Il trionfo di Meloni-Giorgetti. E ora, corsa ai BTP Valore dopo premio Fitch sul rating?

Laura Naka Antonelli

20/09/2025

La presidente del Consiglio Meloni e il titolare del MEF Giorgetti gongolano. Timing upgrade rating Italia perfetto, in vista dell’emissione del BTP Valore.

Il trionfo di Meloni-Giorgetti. E ora, corsa ai BTP Valore dopo premio Fitch sul rating?

Il governo Meloni gongola, dopo la promozione del rating dell’Italia da parte di Fitch, l’agenzia tra le tre grandi sorelle del rating che per prima ha annunciato il suo nuovo giudizio sul debito pubblico e, dunque, sui BTP italiani. Giudizio che ha preso la forma di un upgrade, che era stato anticipato da diversi analisti.

Venerdì 19 settembre 2025, esattamente una settimana dopo aver bocciato il rating sul debito francese sempre più fuori controllo, Fitch Ratings ha annunciato di avere alzato il rating sul debito pubblico italiano, facendolo salire dal livello precedente pari a “BBB” a “BBB+”, con outlook stabile. Un trionfo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti, per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e per tutto il governo Meloni, inciso nelle dichiarazioni che sono arrivate nelle ore successive alla notizia della promozione: il primo upgrade del rating sul debito sovrano dell’Italia, da parte di Fitch, dal dicembre del 2021.

D’altronde, se Fitch ha promosso l’Italia è stato soprattutto, tra i vari fattori, per la stabilità e la credibilità di cui gode il governo Meloni, nei confronti del quale i mercati avevano inizialmente nutrito grandi perplessità, visto che Meloni era salita al potere dopo la caduta del governo Draghi nel luglio del 2022. Draghi che era stato considerato dagli esperti una sorta di Mr. Whatever It Takes per il debito pubblico italiano e per i BTP.

La fine di quel governo aveva portato gli economisti a sfornare le previsioni peggiori per i Titoli di Stato italiani.

E invece Meloni ha smentito tutti, mettendosi subito al lavoro per dimostrare l’impegno dell’Italia a soddisfare i dettami di Bruxelles: un approccio che ha pagato, come dimostrano il trend dei rendimenti dei BTP italiani sul mercato secondario, la conseguente discesa dello spread BTP-Bund a 10 anni, la febbre con cui più volte gli investitori hanno accolto le emissioni di nuovo debito da parte del Tesoro, tanto che diversi sono gli economisti che ora riconoscono il valore delle misure intraprese dall’ esecutivo italiano.

Ciliegina sulla torta di pochi giorni fa, a causa del nuovo caos istituzionale che ha colpito la Francia di Emmanuel Macron, prima l’azzeramento, poi la discesa al di sotto dello zero dello spread Italia-Francia a 10 anni, ovvero dello spread BTP-OAT, per la prima volta nella storia dell’euro, e proprio nel momento in cui gli economisti e strategist, commentando le sbandate dei bond, avevano identificato due obbligazioni da attenzionare, inclusa quella più a rischio di tutte.

Upgrade Fitch nel giorno del grande annuncio del nuovo BTP Valore

Il timing della promozione del rating dell’Italia non poteva essere migliore. L’upgrade è arrivato infatti nel momento in cui i BTP People hanno iniziato a riflettere sulla possibilità di acquistare o meno il nuovo BTP Valore la cui emissione è stata annunciata dal MEF-Tesoro di Giorgetti proprio qualche ora prima dell’annuncio di Fitch Ratings.

Il nuovo BTP Valore, ha reso noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sarà emesso dal 20 al 24 ottobre 2025, quando a esprimersi sul rating dell’Italia sarà stata anche l’altra delle tre sorelle del rating, ergo S&P Global, che dirà la sua il prossimo il 10 ottobre 2025.

Bisognerà aspettare invece il 21 novembre per conoscere il verdetto di Moody’s.

Nel frattempo, avrà fatto il suo annuncio Morningstar Dbrs, il prossimo 17 ottobre, qualche giorno prima dell’inizio del collocamento del BTP Valore, noto come titolo di Stato riservato esclusivamente agli investitori retail, dunque ai piccoli risparmiatori, simbolo illustre della strategia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni volta a chiamare alle armi i BTP People, affinché acquistino sempre più nuove fette di debito pubblico della Patria.

BTP Valore, l’assist dall’upgrade di Fitch?

In che modo la promozione appena firmata da Fitch e gli altri giudizi potenzialmente positivi che arriveranno da altre agenzie di rating potranno condizionare i risultati del collocamento del prossimo BTP Valore che, nella sua prossima edizione, sarà un Titolo di Stato che avrà una durata di 7 anni, con un premio finale extra per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza pari allo 0,8% del capitale nominale investito?

In attesa di conoscere gli altri giudizi delle agenzie di rating, i BTP People, a seguito dell’upgrade di Fitch, saranno sicuramente più invogliati a fare incetta dei nuovi BTP Valore di Meloni che, con la promozione, rifletteranno un merito creditizio dell’Italia migliore, presentando una maggior grado di affidabilità.

Il BTP Valore può contare inoltre già sulla fiducia che è stata espressa già durante la primavera da Moody’s e S&P Global, con la prima che, lo scorso 23 maggio 2025, pur ribadendo il rating dei BTP a “Baa3”, appena un gradino al di sopra del giudizio “junk”, ovvero spazzatura, ha comunque migliorato l’outlook dell’Italia da stabile a positivo.

S&P Global si era invece già mossa prima, l’11 aprile 2025, annunciando un upgrade del rating assegnato ai Titoli di Stato made in Itay.

Probabile dunque che i BTP People accolgano con entusiasmo la prossima emissione del BTP Valore, confortati dalla promozione del rating (per ora da parte di Fitch, ma nei mesi precedenti anche dal miglioramento del giudizio da parte di S&P Global e dal fatto che l’Italia di Meloni sta continuando a umiliare la Francia di Emmanuel Macron a colpi di spread. (considerando che proprio la scorsa settimana sempre Fitch ha bocciato la carta francese.

Allo stesso tempo, la maggiore fiducia incassata dalla carta italiana consente al Tesoro italiano di potere emettere i nuovi Titoli di Stato italiani in generale a tassi di interesse più bassi, in quanto i bond, percepiti come più sicuri, non rendono necessario un premio per il rischio eccessivamente elevato.

Detto questo, visto che l’obiettivo del governo Meloni rimane quello di corteggiare i BTP People e potenziali tali, è improbabile che i tassi minimi garantiti finiscano per essere troppo deludenti rispetto alle aspettative dei piccoli risparmiatori. Piccoli risparmiatori, tra quelli finora refrattari a fare shopping dei BTP di Meloni, che potrebbero posizionarsi sul nuovo BTP Valore considerando il debito pubblico italiano comunque meno rischioso rispetto al passato, e dunque in ogni caso più attraente rispetto alle edizioni precedenti.

Meloni su premio rating BTP, “non sono slogan, ma risultati concreti”

Intanto così in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel commentare la mossa di ieri di Fitch:

L’Italia ottiene una promozione da Fitch: la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l’economia che si rafforza grazie all’aumento dell’occupazione: questi non sono slogan, ma risultati concreti ”, ha detto la premier, facendo notare che “ l’upgrade è un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali: stabilità politica, politiche economiche credibili e sostegno a chi crea lavoro e ricchezza stanno dando i loro frutti”.

Così Giorgia Meloni nel concludere la dichiarazione a commento dell’upgrade dell’agenzia di rating:

“Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono: crescita, debito, sostenibilità, ma oggi possiamo guardare avanti con orgoglio: il nostro impegno viene riconosciuto, e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l’Italia e le sue famiglie”.

Trionfante anche Giorgetti, che tuttavia smentisce rumor: Non c’è nessun tesoretto

Trionfante anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, subito dopo la notizia relativa alla promozione di Fitch;

Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l’Italia sulla giusta strada”.

Parlando poi a margine dell’Ecofin, a Copenhagen, Giorgetti ha sottolineato che il deficit-PIL dell’Italia potrebbe scendere anche al di sotto del 3% anche quest’anno, fattore che consentirebbe al Paese di uscire in via anticipata dalla procedura per deficit eccessivo aperta dall’UE nel 2024. Una “opportunità storica, da cogliere”.

“È possibile. Siamo a settembre, per arrivare a dicembre manca ancora qualcosa. Certo che tutte le turbolenze a livello globale non ci hanno aiutato, per quanto riguarda gli le esportazioni e per quanto riguarda la crescita. Però mancano tre mesi, vediamo anche i dati di Istat che arriveranno sul terzo trimestre. Però l’opportunità di uscire dalla procedura è un’opportunità storica e io penso che debba essere colta”.

Il titolare del Tesoro ha sottolineato anche che ora “possiamo fare le cose che se lo spread fosse rimasto a 250 punti base non avremmo potuto fare”, aggiungendo di ritenere “che tutta questa disciplina contabile di finanza pubblica” sia “finalizzata a ridurre il carico fiscale agli italiani, non aumentare la spesa a destra e manca”.

Il timone lo so manovrare. E la rotta ce l’ho precisa”, ha osservato ancora Giorgetti, negando però al contempo la presenza di un possibile tesoretto. “ Il ’tesoretto’ da spendere non c’è ”, e così smentendo le indiscrezioni sul possibile tesoretto nelle mani di Meloni grazie al calo dello spread e al boom dei BTP; che erano state riportate di recente da un articolo di Bloomberg.

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