Non solo Francia. Ecco il prossimo Paese che rischia il botto sui bond

Laura Naka Antonelli

12 Settembre 2025 - 17:58

Mercati ormai alla mercé dei bond vigilantes in Francia e anche in questo Paese? C’è un’alternativa per salvare il salvabile?

Non solo Francia. Ecco il prossimo Paese che rischia il botto sui bond

Ormai l’Europa annaspa in un mare di debiti. E in un mare di debiti annaspano in generale tutti i Paesi del G7. Il problema non si chiama solo Francia, sebbene Parigi sia tornata questa settimana grande protagonista del mercato dei Titoli di Stato globali. Prima, con la caduta del governo Bayrou e il contestuale terremoto che ha travolto non solo la politica, ma anche i suoi bond OAT - tanto che lo spread Italia - Francia a 10 anni si è perfino azzerato -; poi, con la nomina da parte del presidente francese Emmanuel Macron del nuovo premier Sébastien Lecornu, tra i suoi alleati più stretti.

Le novità non sono finite qui, visto che nelle prossime ore Fitch darà il via alla stagione della revisione dei rating sul debito francese. Stagione che si protrarrà per un bel po’ di settimane. I bond francesi, nel frattempo, fanno sanguinare la ferita già aperta che ha colpito l’orgoglio nazionale francese. La tensione, nelle strade di Parigi, è alle stelle. La rabbia è già esplosa e il giudizio dei mercati potrebbe esacerbare ulteriormente la situazione.

La verità, infatti, è che i mercati finanziari stanno dettando sempre più legge, costringendo i governi di turno a correre ai ripari per coprire soprattutto una falla: quella, ormai presente in diverse economie di tutto il mondo, che prende il doppio nome di deficit-debito pubblico. Di fatto, la minaccia dei bond vigilantes non è presente soltanto in Francia. In particolare, c’è un altro debito sovrano che sta spaventando, tanto che qualcuno consiglia di guardare a Parigi come a un esempio, meglio come a un avvertimento, per agire. Ma agire come, di fronte ai dettami dei bond vigilantes che, condizionando i mercati, stanno anche facendo un processo di selezione darwiniana dei governi, scegliendo praticamente loro quelli adatti a rimanere in sella e quelli destinati, invece, a uscire di scena? [...]

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