Tares, guida al calcolo: scadenze e faq

Daniele Sforza

08/02/2013

Tares, guida al calcolo: scadenze e faq

Dal 1° gennaio 2013 è entrata in vigore una nuova tassa per i contribuenti italiani, la cosiddetta Tares, che sostituisce in toto Tarsu, Tia1 e Tia2, introdotta dalla Legge di Stabilità 2013. Molte polemiche sono seguite all’introduzione di questa nuova imposta e in molti già l’hanno definita "l’IMU del 2013". E, probabilmente, a ragione, visto che comunque vada sarà un salasso.

Tares: in cosa consiste?

La Tares si fonda su un’unica base imponibile, ovvero la superficie degli immobili, ma l’accorpamento delle altre tasse in vigore fino al 2012, ne ha diviso le funzioni: una parte infatti riguarda la componente rifiuti, che si riferisce al singolo, l’altra riguarda la componente servizi indivisibili, che si riferisce alla collettività.

Tares: chi deve pagare?

I soggetti passivi di Tares sono tutti coloro i quali possiedono, occupano o detengono "a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani", peraltro con "vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree stesse". La novità più importante, in questo ambito, riguarda il possesso, poiché un locale utilizzato da più soggetti avrebbe potuto far emergere difficoltà di individuazione del soggetto passivo.

Come si applica la Tares?

La Tares si applica su elementi presuntivi, quali possano essere la superficie del locale o il numero degli occupanti, e risulta relativa prevalentemente all’utilizzo di superfici che risultino suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Cosa è escluso dalla Tares?

Le aree escluse dalla Tares sono le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva e le aree pertinenziali delle unità abitative, che possono essere balconi, posti macchina, terrazze, etc.

Di contro diventano imponibili le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali utilizzate da operatori economici, per le quali non vige più la distinzione tra aree pertinenziali e aree operative.

Tares: come si calcola?

Fino al 31 dicembre 2013 i Comuni avranno la possibilità di affidare la gestione del tributo o della tariffa a quei soggetti che svolgono attualmente, anche in maniera disgiunta, il servizio di gestione dei rifiuti e di accertamento e riscossione della Tarsu, della Tia1 e della Tia2.

La quantificazione della tariffa viene commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, relativamente agli usi e alla tipologia dell’attività svolta.

La superficie tassabile delle unità immobiliari a destinazione ordinarie iscritte nel Catasto edilizio urbano consiste nell’80% della superficie catastale, ovvero quella superficie calpestabile dei locali e delle aree che risultano suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Per ciò che concerne le altre unità immobiliari la superficie tassabile resta quella calpestabile.

La Tares includerà anche una maggiorazione, ovvero una quota pari a 0,30 euro al metro quadro, al fine di coprire i servizi indivisibili dei Comuni (ovvero la tariffa di origine collettiva relativa alla manutenzione stradale, alla polizia locale, etc.).

La Tares si calcola prendendo come base imponibile l’80% della superficie catastale, a cui si aggiunge un incremento di 0,30 euro/mq (o 0,40 euro/mq, a discrezione dei Comuni). Il saldo finale di dicembre, tuttavia, potrà risultare un vero e proprio salasso, perché i Comuni avranno la possibilità di applicare ulteriori aumenti all’importo.

Cos’è la tariffa corrispettiva?

La tariffa corrispettiva può entrare in vigore nel momento in cui i Comuni abbiano realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico. In seguito, infatti, tramite apposito regolamento, avranno la possibilità di applicare una tariffa corrispettiva. Cosa intendiamo con sistemi di misurazione? Questo riguarda prevalentemente il sistema di pesatura puntuale dei rifiuti, un metodo piuttosto efficiente che consiste nel pesare i rifiuti in base alla singola utenza o al volume.
L’applicazione della tariffa corrispettiva indurrà i Comuni ad adottare la Tares esclusivamente per la componente sui servizi indivisibili.

Tares: come e dove effettuare il versamento?

Il versamento dovrà essere effettuato al Comune, in 4 rate trimestrali, che riguarderanno i mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre, tramite apposito modello F24, oppure tramite bollettino postale, sempre con sistema F24. Le scadenze e il numero delle rate potrà tuttavia essere modificato dal Comune stesso.

Per il 2013 la scadenza della prima rata avverrà nel mese di luglio, a patto di variazioni da parte del Comune.

Il versamento può essere effettuato anche un’unica volta, entro il mese di giugno di ciascun anno.

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