Scadenze fiscali 30 settembre 2021 per dipendenti e partite IVA

Rosaria Imparato

30/09/2021

30/09/2021 - 15:14

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Tante e importanti le scadenze fiscali di oggi 30 settembre: ultime ore per dipendenti e partite IVA per portare a termine pagamenti e adempimenti.

Scadenze fiscali 30 settembre 2021 per dipendenti e partite IVA

Oggi 30 settembre sono in scadenza moltissimi appuntamenti fiscali, sia per i lavoratori dipendenti che per chi ha la partita IVA.

Dall’invio del modello 730 al versamento della pace fiscale, in particolare per le rate di saldo e stralcio e rottamazione delle cartelle dovute a luglio 2020, settembre si chiude con una serie di importanti scadenze.

Inoltre, con il decreto Proroghe e Giustizia (approvato col Consiglio dei Ministri del 29 settembre e in GU il giorno successivo) non è arrivato il rinvio della scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi, passaggio fondamentale per i contribuenti che vogliono chiedere il contributo a fondo perduto perequativo.

Quindi il 30 settembre è una data di fuoco sia per i lavoratori dipendenti che per i titolari di partita IVA. Di seguito, una panoramica degli appuntamenti.

Invio del modello 730/2021 alle Entrate entro il 30 settembre

Il mese di settembre si conclude con un appuntamento importantissimo per lavoratori dipendenti e pensionati: l’invio del modello 730/2021 all’Agenzia delle Entrate. Che la scelta sia ricaduta sulla dichiarazione precompilata o sul modello 730 ordinario, la scadenza è sempre la stessa: il 30 settembre.

L’elemento discriminante è invece l’arrivo dei rimborsi IRPEF: naturalmente, prima si invia la dichiarazione e prima arriva il credito.

Dipendenti e pensionati che sforano la scadenza del 30 settembre possono recuperare inviando il modello redditi PF entro il 30 novembre.

Pace fiscale: le rate da pagare il 30 settembre

Un altro appuntamento importantissimo è quello con la pace fiscale. Settembre si chiude con i fuochi d’artificio, visto che entro tale data vanno versate le rate sia della rottamazione ter che del saldo e stralcio delle cartelle dovute originariamente entro il mese di luglio 2020.

Come tutti le scadenze della pace fiscale, è possibile usufruire dei 5 giorni di tolleranza: in questo modo il termine ultimo (prima di decadere dai benefici della definizione agevolata) slitta al 5 ottobre.

[Dichiarazione dei redditi per il fondo perduto perequativo

Il 30 settembre è anche l’ultimo giorno per inviare la dichiarazione dei redditi: l’adempimento deve essere portato a termine da quei contribuenti che vogliono richiedere il fondo perduto perequativo.

Il fondo perduto cosiddetto “a conguaglio” si calcola non sulle perdite del fatturato ma in base ai dati dell’utile che si trovano nel bilancio d’esercizio: per questo è necessario inviare la dichiarazione dei redditi.

Bollo fatture elettroniche del secondo trimestre 2021

Tra le scadenze ordinarie, invece, c’è il pagamento, in unica soluzione, dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel secondo trimestre dell’anno.

Le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio l’assolvimento dell’imposta di bollo devono riportare specifica annotazione di assolvimento.

Il pagamento può essere effettuato, senza applicazione di interessi e sanzioni, per il primo e secondo trimestre, nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa al terzo trimestre solare dell’anno di riferimento, qualora l’ammontare dell’imposta da versare per le fatture elettroniche emesse nel primo e secondo trimestre solare dell’anno sia inferiore complessivamente a 250 euro.

Imposte sui redditi: IRPEF e cedolare secca

Ultimo, ma non meno importante, è l’appuntamento con il versamento delle imposte sui redditi.

Per quanto riguarda l’IRPEF, in base alla propria situazione si dovrà:

  • Non titolari di partita Iva: versamento 4° rata dell’Acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte: versamento 4° rata dell’acconto d’imposta in misura pari al 20% dei redditi sottoposti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,99%;
  • Non titolari di partita Iva: versamento 4° rata Irpef a titolo di primo acconto 2021 e saldo 2020: versamento 4° rata dell’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l’anno 2020 e di primo acconto per l’anno 2021, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,99%.

Per quanto riguarda la cedolare secca:

  • Non titolari di partita IVA: versamento 4° rata «cedolare secca» a titolo di saldo 2020 e primo acconto 2021. ovvero il pagamento della 4° rata dell’imposta sostitutiva a titolo di saldo per l’anno 2020 e di primo acconto per l’anno 2021, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,99%;
  • non titolari di partita IVA: versamento 4° rata «cedolare secca» a titolo di saldo 2020 e primo acconto 2021 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo;
  • non titolari di partita IVA: versamento 2° rata a titolo di saldo 2020 e primo acconto 2021.

Tutti i dettagli si possono consultare sullo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate.

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