Che lavoro fare in Italia, la guida: i consigli per prendere la giusta decisione

Simone Micocci

04/04/2022

05/05/2022 - 12:13

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I lavori da fare in Italia: quali sono le professioni meglio pagate e più ricercate? E come fare per decidere qual è il lavoro più giusto per voi? Ecco alcune informazioni utili.

Decidere che lavoro fare “da grande” non è mai una scelta semplice: il consiglio, il più importante probabilmente, è di fare della propria passione un lavoro, ma ciò potrebbe non bastare. Perché se da una parte è vero che sarebbe opportuno scegliere il lavoro che piace, dall’altra bisogna anche essere realisti e orientarsi verso ciò che si sa fare e che si può fare.

Ad esempio, il tuo desiderio potrebbe essere quello di diventare astronauta: tuttavia non hai intenzione di prendere una laurea e di conseguenza dovrai necessariamente orientarti su altro.

In Italia ci sono diverse professioni che si possono svolgere, le quali vengono catalogate nel cosiddetto Atlante del lavoro e delle qualificazioni gestito dall’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche). Alcune meglio pagate di altre, e già questo potrebbe essere un elemento di decisione, altre invece più richieste: ci sono degli ambiti, infatti, in cui c’è molta domanda di lavoro (da parte delle aziende), ma poca offerta (in quanto mancano i lavoratori appositamente formati), e altri invece dove diversamente l’offerta è inferiore alla domanda. Ci troviamo, dunque, nella spiacevole situazione dove in alcuni settori non si riesce a trovare lavoro, con l’aumento così del tasso di disoccupazione, e altri dove invece le opportunità di lavoro ci sono ma mancano i dipendenti.

Alla luce di queste considerazioni, possiamo provare a rispondere alla domanda su quale lavoro fare in Italia guardando alle diverse indagini che negli ultimi anni hanno avuto come oggetto il mondo del lavoro.

Quale lavoro fare se si vuole avere uno stipendio elevato

Sono diverse le professioni che si possono intraprendere in Italia. Intanto bisogna scegliere se si preferisce il settore privato o il pubblico impiego: in quest’ultimo caso, ad esempio, si potrebbe decidere di arruolarsi nelle Forze armate e di polizia, oppure di lavorare nelle scuole diventando insegnanti o personale ATA.

Come detto in precedenza, molto dipende da quelle che sono le proprie attitudini. Quando si sceglie il lavoro da fare, infatti, sarebbe opportuno guardare alle proprie preferenze e competenze. Tuttavia, tenere conto della direzione che sta prendendo il mercato del lavoro è sicuramente utile per effettuare una scelta.

Ad esempio, chi non vorrebbe fare un lavoro che garantisce uno stipendio elevato? Sono diversi gli studi che hanno provato a rispondere a questa domanda, alcune volte con dei risultati leggermente differenti. Ma se guardiamo i dati nel complesso, possiamo dire con certezza che tra i lavori meglio pagati nel nostro Paese ci sono di certo:

Si tratta, ovviamente, di lavori che richiedono un’elevata specializzazione, e dunque un percorso di studi articolato e complesso che non tutti sono disposti a intraprendere. Tuttavia, seppur con un livello di paga inferiore, ci sono lavori ben pagati anche tra quelli per i quali non è richiesta la laurea, come ad esempio:

Ovviamente, poi, molto dipende dalla modalità con cui si decide di svolgere una determinata professione. Ad esempio, c’è potrebbe decidere di mettersi in proprio, convinto di avere le competenze tali per svolgere una determinata professione in autonomia garantendosi un’entrata superiore rispetto a quella che potrebbe essere riconosciuta da un qualsiasi datore di lavoro. Molto, dunque, dipende anche dalle scelte che si fanno e dal successo che si riuscirà a ottenere.

Quali sono i lavori più richiesti in Italia

Se invece avete l’ansia di non trovare un impiego, il consiglio che vi diamo è di concentrarvi su quei settori dove c’è una maggiore domanda di lavoro, dove dunque ci sono buone probabilità di essere assunti in poco tempo.

Nel dettaglio, secondo l’indagine annuale “Lavori in crescita” effettuata da LinkedIn, tra le posizioni lavorative emergenti e particolarmente richieste troviamo:

  • Ingegnere robotico
  • Ingegnere del machine learning
  • Cloud architect
  • Data engineer
  • Project manager;
  • Sustainability manager
  • Consulente di data management
  • Analista delle risorse umane
  • Talent acquisition specialist
  • Software account executive
  • Cyber security specialist
  • Banker
  • Data scientist
  • Chief Technical Officer
  • Sviluppatore back-end
  • Product Manager
  • Clinic manager
  • Consulente di vendita al dettaglio
  • Business developer
  • Client manager
  • Gestore degli investimenti
  • Ingegnere full stack
  • Infrastructure architect
  • Payroll specialist
  • Sviluppatore front-end
  • E-commerce manager
  • Consulente ERP (Enterprise Resources Planning)
  • Addetto all’assistenza dei clienti

Si tratta per la maggior parte di lavori che hanno a che fare con l’ambito informatico, d’altronde era inevitabile considerandola transizione digitale - ed ecologica - a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno.

Tra i lavori richiesti, dove le aziende faticano a trovare impiegati, ce ne sono anche di più “comuni”, come ad esempio:

Molto poi dipende anche dalla zona in cui si cerca lavoro. Ad esempio, laddove il turismo è particolarmente sviluppato è facile trovare lavoro come cameriere, cuoco o anche barista, anche se il rischio è di dover restare fermi per qualche mese l’anno visto che in questi ambiti sono molto diffusi i contratti di lavoro stagionale. È bene dunque informarsi su quali sono i lavori più richiesti sul proprio territorio: diversamente, se avete già una professionalità ben definita ma non riuscite a trovare lavoro nella vostra zona, potete anche prendere in considerazione l’idea di trasferirvi, anche all’estero se necessario.

Che lavoro fare in Italia: i consigli per una giusta decisione

Già nei paragrafi precedenti vi abbiamo dato alcuni consigli su come decidere quale lavoro fare. Ad esempio, è bene interrogarsi su tre aspetti fondamentali:

  • cosa mi piace fare, guardando dunque alle proprie passioni e attitudini;
  • cosa so fare, tenendo conto anche del titolo di studio conseguito);
  • cosa posso fare, guardando dunque anche ai propri vincoli. Ad esempio, se si soffre di problemi alla schiena non si potrà di certo svolgere la professione del muratore, mentre chi ha figli piccoli difficilmente potrebbe essere disponibile per un lavoro notturno.

A questo punto, una volta individuato un panel di professioni che vi piacerebbe svolgere, effettuate un’indagine di mercato provando a capire quali sono quelle che offrono le maggiori opportunità d’impiego, e quali hanno delle prospettive di guadagno migliori.

Dopodiché, cominciate preparando un Curriculum Vitae ben strutturato, e nel frattempo verificate se ci sono degli aspetti del vostro profilo che potrebbero essere migliorati, ad esempio prendendo parte a un corso di formazione. Ricordate, il Curriculum deve essere funzionale, ossia strutturato secondo quello che è il proprio profilo professionale: un CV di un cameriere, dunque, non dovrà essere uguale a quello di un idraulico o di un elettricista, in quanto a seconda dei casi bisognerà dare maggiore importanza a degli aspetti rispetto che ad altri.

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