La capacità di resistenza percepita, manifestata da una curva obbligazionaria ben sviluppata, è un utile strumento per le aziende che investono miliardi in data center, finanziati in parte con debito.
In 30 anni, Google è passata dall’essere ancora inesistente a essere parte integrante del mondo. Per ostentare questa realtà, la società madre Alphabet ha recentemente fatto qualcosa che è tipicamente appannaggio delle aziende che prevedono di esistere ancora a lungo: ha emesso alcune obbligazioni quarantennali.
La vendita di obbligazioni del gruppo di ricerca online è la prima in cinque anni. Le obbligazioni con la scadenza più lunga non scadranno prima del 2065, anno in cui la popolazione statunitense raggiungerà quasi i 400 milioni e l’icona pop Taylor Swift avrà 75 anni. Oltre ad attingere al mercato statunitense, Alphabet ha anche emesso le sue prime obbligazioni in euro, per un totale di 6,75 miliardi di euro.
Le aziende tecnologiche non sono estranee ai prestiti a lungo termine. IBM ha emesso un’obbligazione a 100 anni nel 1996; Microsoft, Amazon, Apple e Intel sono tra quelle che hanno venduto obbligazioni quarantennali. La nuova obbligazione quarantennale di Alphabet è la seconda. Lo scorso novembre, AppLovin, broker di app di gioco, ha venduto 550 milioni di dollari di obbligazioni senior con scadenza 2054, un’importante opportunità per un’azienda quotata in borsa solo nel 2021. [...]
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