La riforma fiscale del Governo Draghi potrebbe cambiare completamente l’assetto tributario: tra le ipotesi in campo si fa più concreto l’addio alla flat tax, il taglio delle tasse sulla casa e la riduzione del distacco delle aliquote Irpef. Inoltre, dal 1° marzo riprenderà l’attività della Riscossione: ecco le ultime novità.
Riforma fiscale Governo Draghi, tante le novità allo studio dell’Esecutivo: dall’addio dell’amata mini-flat tax fino a 65.000 euro a un taglio delle tasse sulla casa.
Tra le ipotesi in campo c’è anche una riduzione dello stacco delle aliquote Irpef che tanto penalizzano i redditi medio bassi.
Tra le questioni da affrontare c’è anche la Riscossione: non dimentichiamoci che lo stop all’invio di 50 milioni di atti (così come la sospensione dei pignoramenti) è valido fino al 28 febbraio 2021.
Tra le priorità del Governo Draghi, oltre alla gestione della pandemia e del piano vaccini, c’è quindi la riforma fiscale: vediamo quali sono le ultime novità.
Riforma fiscale Governo Draghi: addio alla flat tax? Le novità allo studio
La riforma fiscale occupa da mesi un posto d’onore tra i pensieri di chi è al Governo. Per sapere come il nuovo Presidente del Consiglio Draghi deciderà di strutturarla (e con quali e quante risorse) dobbiamo aspettare un documento ufficiale.
Nel frattempo però l’ex presidente della BCE si sta consultando con i partiti, i cui portavoce rilasciano interessanti dichiarazioni sull’addio alla flat tax: non ci sarà spazio per il regime forfettario al 15% nella riforma fiscale pensata da Draghi.
Il sistema fiscale a cui Draghi sta lavorando sarebbe basato sulla progressività e sulla lotta all’evasione: una rimodulazione delle aliquote Irpef senza che ciò comporti un aumento della pressione fiscale o l’aggiunta di nuove imposte.
Anche secondo Cottarelli, che ha guidato il tavolo dei commercialisti e ieri 8 febbraio era in audizione alla Camera, la riforma fiscale dovrebbe viaggiare in direzione di una maggiore omogeneità, andando quindi oltre le linee di separazione tra dipendenti, pensionati e autonomi.
L’idea è quella di un nuovo “prelievo universale”, ha spiegato, andrebbe accompagnata dall’introduzione di un forfait per scontare le spese di produzione del reddito dei dipendenti: questo approccio comporterebbe l’addio al regime forfettario fino a 65mila euro di ricavi e compensi annui.
Tra le proposte di Cottarelli c’è anche un taglio di tasse temporaneo per il secondo percettore di reddito della famiglia: un modo per incentivare l’occupazione femminile.
Riforma fiscale, il Governo Draghi e la Riscossione delle cartelle
Il Governo Draghi si trova di fronte a un’altra impellente questione: il 1° marzo ripartirà l’invio di 50 milioni di atti (di cui 34 milioni di cartelle esattoriali e 16 milioni di avvisi dell’Agenzia delle Entrate).
La tregua fiscale concessa dal decreto n. 7/2021 scade il 28 febbraio, ed è prioritario fare qualcosa per i cittadini, i professionisti e le imprese che non possono lavorare a pieno ritmo viste le restrizioni.
La proroga ponte dello stop degli atti è stato un palliativo, il precedente Esecutivo ha solo posticipato il problema. Tra le possibili soluzioni più “strutturate” c’è:
- una rottamazione quater delle cartelle;
- un allungamento dei termini di prescrizione di almeno due anni, così da rendere inesigibili i crediti dovuti allo Stato.
Altrimenti, il Governo Draghi potrebbe anch’esso optare per un’ulteriore proroga dello stop con un emendamento al decreto Milleproroghe da depositare entro domani 10 febbraio.
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Riforma fiscale Governo Draghi: come cambiano le tasse sulla casa?
Una parte della riforma potrebbe essere dedicata alla ristrutturazione del Fisco sul mattone: Confedilizia ha già storto il naso sentendo le proposte dei tecnici che negli ultimi giorni parlavano di reintroduzione delle tasse sull’abitazione e revisione degli estimi catastali.
Anche la cedolare secca, la tassazione agevolata sugli affitti, potrebbe cambiare forma (e già la Legge di Bilancio 2021 ne ha ridotto l’applicazione sulle locazioni brevi).
Non resta che attendere novità ufficiali: il Presidente del Consiglio Draghi ha detto che darà maggiori dettagli in Parlamento.
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