Come diventare insegnante: guida per l’infanzia, scuola primaria e secondaria

Teresa Maddonni

23/02/2021

02/03/2021 - 10:54

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Per diventare insegnante in Italia si può superare un concorso per il ruolo oppure iniziare la carriera con le supplenze. Vediamo quali sono le regole vigenti con la nostra guida per infanzia, primaria, scuole medie e superiori su posti comuni e su sostegno.

Come diventare insegnante: guida per l’infanzia, scuola primaria e secondaria

Diventare insegnante è il sogno di molti laureati, giovani e meno giovani, specie dopo l’alto numero di assunzioni che il Miur ha promesso nell’ultimo anno. Ma come si diventa insegnante? Quali sono le regole per il 2021?

Cercheremo di scoprirlo attraverso la nostra guida completa su come diventare insegnante di scuola superiore e delle scuole medie, quindi di secondaria di primo e secondo grado, e fornendo anche indicazioni per iniziare il percorso di insegnamento per la primaria e infanzia.

Tra primo e secondo grado infatti vi è alla base un percorso differente di studio per diventare insegnante. Nel 2021 lo ricordiamo, si può diventare insegnante di ruolo grazie ai concorsi, riservati anche a coloro che vogliono diventare insegnanti di sostegno. Le iscrizioni ai concorsi si sono concluse, ma vi è grande attesa per il bando del VI ciclo di TFA per ottenere la specializzazione per il sostegno.

Nel 2021 dovrebbe anche essere bandito il concorso per diventare insegnanti di religione.

Vediamo allora con la nostra guida completa come diventare insegnante nel 2021, non solo per il ruolo, ma anche come supplente.

Come diventare insegnante nella scuola secondaria: le regole

Per diventare insegnante nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alle superiori e alle medie per intenderci, nel 2021 è possibile partecipare al concorso ordinario. Il concorso straordinario per i precari con almeno tre annualità di servizio si è concluso il 19 febbraio.

Il concorso quindi nel 2021 è per chi si è già iscritto. E per chi invece si è appena laureato o non è riuscito a rispondere al bando?

Partiamo dal considerare che per diventare insegnante di scuola superiore come anche di scuola media è importante avere una laurea specifica che corrisponda a una classe di concorso (d’insegnamento) o l’abilitazione.

Se non è disponibile un concorso è possibile iniziare la carriera da insegnante come supplente iscrivendosi nelle Graduatorie provinciali delle supplenze (GPS) e nelle Graduatorie di Istituto.

Le graduatoriesono state riaperte per nuove iscrizioni e aggiornamenti nell’estate del 2020 quindi occorre attendere il 2022 per iscriversi, cambiare classe di concorso o aggiornare il proprio punteggio ai fini della graduatoria.

Il percorso da supplente precario tuttavia non è meno faticoso del percorso previsto con il concorso per dventare insegnante di ruolo. In questo caso parliamo delle scuole pubbliche per le private vedremo di seguito come diventare insegnante in un apposito spazio dedicato.

Per diventare insegnante della scuola superiore o della secondaria di primo grado bisogna, sia per il ruolo attraverso concorso sia per le supplenze, avere:

  • un laurea magistrale di vecchio o nuovo ordinamento che faccia riferimento a una determinata classe di concorso e un numero di crediti formativi universitari specifici nelle discipline afferenti a quella classe di concorso (rimandiamo pertanto alla tabella ministeriale in merito che alleghiamo alla nostra guida);
  • 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Si tratta di quattro settori disciplinari e con i 24 CFU è necessario coprire almeno tre su quattro (antropologia, psicologia, pedagogia e metodologie didattiche).

Il possesso di un titolo che abbia valore abilitante per una specifica classe di concorso quindi rappresenta il requisito fondamentale per partecipare ai concorsi a cattedra e per poter insegnare.

A stabilirlo il decreto legislativo 59 del 2017 poi modificato, proprio per la scuola superiore e per le medie, con la Legge di Bilancio 2019. Con la Legge di Bilancio il FIT, il percorso di formazione di tre anni per chi supera il concorso, è stato eliminato e sostituito da percorso annuale di formazione iniziale e prova.

I 24 CFU, di cui abbiamo detto sopra, chi vuole diventare insegnante può conseguirli durante il corso di laurea, oppure iscrivendosi a dei corsi ad hoc organizzati dalle Università con un costo massimo pari a 500 euro.

Il decreto scuola convertito nella legge n. 126 del 29 ottobre 2019 invece ha istituito le GPS per le supplenze di lungo termine (contratti a tempo determinato al 30 giugno o al 31 agosto) per insegnare nella secondaria di secondo grado oltre a fissare i posti necessari per i concorsi ordinario e straordinario del 2020 poi slittati al 2021.

Come abbiamo detto per diventare insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, per partecipare ai concorsi o entrare in graduatoria per le supplenze, basta la laurea e i 24 CFU, per il posto comune.

Per il posto sul sostegno invece serve l’abilitazione specifica che si consegue con il succitato TFA oltre ai 24 CFU.

Per diventare invece insegnante tecnico-pratico fino al 2024/2025 non sono necessari i 24 CFU e basta avere il diploma ITP che permette l’accesso alla classe di concorso.

Prima di vedere come si diventa insegnante di sostegno nel dettaglio e come si diventa insegnante per la scuola primaria e infanzia, cerchiamo di capire cosa si intende per classe di concorso.

Chi ha una laurea magistrale in Filologia moderna (LM-14), per esempio, può accedere alle seguenti classi di concorso per l’insegnamento, sia per il ruolo sia per le supplenze:

  • A 11 - Discipline letterarie e latino nei licei;
  • A 12 - Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado;
  • A 13 - Discipline letterarie, latino e greco al Liceo Classico;
  • A 21 - Geografia;
  • A 22 - Italiano, storia, geografia, nella scuola secondaria di I grado.

Ovviamente, come abbiamo anticipato, per diventare insegnante in una di queste classi di concorso la sola laurea magistrale non basta perché per ognuna di quelle classi la tabella che riportiamo di seguito indica i CFU che devono essere stati conseguiti in determinate materie.

Se si vuole insegnare e non si possiede l’abilitazione, non si può partecipare al concorso scuola o non si è iscritti in graduatoria, si può inviare a tutti gli istituti di Italia per la propria classe di concorso la messa a disposizione con i allegato il proprio Curriculum.

Sul sito ufficiale di ciascun istituto scolastico è possibile trovare uno spazio dedicato alla MAD (messa a disposizione).

Solitamente è possibile inviare le messe a disposizione per insegnare prima dell’inizio dell’anno scolastico. Se le segreterie scolastiche per le supplenze brevi esauriscono le graduatorie di Istituto e non riescono a reperire docenti neanche da GPS possono ricorrere alle MAD.

Molti docenti hanno iniziato a lavorare come insegnanti proprio partendo dalla messa a disposizione.

DPR n°19 del 2016- Tabelle classi di concorso aggiornate
Clicca qui per scoprire a quale classe di concorso puoi iscriverti con il tuo titolo di studio.

Come diventare insegnanti nella scuola dell’infanzia e primaria

Per insegnare nella scuola dell’infanzia o primaria è necessario:

  • la laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento (articolo 6, Legge 169 del 2008) sia di nuovo ordinamento (articolo 6 Decreto ministeriale 249 del 2010);
  • diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (solo scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002 (Decreto Ministeriale 10 marzo 1997).

Entrambi i titoli permettono di partecipare al concorso ordinario per l’accesso all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria bandito dal Miur.

Quindi chi si è diplomato dopo il 2002 non ha più bisogno solo del diploma per accedere all’insegnamento, ma ha bisogno della laurea ed è vincolato a un periodo di tirocinio obbligatorio.

I titoli sopra indicati sono abilitanti. Quindi nel caso della laurea in Scienze della formazione primaria per diventare insegnante di materne o elementari l’abilitazione si consegue al termine del percorso di studi comprensivo di tirocinio.

Tale abilitazione consente l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di Istituto per il conferimento degli incarichi a tempo determinato e la partecipazione ai concorsi per titoli ed esami.

Come diventare insegnante di sostegno

Ai concorsi per infanzia, primaria e secondaria per diventare insegnanti si può partecipare sia per posto comune sia per posto di sostegno ad alunni con disabilità, difficoltà o disturbi dell’apprendimento. In particolare per diventare insegnanti di sostegno bisogna:

  • conseguire il titolo di abilitazione su sostegno attraverso il TFA. Nel 2021 dovrebbe partire il VI ciclo cui si accede tramite concorso presso le università che mettono a disposizione vari posti per il percorso di abilitazione, a pagamento, che dura circa un anno.

Per partecipare alle selezioni per la specializzazione sul sostegno è necessario possedere:

  • il titolo di accesso a una classe di concorso per la secondaria di primo e secondo grado o i titoli di accesso per insegnare all’infanzia e primaria (laurea o diploma di cui abbiamo detto sopra);
  • 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologiche;
  • oppure l’abilitazione su una classe di concorso (non servono in questo caso i 24 CFU).

Una volta conseguita l’abilitazione su sostegno, con esame finale a conclusione del ciclo di TFA, bisogna intraprendere il percorso come insegnante di ruolo e partecipare al concorso. Per diventare insegnante di ruolo anche su sostegno è necessario partecipare al concorso con:

  • titolo di accesso ad una classe di concorso, i 24 CFU e la specializzazione su sostegno;
  • abilitazione su una classe di concorso e specializzazione su sostegno.

Le legge di Bilancio 2021, lo ricordiamo, oltre a prevedere le nuove assunzioni di insegnanti di cui 25mila per sostegno, ha previsto anche una procedura semplificata per i concorsi cui dovrà seguire tuttavia un decreto ministeriale.

Come insegnare in una scuola privata

Per insegnare in una scuola privata, così come previsto da quella pubblica, è necessario essere in possesso di una laurea magistrale o specialistica e consultare sul sito del Miur la propria classe di concorso di appartenenza. Bisogna poi iscriversi al collocamento, essere in possesso della striscetta dimostrativa d’iscrizione, avere cittadinanza italiana e nessuna condanna penale.

A differenza della scuola pubblica, però, per diventare docente in un istituto scolastico privato non è necessario il concorso, ma è sufficiente effettuare la cosiddetta “messa a disposizione” presso la scuola in cui si desidera insegnare.

In pratica bisogna inviare al dirigente scolastico un documento in cui vanno inseriti i propri dati personali, una dichiarazione dell’effettivo possesso dei requisiti e una di disponibilità di stipula di un contratto per l’insegnamento.

A tutto ciò va allegato il curriculum vitae in cui sono precisati gli esami sostenuti onde evitare fraintendimenti sulla propria classe di laurea.

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