Le nuove tasse del 2013: TARES, Tobin Tax, IVIE. Quanto ci costano? Ecco tutti gli aggiornamenti

Valentina Pennacchio

26 Marzo 2013 - 11:29

Le nuove tasse del 2013: TARES, Tobin Tax, IVIE. Quanto ci costano? Ecco tutti gli aggiornamenti

In arrivo un’estate in rosso per i contribuenti italiani, a causa “dell’eredità fiscale” del Governo Monti. Il calendario delle nuove tasse 2013 è un susseguirsi: TARES, Tobin Tax, IVIE. La pressione fiscale salirà dal 44,7% al 45,3%. In totale si parla di una manovra di circa 34 miliardi di euro. Cosa ci aspetta? E soprattutto quanto ci costano le nuove tasse del 2013?

Calendario delle nuove tasse 2013

Il calendario fiscale del 2013 è molto ricco: Tobin Tax, TARES, IVIE, aumento dell’IVA. Senza contare le scadenze ravvicinate di TARES, IRAP e IRPEF, l’incremento dei contributi INPS per commercianti e artigiani, nonché quello dell’IMU per le imprese, che secondo il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, sarà un duro colpo:

“In una fase in cui le piccole e micro imprese sono sempre più stressate dal fisco e a corto di liquidità, l’appuntamento fiscale di inizio estate rischia di spingerne moltissime fuori mercato. Per questo invitiamo i leader politici a trovare un accordo, affinchè si costituisca in tempi brevi un Governo che affronti le emergenze economiche che sono sul tappeto”.

D’altronde in campagna elettorale le proposte sul fisco non sono mancate.

Sempre secondo la Cgia di Mestre:

“un commerciante pagherà tra i 4.452 e i 4.676 euro; un artigiano tra i 6.948 e i 7.206 euro; una società di persone con 2 soci e 4 dipendenti tra i 17.733 e i 18.409 euro; una società di capitali con 2 soci e 10 dipendenti tra i 25.401 e i 25.737 euro”.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil stimano che con l’arrivo dell’estate, tra giugno e luglio, lo Stato incasserà:

  • 11,6 miliardi di acconto IMU;
  • 14,4 miliardi di saldo IRPEF;
  • 4 miliardi di acconto TARES;
  • 1,8 miliardi dall’aumento dell’IVA.

Ecco tutti gli aggiornamenti sulle nuove tasse 2013.

TOBIN TAX

Il 1 marzo è partita la Tobin Tax, la tassa sulle transizioni finanziarie (TTF) introdotta dalla Legge di Stabilità 2013 che si applica ad azioni e derivati.
L’aliquota sullo scambio di azioni è dello 0,2% del valore della transizione e dello 0,1% se lo scambio avviene sul mercato regolamentato. Per il 2013 l’aliquota sarà dello 0,12%.
Sui derivati si applica l’aliquota fissa di 15 centesimi, mentre per le operazioni sui mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione l’imposta fissa è ridotta ad 1/5 determinata “con riferimento al valore di un contratto standard (lotto) con il decreto del Ministro dell’economia e finanze di cui al comma 500, tenendo conto del valore medio del contratto standard (lotto) nel trimestre precedente”.
Secondo Morgan Stanley gli effetti della Tobin Tax sono già stati avvertiti da Piazza Affari con la riduzione di 1/3 dei volumi di scambio (e allo stesso tempo un aumento della concentrazione degli stessi). La Tobin Tax farà incassare allo stato circa 1.088 miliardi di euro l’anno.

TARES

La nuova tassa sui rifiuti TARES, che sostituisce le vecchie TARSU e TIA, è stata continuamente posticipata: gennaio, aprile, luglio.
I sindacati e il PD sono sul piede di guerra, perché si stima che la nuova tassa sui rifiuti incrementerà la pressione fiscale del 30% sui contribuenti italiani (circa 1,9 miliardi di euro in tutto), utilizzando un metodo di calcolo diverso rispetto alle due precedenti tasse: si dovrà pagare l’80% della superficie calpestabile e non di quella dichiarata.
In generale con la TARES ci sarà un aumento del gettito da 4,2 miliardi a 5,4 miliardi ed è probabile che i Comuni applicheranno l’aliquota massima di 40 centesimi al metro quadro. Oltre allo smaltimento dei rifiuti, la TARES servirà ai Comuni per pagare:

  • l’illuminazione e la manutenzione delle strade;
  • la polizia locale;
  • il verde pubblico.

Il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, è molto critico sulla TARES: come sono possibili simili incrementi sull’imposta dei rifiuti, a fronte di una diminuzione del 5% negli ultimi 5 anni della produzione dei rifiuti e l’aumento del 30,5% della “raccolta differenziata, che ha consentito una forte riduzione dei costi di smaltimento”?
In particolare, Cgil, Cisl e Uil chiedono di dilazionare il versamento della TARES e “spalmarne il pagamento attraverso più acconti anticipando il pagamento, così come avvenuto per l’IMU lo scorso anno”.

IVIE

Luglio sarà anche il mese dedicato all’IVIE, l’imposta patrimoniale sugli immobili detenuti all’estero da soggetti (persone fisiche) residenti fiscalmente in Italia, introdotta dal Decreto Salva Italia, convertito nella legge n. 214/2011. L’aliquota IVIE è fissata nella misura dello 0,76% del valore dell’immobile.

IVA

Sempre a luglio è previsto la “stangata IVA”: aumento dal 21% al 22%. Il rischio è incrementare l’inflazione e contrarre ancor di più i consumi reali. Si stima infatti un aumento dello 0,2% a famiglia su ogni prodotto di largo consumo.

IMU

Il 2013 sarà segnato anche da un aggravio dell’IMU per piccoli e medi imprenditori sui capannoni, a causa di un aumento del coefficiente per la determinazione della base imponibile, che passerà da 60 a 65.

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