Come si diventa notaio? Percorso di studi, pratica e concorso

Isabella Policarpio

10/09/2019

21/11/2022 - 10:06

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Come si diventa notaio? Qui tutto quello che c’è da sapere: percorso di studi, periodo di pratica notarile e concorso pubblico.

Come si diventa notaio? Percorso di studi, pratica e concorso

Come diventare notaio? Qui una guida pratica sul percorso da intraprendere per affacciarsi a questa ambita professione.

Quella del notaio è una professione antichissima, risale agli antichi romani per poi consolidarsi durante il Medioevo; ancora oggi il notaio è l’unico figura di riferimento per la stipulazione e registrazione degli atti di compravendita immobiliare, l’apertura delle società e dei testamenti mortis causa, tanto per citare alcune delle principali funzioni.

Per intraprendere la strada della carriera notarile è necessario innanzitutto conseguire il diploma di laurea in Giurisprudenza, esercitare la pratica notarile per un periodo non inferiore a 18 mesi e, infine, superare il concorso pubblico per la professione, bandito generalmente ogni anno.

Si tratta di un percorso lungo e faticoso, ripagato però da notevoli possibilità di guadagno. Per sapere qual è lo stipendio del notaio vi consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato, intanto soffermiamoci su cosa fare per conseguire questo titolo.

Come diventare notaio: percorso di studi, pratica notarile e concorso

Diventare notaio è un progetto ambizioso che richiede impegno, dedizione, passione per la materia e molta pazienza. Si tratta infatti di un percorso lungo e faticoso.

Il numero dei notai sul territorio italiano è fisso e viene stabilito dal Ministero della Giustizia in modo da assicurare una copertura capillare. La tabella ministeriale viene aggiornata ogni 3 anni e dipende dal numero di abitanti, dalla quantità di affari e dalle caratteristiche del territorio.

Per la selezione dei notai, il Ministero bandisce dei concorsi pubblici al quale si può partecipare solo dopo aver ultimato i mesi di pratica notarile previste, che sono al minimo 18.

Di seguito vedremo nel dettaglio l’iter da seguire per approcciare a questa carriera.

Come diventare notaio: laurea in Giurisprudenza e pratica notarile

Primo step imprescindibile è il diploma di laurea in Giurisprudenza e una grande passione per il mondo del diritto, soprattutto societario, commerciale e di famiglia. Dopo è necessario intraprendere la pratica notarile presso un notaio di professione per un periodo minimo di 18 mesi. È possibile anticipare il periodo di tirocinio già a partire dall’ultimo anno di università.

Per svolgere la pratica servono questi requisiti:

  • laurea in giurisprudenza conseguita in una Università italiana oppure straniera con titolo equivalente riconosciuto;
  • cittadinanza italiana o di uno dei 28 paesi dell’Unione Europea.

Dopo aver individuato lo studio in cui iniziare la pratica occorre perfezionare l’iscrizione del registro dei praticanti presso il Consiglio Notarile locale. Qui ogni due mesi il praticante dovrà presentare il certificato firmato dal notaio che attesta l’effettivo svolgimento della pratica.

Anche i funzionari dell’ordine giudiziario e gli avvocati possono aspirare al notariato, nel loro caso il periodo di pratica è ridotto a 8 mesi.

Come diventare notaio: il concorso pubblico

Il notaio è un pubblico ufficiale dello Stato e, di conseguenza, per diventarlo occorre superare un concorso pubblico bandito dal Ministero della Giustizia.

Il concorso si svolge ogni anno e vi possono partecipare coloro che hanno ultimato la pratica - 18 o 8 mesi - entro i 45 giorni successivi alla pubblicazione del bando. Per partecipare vi è un limite di età: occorre non aver superato i 50 anni.

Si tratta di un concorso molto complesso e ogni candidato ha a disposizione 3 tentativi di consegna, esauriti i quali perde per sempre la possibilità di affacciarsi a questa carriera.

La prova è nazionale e si svolge a Roma e prevede diverse fasi:

  • Esame scritto, composto da tre prove teorico-pratiche, prevede che i candidati alla posizione di notaio redigano un atto di ultima volontà, ovvero un testamento e due atti tra vivi, di diritto civile e commerciale.
  • Esame orale sulle materie seguenti: diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili; disposizioni concernenti le imposte indirette.

La commissione giudicante è composta come segue:

  • un magistrato di cassazione, con funzioni direttive superiori, che la presiede;
  • un magistrato idoneo alla nomina in cassazione, con funzioni di vice presidente;
  • sette magistrati con qualifica di magistrato di appello;
  • sei professori universitari, ordinari o associati, che insegnino materie giuridiche;
  • nove notai che abbiano almeno dieci anni di anzianità nella professione.

Alla fine delle prove di concorso, il Ministero stabilisce la graduatoria nazionale in base al punteggio conseguito, e i vincitori avranno la possibilità di scegliere la sede nell’ordine di chiamata in graduatoria. L’assegnazione della sede e la nomina avvengono con decreto del Direttore Generale delle Giustizia Civile del Ministero ed è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Ma gli obblighi non sono ancora terminati: entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria, il neo notaio dovrà avviare il proprio studio notarile per cominciare l’attività.

Poi dovrà prestare giuramento presso il Tribunale della sede assegnata e dopo aver eseguito tutte queste piccole formalità, può essere - finalmente - iscritto al ruolo del distretto notarile di appartenenza.

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