cucinelli, premiata dagli analisti di Intermonte dopo il giudizio positivo di Equita SIM, così come anche Buzzi, Prysmian, Banca Popolare di Sondrio, MPS-Monte dei Paschi di Siena.
Il segno meno colpisce invece soprattutto Diasorin, Leonardo, Recordati, A2A.
In particolare Diasorin paga la decisione della divisione di ricerca di Morgan Stanley di abbassare il rating sulle azioni da “Overweight” a “Equal Weight” e di tagliare in modo significativo con un maxi downgrade il target price, che è stato sforbiciato da 99 a 63 euro.
Morgan Stanley ha motivato la doppia bocciatura con l’indebolimento delle attività di Diasorin in Germania, rendendo noto che le proprie previsioni sull’EBITDA rettificato sono ora pari a 422 milioni di euro per il 2026, al di sotto del 3% circa rispetto ai 434 milioni attesi dal consensus degli analisti.
Le previsioni degli analisti del colosso di Wall Street puntano inoltre su un margine, per Diasorin, pari al 33,8%, lievemente al di sotto del 34% atteso dal consensus degli analisti.
Piazza Affari, Ftse Mib accelera al rialzo. Svettano le azioni Brunello Cucinelli (+3%)
Prosegue la sessione positiva dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari, che accelera ulteriormente al rialzo, incassando un guadagno dell’1% circa, a quota 43.944,63 punti.
In cima all’indice benchmark della borsa di Milano ci sono ancora le azioni della casa di moda Brunello Cucinelli, che riportano uno scatto superiore al 3%. A sostenere le quotazioni del gruppo attivo nel settore cashmere è la nota firmata dagli analisti di Intermonte, che hanno reiterato il giudizio positivo sull’azienda, annunciando contestualmente la decisione di aggiornare le proprie previsioni dopo le indicazioni che sono state fornite dai vertici lo scorso 10 dicembre.
Intermonte ha ridotto le previsioni sull’utile per azione di Brunello Cucinelli del 2026 dell’1,2% considerando l’impatto più negativo del forex, ma ha anche tagliato l’outlook sugli investimenti nel 2027, aggiungendo di stimare per il 2026 ricavi in rialzo dell’11,4% a cambi costanti o del 9,7% a cambi correnti.
A fronte del rating “Outperform” ribadito, Intermonte ha alzato così il target price sulle azioni di Brunello Cucinelli dai precedenti 105 a 112,5 euro.
Da segnalare che, la scorsa settimana, un giudizio positivo sulle azioni di Brunello Cucinelli era arrivato dagli analisti di Equita SIM, che hanno comunicato di avere rivisto al rialzo la view sul titolo a “Positiva”, sulla scia di alcuni fattori come “il forte momentum, l’outlook supportive e la valutazione a sconto rispetto alle medie storiche”.
Equita ha fatto notare che le proprie stime di utile netto sono in linea con il consensus per l’anno fiscale 2025 e risultano 2-4% superiori rispetto alle previsioni per il 2026-2027.
Ancora, Equita ha annunciato di avere alzato il prezzo obiettivo delle azioni a 112 € (in aumento dell’8% rispetto ai precedenti 104 euro0), con un rapporto prezzo/utili (P/E) implicito per il 2026-2027 compreso tra 48,5x e 42x, grazie a un leggero calo del WACC (6,7% rispetto al precedente 6,8%).
Infine, la nota della SIM ha indicato che “ gli attuali livelli del titolo offrono a nostro avviso un punto di ingresso interessante su una equity story di qualità per posizionamento del marchio, coerenza strategica, consistency delle performance, visibilità sulle crescite, con un momentum robusto e un newsflow che ci aspettiamo resti supportive”.
Boom azioni Juventus a Piazza Affari, azioni +11% dopo no all’offerta di Tether
Boom di buy sulle azioni Juventus quotate sull’indice Ftse MidCap, che schizzano al rialzo di oltre l’11% nonostante la decisione del principale azionista Exor di rimandare al mittente e all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments per acquistare tutte le azioni di Juventus detenute dalla holding della famiglia Agnelli.
Rendimenti BTP ed euro in lieve calo. Spread BTP-Bund sotto quota 70
In lieve calo i rendimenti dei principali Titoli di Stato dell’Eurozona. I rendimenti dei BTP scendono al 3,53%, mentre i rendimenti dei Bund sono in calo al 2,85%. Lo spread BTP-Bund a 10 anni rimane dunque sotto la soglia psicologica di 70 punti base, viaggiando a quota 68.
I rendimenti degli OAT francesi viaggiano attorno al 3,56%, rimanendo così in rialzo rispetto ai rendimenti dei Titoli di Stato italiani.
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Euro-dollaro poco mosso a $1,1733, dollaro giù sullo yen
Sul mercato del forex, l’euro-dollaro EUR-USD è in lieve ribasso viaggiando attorno a quota $1,1733.
Il dollaro-yen USD-JPY cede lo 0,43%, a quota JPY 155,13.
Il biglietto verde è piatto invece nei confronti della sterlina UK, con il cambio sterlina-dollaro, GBP-USD attorno $1,3372.
Piazza Affari, le azioni migliori e peggiori del Ftse Mib. Quadro positivo per le borse europee
Dopo qualche minuto dall’inizio della giornata di contrattazioni a Piazza Affari, a svettare sull’indice Ftse Mib sono le azioni Brunello Cucinelli, Buzzi, Banca Popolare Sondrio, Stellantis.
Tra le azioni peggiori, spiccano Diasorin, Leonardo, Recordati, Campari. L’indice Ftse Mib si rafforza dello 0,67%, a quota 43.783,70 punti.
Bene anche le altre borse europee, con l’indice Dax della borsa di Francoforte in rialzo dello 0,44% e il Cac 40 della borsa di Parigi, che sale dello 0,30%, mentre il Ftse 100 riporta un aumento dello 0,43% circa.
Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib guadagna più dello 0,50%
Partenza positiva per l’indice Ftse Mib di Piazza Affari, che apre in rialzo dello 0,52%, a quota 43.761,08 punti. Titoli migliori si confermano ENEL, MPS-Monte dei Paschi di Siena, Inwit e Snam.
Wall Street cerca il riscatto dopo sell off di venerdì e post tonfo Broadcom (-11%)
Occhio al trend dei futures sui principali indici azionari USA, che sembrano anticipare una voglia di riscatto da parte di Wall Street, dopo il dietrofront di venerdì scorso, che ha visto lo S&P 500 chiudere in calo dell’1,07% a 6.827,41, il Nasdaq Composite indietreggiare dell’1,69% a 23.195,17 e il Dow Jones terminare la sessione in ribasso di 245,96 punti, o dello 0,51%, a 48.458,05.
A pesare sul Nasdaq è stato in particolare il forte tonfo delle azioni Broadcom, alimentato dal timore degli analisti sulla possibile compressione dei margini, nonostante i conti del colosso hi-tech si siano confermati migliori delle previsioni.
Positive tra l’altro le previsioni sul trimestre corrente, con Broadcom che ha detto di fatto di ritenere che le vendite dei propri chip raddoppieranno. I futures sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,27% circa, quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,13%, mentre quelli sullo S&P avanzano dello 0,20%.
In evidenza l’ultima decisione sui tassi sui fed funds che è stata annunciata mercoledì scorso, 10 dicembre 2025, dalla Fed di Jerome Powell, e che si è sostanziata nel terzo taglio consecutivo del 2025.
Borse asiatiche negative, Tokyo -1,31%. Ma la peggiore è la borsa di Seoul
Tra le borse asiatiche, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la giornata di contrattazioni in calo dell’1,31%, a quota 50.168,11 punti.
A fare peggio tra le borse asiatiche è stato tuttavia soprattutto l’indice benchmark della borsa di Seoul, ovvero il Kospi, arretrato nei minimi intraday fino a oltre il 2%, trascinato al ribasso dai titoli del settore hi-tech Index SK Hynix e Samsung Electronics.
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