Se investi €20.000 in questo BTP, guadagni quasi €22.000 a scadenza (oltre al rimborso di tutto il capitale)

Donato De Angelis

25 Novembre 2025 - 10:54

Investendo oggi €20.000 nel BTP 2054 incassi cedole periodiche, per un guadagno netto a scadenza di quasi €22.000, con tassazione agevolata ed esclusione dall’ISEE.

Se investi €20.000 in questo BTP, guadagni quasi €22.000 a scadenza (oltre al rimborso di tutto il capitale)

Il BTP 2054 con cedola annua del 4,3% (ISIN IT0005611741) è, ad oggi, uno dei titoli di Stato più interessanti tra quelli di lunghissima scadenza oggi presenti sul mercato. È stato emesso il 17 settembre 2024 e scadrà il 1° ottobre 2054, con durata residua di poco inferiore ai 29 anni. Durante questo periodo il risparmiatore riceve un flusso costante di cedole, sempre tassato al 12,5%, l’aliquota agevolata riservata ai titoli di Stato. Oggi il titolo quota 99,77, cioè leggermente sotto il valore nominale di 100, un leggero sconto che aumenta leggermente il rendimento finale, perché a scadenza il titolo sarà rimborsato a 100, ovvero al suo valore nominale.

Se un risparmiatore decidesse oggi di investire 20.000 euro in questo BTP, quanto guadagna realmente? Facciamo i conti.

Se investi €20.000 in questo BTP, guadagni €21.753 netti a scadenza

Cominciamo dalla quantità di titolo che si riesce ad acquistare con la cifra che ipotizziamo in questo esempio. A un prezzo di 99,77, ogni 100 euro di valore nominale costano 99,77 euro reali. Con un investimento di 20.000 euro si acquistano quindi circa 20.046 euro di valore nominale. Ciò che si compra realmente non è un numero di “pezzi”, ma un valore nominale sul quale verranno calcolate tutte le cedole nel corso degli anni.

La cedola del 4,3%, infatti, si applica proprio su questo valore nominale. Nel nostro esempio, l’incasso annuo lordo è di circa 862 euro. Ma, come tutti i BTP, anche questo paga la cedola in due rate semestrali, ovvero la metà della cedola ogni sei mesi. Infatti, non si riceve un unico pagamento annuale, ma due accrediti regolari, due volte l’anno, per tutto il periodo in cui si detiene il titolo. È come avere una piccola rendita periodica, che ogni sei mesi entra sul conto senza dover fare nulla.

Su queste cedole si applica la tassazione agevolata del 12,5%. A fronte dei 862 euro lordi annui, il netto effettivamente incassato è di circa 754 euro ogni anno. Non è un dettaglio da poco, perché la differenza fiscale rispetto a un conto deposito o a un ETF obbligazionario è significativa dato che l’imposta, per questi strumenti, è fissata al 26%, più del doppio.

Il flusso cedolare è la componente principale del rendimento. In 28,85 anni di durata residua, il titolo pagherà l’equivalente di 30 cedole annuali, per un totale che raggiunge circa 21.753 euro netti. Si tratta di una somma che supera abbondantemente l’investimento iniziale, e che arriva con la puntualità tipica dei titoli di Stato italiani.

C’è anche il rimborso a scadenza. E altri vantaggi

A questa cifra va aggiunto il piccolo guadagno derivante dal fatto che il titolo viene rimborsato a 100. Poiché oggi lo si acquista a 99,77, il risparmiatore beneficia anche di un modesto extra di circa 46 euro, completamente netto perché, nel caso di rimborso a 100, non si genera una plusvalenza fiscalmente imponibile.

Mettendo insieme tutto, il guadagno complessivo netto dell’investitore che oggi mette 20.000 euro nel BTP 2054 è di circa 21.799 euro da qui alla scadenza. A questi si sommano ovviamente i 20.000 euro iniziali, che tornano interamente all’investitore al momento del rimborso.

C’è anche un ulteriore vantaggio che molti ignorano. I BTP sono esclusi dal calcolo dell’ISEE, il che significa che chi investe in titoli di Stato non si vede penalizzato nei parametri che determinano l’accesso a bonus, agevolazioni, riduzioni tariffarie e altre misure di sostegno. Un elemento che, soprattutto per alcune famiglie, può fare davvero la differenza.

DISCLAIMER
Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio.

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