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Crolla gettito IVA, persi 3,7 miliardi. Befera ammette: “C’è evasione di sopravvivenza”

martedì 8 ottobre 2013, di Valentina Brazioli

Ancora brutte notizie sul fronte dell’IVA. Tra gennaio e agosto del 2013, l’erario ha infatti incassato 3,7 miliardi in meno dello stesso periodo dello scorso anno dall’imposta sui consumi, con un calo di oltre il 5%.

L’andamento riflette la riduzione del gettito della componente relativa agli scambi interni (-2%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell’andamento del ciclo economico sfavorevole.

Lo ha reso noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha diffuso ieri i dati sulle entrate tributarie del mese di agosto.

Ad aumentare sono state invece le entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, pari a 4,8 miliardi di euro, 107 milioni in più (+2,3%) rispetto ai primi otto mesi del 2012. L’aumento di oltre il 7% del gettito IRES ha in qualche modo compensato il crollo dell’IVA, tradizionale cartina di tornasole dello stato di salute dell’economia. Insomma, seppur in presenza di una congiuntura economica negativa, le entrate fiscali sono rimaste sostanzialmente stabili (268 miliardi, in calo di appena lo 0,3%).

L’allarme del Codacons

Per il Codacons i dati sull’IVA dimostrano una volta per tutte che la stima di gettito fatta dal Governo, secondo il quale, grazie all’aliquota al 22%, si incasserà 1 miliardo in più nel 2013 e 4 nel 2014, è una favoletta raccontata agli italiani e, soprattutto, all’Europa. La verità è che quei soldi non arriveranno mai, per la semplice ragione che aumentare le tasse sui consumi mentre questi stanno già precipitando non può che determinare una contrazione del gettito. In altre parole è un suicidio, un atto autolesionistico.

Befera, giù tasse per meno evasione

L’evasione fa ancora parte della cultura italiana. Siamo un Belpaese di evasori.

Non usa mezzi termini il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, per dipingere i contribuenti italiani durante un’intervista a Radio 24. Eppure, anche lui che alla riscossione delle tasse ha dedicato la vita professionale ammette che, se la pressione fiscale fosse più bassa, ’’indubbiamente’’ sarebbe più basso anche il livello di evasione. E forse, proprio per il peso del fisco, nel nostro Paese esiste anche quella che il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, ha definito poco tempo fa evasione fiscale ’’di sopravvivenza’’, di chi cioè a mettersi in regola proprio non ce la fa. La lotta all’evasione dell’Agenzia delle Entrate prosegue comunque come previsto, ha assicurato Befera:

Ci sono vari tipi di evasione, noi cerchiamo di combatterli tutti con la massima intensità. In Italia bisogna pagare le imposte e se non ci fosse Equitalia non le pagherebbe nessuno. Che l’evasore sia un parassita della società è un dato di fatto.

’’Vorrei un aggiornamento di quei 100 miliardi di euro’’ di cui si parla sempre, ha proseguito, ’’mi pare che qualcosa l’abbiamo recuperato, è stata abbattuta la forbice tra il reddito percepito e il reddito dichiarato’’.

Befera, avanti con il Redditometro

Nessuna marcia indietro quindi neanche sul redditometro.

Abbiamo superato tutti i controlli con il Garante della Privacy, ora stiamo mettendo a punto le ultimissime particolarità,

ha concluso.

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