Su indagine MPS-Mediobanca parla intanto Salvini. Occhio anche alle azioni Generali dopo vittoria Meloni per blindare roccaforte BTP.
Le azioni MPS-Monte dei Paschi di Siena iniziano la settimana di contrattazioni di Piazza Affari in solido rialzo.
I titoli, che si sono confermati tra i migliori dell’indice Ftse Mib della borsa di Milano, sono balzati anche fin oltre il 3% nei massimi intraday della sessione di oggi, lunedì 15 dicembre 2025.
Azioni MPS sfidano indagine Procura Milano. Il 18 dicembre giorno del CDA e di Giorgetti alla Camera
I titoli MPS sfidano l’indagine che la Procura di Milano ha deciso di avviare sui tre grandi manager finiti sotto accusa per avere manipolato il mercato nella scalata di Mediobanca da parte dell’istituto senese: il CEO della banca senese Luigi Lovaglio, il presidente di EssilorLuxottica e di Delfin (quest’ultima azionista di MPS) Francesco Milleri e l’altro grande azionista del Monte, Francesco Gaetano Caltagirone.
Grande è intanto l’attesa per la giornata clou per il dossier MPS-Mediobanca, che coinvolge anche Generali, in quanto gli inquirenti accusano i tre dirigenti di avere orchestrato la conquista di Mediobanca per puntare alla vera preda Generali (di cui Mediobanca era maggiore azionista con una quota del 13% circa. Quota ora in mano a MPS).
Giovedì 18 dicembre 2025 non è infatti soltanto il giorno in cui il CDA della banca senese si riunirà, secondo le ultime indiscrezioni, per l’ultima volta, quest’anno, per fare il punto della situazione e per capire come procedere con l’integrazione con Mediobanca (nella speranza che entro quella data arrivi la benedizione della BCE in merito alla modifica dello statuto, che consentirebbe al Consiglio di amministrazione uscente di presentare una propria lista di candidati per il rinnovo del board nell’aprile del 2026 ).
Il 18 dicembre sarà anche il giorno in cui il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti terrà nell’Aula della Camera una informativa urgente sul dossier MPS-Mediobanca, con un intervento previsto, così come risulta dal calendario dei lavori dell’Assemblea, a partire dalle ore 17.
MPS Day nel BCE Day
La giornata del prossimo 18 dicembre 2025 è ancora più cruciale per il trend delle azioni MPS se si considera che entrambi gli eventi - la riunione del CDA e l’informativa urgente di Giorgetti - cadono nel BCE Day, ovvero nel giorno in cui si riunirà per l’ultima volta nel 2025 il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, per fare non solo l’annuncio sui tassi euro (per ora dato ampiamente per scontato), ma per presentare, anche, le nuove proiezioni macroeconomiche per il blocco.
Su quest’ultimo punto una importante anticipazione che ha fatto tremare le colombe è stata data qualche giorno fa dalla stessa Christine Lagarde, presidente dell’istituzione, dopo le dichiarazioni arrivate dal super falco, che si è detto tra l’altro pronto a prendere anche il suo posto.
Inevitabilmente, il prossimo 18 dicembre, le azioni e i mercati dipenderanno dunque dalla BCE, che ci confermerà market mover numero uno anche con la conferenza stampa che vedrà Lagarde rispondere ai giornalisti sulla direzione futura dei tassi dell’Eurozona.
Nel caso di Rocca Salimbeni, l’effetto di questo market mover sulle azioni potrebbe essere amplificato dalla presenza di quei due eventi cruciali che riguardano direttamente l’istituto.
Tutto, mentre nel frattenpo le azioni MPS sono state monitorate anche dopo alcune dichiarazioni che hanno rinfocolato le scommesse sulla possibilità che la banca senese si confermi pedina di una nuova e altra partita di risiko bancario.
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Le parole di Giorgetti su MPS-Mediobanca
In attesa di ascoltare cosa dirà Giorgetti vale la pena di ricordare cosa ha detto il ministro nei mesi scorsi, nelle vesti di titolare del Tesoro azionista del Monte.
Va ricordato anche che il MEF non è indagato dalla Procura di Milano, sebbene i sospetti che il principale regista dell’OPS - successivamente OPAS - di MPS su Mediobanca sia stato il governo Meloni si sono presentati subito a Piazza Affari.
Così Giancarlo Giorgetti alla fine di settembre, nel commentare la vittoria del Monte, che è riuscito con un rilancio dell’offerta in contanti a convincere gli azionisti di Mediobanca a portare in adesione le loro azioni e dunque a garantire il successo della sua offerta sui Piazzetta Cuccia:
“Non è che devo rispondere: ha risposto il mercato. E il mercato ha valutato positivamente questa offerta pubblica con una adesione al di là di ogni ragionevole aspettativa. Poi ribadisco: noi non avevamo il controllo prima e tantomeno ce lo abbiamo adesso”.
Appena una settimana prima, Giorgetti aveva ricordato come ormai il MEF non detenesse più il controllo di MPS (che aveva avuto negli anni precedenti, a seguito del processo di ricapitalizzazione precauzionale del 2017, che aveva trasformato il Monte dei Paschi di Siena in un Monte di Stato.
Le frasi di Salvini su azioni MPS. Il trend del Monte, Mediobanca e Generali YTD e la vittoria di Meloni
Intanto lo scorso 13 dicembre, nel commentare l’indagine avviata dalla Procura di Milano, il vicepremier, leader della Lega e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Rispetto il lavoro dei magistrati, ma mi sembra che sia un’inchiesta basata sul nulla ”, rispondendo poi, a chi lo aveva interpellato sul suo eventuale timore di forti scosse per le azioni scambiate a Piazza Affari: “ No, zero ”.
Intanto, in questi ultimi giorni non è sfuggita la notizia della ’vittoria’ del governo Meloni, rappresentata dall’annuncio con cui Generali - la presunta vera preda dell’asse Caltagirone-Delfin-MEF (per la Procura di Milano l’asse sarebbe però Caltagirone-Delfin con l’aiuto del CEO di MPS Lovaglio) ha comunicato la fine delle trattative con Natixis, controllata della francese BPCE, per dar vita a un colosso del risparmio gestito.
Per il governo italiano si tratterebbe di una vittoria in quanto, secondo alcune ricostruzioni, proprio la preoccupazione del governo Meloni e dei grandi attori della finanza italiana Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin di una Generali roccaforte dei risparmi degli italiani e dei BTP legata troppo alla Francia sarebbe stata il vero motivo che avrebbe dato una scossa a MPS, portandola a mettere nel mirino il maggiore azionista del Leone di Trieste, ovvero Mediobanca.
Guardando al trend delle azioni a Piazza Affari, per quanto riguarda MPS - che dopo il grande scivolone pagato in modo molto salato dalla capitalizzazione di mercato della banca hanno fatto anche il botto - negli ultimi 5 giorni di contrattazioni il recupero è stato evidente (+5,5%).
I titoli rimangono tuttavia sotto pressione su base mensile (-4,23%) e il trend degli ultimi tre mesi è praticamente piatto.
Buona la performance invece YTD (+22,86%).
Occhio anche alle azioni di Mediobanca, avanzate del 2% negli ultimi 5 giorni di seduta, e in perdita di quasi il 4% nell’ultimo mese di trading.
Impressionanti i sell degli ultimi tre mesi, che hanno portato il titolo a cedere più del 23%, mentre YTD (da inizio 2025) le azioni sono salite di più del 20%.
Passando ad Assicurazioni Generali, negli ultimi 5 giorni le azioni hanno guadagnato poco più di mezzo punto percentuale, avanzando di oltre il 3% in un mese e del 2,5% negli ultimi tre mesi.
YTD la performance è di un rialzo superiore a +25%. Tutti e tre i titoli, va ricordato, sono quotati sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.
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