Attenti ai BTP, promozione Italia da Fitch in arrivo? C’è chi parla di rating A

Laura Naka Antonelli

19 Settembre 2025 - 12:54

Fitch pronta a un upgrade del rating sul debito pubblico dell’Italia, dunque a promuovere i BTP di Meloni? Countdown al grande annuncio. E occhio a spread con la Francia.

Attenti ai BTP, promozione Italia da Fitch in arrivo? C’è chi parla di rating A

I BTP di Meloni stanno per ricevere una promozione da Fitch? Monta l’attesa per il verdetto che si conoscerà nella serata di oggi, venerdì 19 settembre 2025, quando l’agenzia di rating Fitch, la stessa che una settimana fa ha bocciato i bond di Parigi OAT, aggiornerà la valutazione assegnata al debito pubblico dell’Italia, dunque al merito creditizio del Paese.

Gli analisti non escludono un upgrade del rating visto che, esattamente l’anno scorso, Fitch ha migliorato l’outlook sul giudizio, pari al momento a “BBB”, a “positivo. Qualcuno pensa ancora più in grande, non escludendo a priori una promozione di ben due gradini, che farebbe entrare il giudizio sui BTP addirittura nella categoria A.

In attesa del verdetto rating Italia di Fitch i complimenti a Meloni & Co. si sprecano

Dal mondo degli analisti, i complimenti all’Italia di Meloni, pur alle prese con un debito pubblico che rimane monstre, si sprecano.

Gli esperti, come riporta un articolo di Reuters, mettono in evidenza i due punti di forza del Paese: la stabilità politica, garantita dal governo Meloni, e il miglioramento dei conti pubblici, quest’ultimo reso possibile grazie all’impegno mostrato da Palazzo Chigi nel rispettare i dettami sul debito e sul deficit stabiliti dal Patto di Stabilità e di crescita UE.

L’Italia, in poche parole, sta facendo i compiti assegnati, puntando sul risanamento delle casse dello Stato che, va ricordato, sicuramente non versano in condizioni invidiabili, ma che stanno migliorando, come ha confermato lo stesso rapporto dell’UPB, Ufficio parlamentare del bilancio, diffuso qualche giorno fa.

Va ricordato che stasera, oltre al giudizio di Fitch, sarà annunciato anche l’esito dell’aggiornamento del rating dei BTP da parte dell’agenzia DBRS.

Rendimenti BTP ancora sotto OAT, vittoria Meloni con spread Francia-Italia sotto lo zero

In attesa del grande doppio annuncio di stasera, i rendimenti dei BTP a 10 anni segnano un lieve rialzo al 3,53%, a fronte del 3,55% dei rendimenti decennali dei Titoli di Stato francesi OAT.

Il trend sotto lo zero dello spread Italia-Francia a 10 anni che, dopo la caduta del governo Bayrou si è azzerato, diventando negativo per la prima volta nella storia, è dunque confermato, a dimostrazione di come ora i mercati considerino la carta italiana più sicura di quella transalpina.

Naturale, con tutti i problemi che stanno esasperando la Francia di Emmanuel Macron e che hanno portato la stessa Fitch, venerdì scorso 12 settembre, ad annunciare il downgrade del rating di Parigi.

Rimane inoltre sotto controllo quello spread termometro del rischio Italia - la cui affidabilità, allo stesso tempo, è stata messa di recente in discussione da diversi esperti, in un contesto in cui tutta l’Eurozona annaspa in un mare di debiti -, ovvero lo Spread BTP-Bund a 10 anni, che viaggia in lieve calo, al di sotto della soglia di 82 punti base e che, nell’ultimo periodo, ha bucato diverse soglie psicologiche: quella dello stesso ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e, grande notizia, quella di 100 punti base, quest’ultima rivendicata da una presidente del Consiglio Giorgia Meloni così fiera da fare un grande scivolone che rimarrà nella storia del suo governo.

Lo spread BTP-Bund a 10 anni ha poi bucato quota 90 punti base e, durante l’estate, è affondato anche sotto la soglia di 80, crollando fino a 71 punti base, come ha ricordato di recente il MEF di Giorgetti.

 Il trend dello spread Italia-Francia e dello spread Italia-Germania a 10 anni negli ultimi decenni Il trend dello spread Italia-Francia e dello spread Italia-Germania a 10 anni negli ultimi decenni Forti le flessioni dello spread BTP-Bund e BTP-OAT a 10 anni nell'ultimo periodo. Ora lo spread Italia-Francia è anche negativo, per la prima volta nella storia dell'Eurozona. (Fonte LSEG).

Fitch farà entrare il rating dell’Italia addirittura nel club A?

Insomma, meglio di così non poteva andare per il governo Meloni che, all’inizio del suo mandato, aveva visto pendere sulla sua testa la spada di Damocle di una rivolta degli investitori contro i BTP, in quanto orfani del governo precedente di Mario Draghi. E che invece è stato premiato dai mercati e dagli analisti.

L’Italia ha dato prova di un impegno costante e credibile al consolidamento fiscale ” ha commentato Filippo Mormando, strategist della divisione dei debiti sovrani di BBVA, interpellato dalla Reuters, “fattore che rafforza l’argomentazione di un miglioramento del merito creditizio”.

Considerando poi il downgrade del rating francese da parte della stessa Fitch, Mormando ha detto di non potere escludere “una sorpresa positiva” per l’Italia, dunque che Fitch finisca con l’annunciare un upgrade del rating a BBB+, reiterando anche l’outlook positivo.

Non è escluso a priori neanche uno scenario in cui il rating venga migliorato di ben due scalini, e che l’Italia conquisti una valutazione, secondo l’esperto, pari ad “A-, sulla scia di quanto è stato detto dal ministro Giancarlo Giorgetti, in relazione alla possibilità che il rapporto deficit-PIL dell’Italia - che l’anno scorso si è attestato al 3,4%, rispetto al target del governo Meloni pari al 3,8% - scenda addirittura sotto la soglia chiave del 3%, un anno prima del tempo (nel 2026), rispettando così i diktat di Bruxelles.

Una eventuale promozione del rating dell’Italia da parte di Fitch è un outlook considerato anche da Luigi de Bellis, responsabile della divisione di ricerca di Equita SIM, che ha citato “il mix virtuoso” dell’Italia, composto dalla disciplina fiscale, dalla stabilità politica e dal crescente appetito per i BTP da parte degli investitori internazionali, come hanno dimostrato i risultati delle ultime emissioni di debito pubblico lanciate dal MEF-Tesoro: “Ci aspettiamo che Fitch migliori il rating dell’Italia”, grazie a “un percorso di consolidamento credibile”.

Lo stato del debito e del deficit dell’Italia, la previsione di Goldman Sachs

I progressi compiuti dal governo Meloni nella gestione delle finanze pubbliche sono stati ricordati di recente anche dall’Ufficio parlamentare del bilancio (UPB), nel rapporto “Una panoramica dei quadri macroeconomici e di finanza pubblica nelle Relazioni dei paesi della UE sui progressi compiuti − 2025”.

Dall’analisi, è risultato che, nel corso del 2024, oltre alla Germania e alla Spagna, anche in Italia “ il debito pubblico ha mostrato una dinamica più favorevole delle attese ”, attestandosi “al 135,3 per cento del PIL, 0,5 punti sotto le stime PSB grazie a un avanzo primario e a un deflatore del PIL più elevati delle attese”.

L’UPB ha inoltre ricordato che, per il 2025, in un contesto in cui si prevede un “lieve peggioramento dei saldi” in Europa (il disavanzo di bilancio dovrebbe salire al 3,4 per cento del PIL in media nei paesi dell’area dell’euro e al 3,5 per cento in quelli della UE), “l’Italia stima un disavanzo pari al 3,3 per cento, sotto la media della UE e in linea con le stime del PSB”.
Ancora, a fronte del disavanzo del saldo primario medio dell’1,4 per cento del PIL nell’area dell’euro), l’Italia vanterà ancora un avanzo, pari allo 0,7 per cento.

Altra dimostrazione di fiducia nella capacità dell’Italia di continuare a far scendere il livello del proprio deficit è arrivata da Filippo Taddei, economista senior di Goldman Sachs, come ha riportato Morningstar: “ Ci aspettiamo che il deficit continui a scendere sotto il 3% nel 2026 ”, con il Ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che si sta impegnando a far scendere il ratio al 2,8% dal 4,3% del 2024.

Bucando la soglia del 3%, l’Italia uscirebbe dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo che è stata aperta dalla Commissione europea lo scorso anno. Un ottimo traguardo, che potrebbe essere considerato come uno dei motivi, da parte di Fitch, di premiare i BTP con l’agognata promozione del rating, in un momento in cui non mancano gli alert degli analisti su alcuni bond, in particolare su alcuni ben precisi. E in una fase in cui il Buy Italia regge ancora.

Detto questo, in attesa del verdetto Fitch, c’è anche chi suggerisce cautela. Si tratta di Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, secondo cui “ un upgrade immediato dell’Italia da parte di Fitch appare poco plausibile , soprattutto dopo il recente downgrade della Francia”.

Secondo l’esperto, “ è più realistico che l’agenzia riconosca i progressi sul deficit ma sottolinei come il debito/PIL resti elevato ”.

D’altronde, “ i mercati hanno già ridotto significativamente lo spread dei BTP e i CDS sono ai minimi pluriennali , segno che un miglioramento dell’outlook è in parte prezzato”.

Secondo il country head Italia di NS Partners, dunque, “ un upgrade potrebbe concretizzarsi solo nei prossimi 12-18 mesi , se il consolidamento fiscale proseguirà e il debito mostrerà segnali di stabilizzazione”.

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