Dichiarazione IMU per imprenditori agricoli professionali: casi in cui è previsto l’esonero

La dichiarazione IMU non deve essere presentata dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, solo nel caso in cui questi abbiano già dichiarato la loro condizione soggettiva ai fini dell’ICI, a patto che questa continui a sussistere anche in vigenza dell’IMU. Nell’eventualità si presenti questa situazione, dunque, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli sono esonerati dalla dichiarazione IMU.

Perché?

L’esonero dalla dichiarazione IMU per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali avviene poiché il Comune è già a conoscenza delle informazioni necessarie finalizzate al riconoscimento delle agevolazioni previste dalla norma vigente.

Lo stesso discorso vale per le società che possiedono terreni condotti da coltrivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, sui quali persista l’utilizzazione agro-silvo-pastorale e che non vengono ritenuti "fabbricabili".

La scadenza del 4 febbraio relativa alla dichiarazione IMU, pertanto, esonera i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali nel caso in cui persistano le eventualità sopra elencate.

Quando permane l’obbligo di dichiarazione IMU?

L’obbligo della dichiarazione IMU, invece, persiste solo nell’eventualità in cui siano avvenute variazioni rilevanti rispetto alla situazione ICI.

In cosa consistono le agevolazioni?

Le agevolazioni concesse ai fini IMU ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali riguardano prevalentemente una riduzione della base imponibile fino a 32mila euro, a cui si aggiunge l’applicazione del coefficiente moltiplicatore 110 (rispetto al coefficiente moltiplicatore 135 che si applica al reddito dominicale).