Tranvata Francia e spread BTP-OAT a zero. Ovvero, sono questi i 2 bond euro più rischiosi

Laura Naka Antonelli

15 Settembre 2025 - 13:25

Molti in Italia brindano all’azzeramento dello spread. Ma la verità è che ora gli OAT sono rischiosi quanto i BTP. E più rischiosi dei corporate bond.

Tranvata Francia e spread BTP-OAT a zero. Ovvero, sono questi i 2 bond euro più rischiosi

Nessun tonfo per gli OAT, i Titoli di Stato della Francia, dopo la tranvata arrivata da Fitch, l’agenzia di rating che ha deciso di bocciare con un downgrade il giudizio sul debito pubblico di Parigi.

Notizia scontata, affermano diversi analisti. Così scontata che i rendimenti decennali degli OAT sono scesi nelle prime ore della seduta di oggi, lunedì 15 settembre 2025, al 3,49%, posizionandosi comunque a un valore più alto, sebbene di appena 1 punto base, rispetto al 3,48% dei rendimenti dei BTP a 10 anni.

Si è ripetuto dunque oggi quanto accaduto per la prima volta martedì scorso, 9 settembre 2025, giornata tristemente storica per la Francia ed ennesimo motivo di vanto per il governo Meloni, quando lo spread BTP-OAT a 10 anni, ovvero lo spread Francia-Italia, oltre ad azzerarsi, è diventato addirittura negativo, per la prima volta nella storia dell’euro.

Spread BTP-OAT a zero. Oltre a bond Italia, ora i bond più rischiosi dell’area euro sono quelli di Parigi

Nelle ore successive della seduta di oggi, i rendimenti italiani e francesi sono andati a braccetto, oscillando entrambi al 3,49%.

Lo spread Italia-Francia a 10 anni è tornato dunque a valere zero, dopo la ’prima’ di una settimana fa circa.

A questo punto, ci si chiede quanto questo testa a testa possa durare e, soprattutto, se i BTP continueranno a confermarsi più allettanti (così come è stato fino a oggi, come dimostra il trend dei rendimenti di entrambi i Titoli di Stato YTD), anche andando avanti.

Una cosa è però sicura: per quanto si sbandieri l’appetibilità della carta italiana, la verità è che il messaggio che arriva dai rendimenti dei BTP, e che non è affatto positivo, non è cambiato.

I rendimenti italiani e ora francesi, rispettivamente, dei BTP e degli OAT, confermano piuttosto che, se in precedenza il primato di Titolo di Stato più rischioso di tutta l’Eurozona era quello italiano, ora i bond sovrani che vengono percepiti come i più rischiosi del blocco, tra i principali Paesi e le principali economie dell’Eurozona, sono due: i BTP e gli OAT.

Insomma se, fino a poco fa, al primo posto della classifica dei bond sovrani più rischiosi dell’area euro, si metteva in evidenza solo l’Italia con i suoi BTP, ora Roma deve condividere la posizione top, niente affatto invidiabile, con la Francia.

I rendimenti dei BTP e gli OAT sono più alti addirittura di quelli dei bond della Grecia, pari al 3,34%, e dei bond della Spagna (3,25%) e del Portogallo (3,09%).

Il loro valore rimane inoltre nettamente superiore rispetto a quello dei rendimenti dei Titoli di Stato dell’area euro considerati davvero sicuri, ovvero quelli dei Bund tedeschi (2,69%), e rispetto agli altri tra i più affidabili secondo gli investitori, ovvero i Titoli di Stato olandesi (2,85%).

Bocciatura OAT da Fitch, cosa potrebbe succedere ora ai BTP. E quella sorpresa evidenziata da Goldman Sachs

Detto questo, nella gara tra BTP e OAT, interpellato da Bloomberg Stephen Spratt, strategist dei tassi di mercati dei Paesi avanzati APAC di Société Générale, ha detto di ritenere che, “un ulteriore deterioramento del sentiment per la Francia potrebbe portare i BTP a continuare a guadagnare terreno in termini relativi ”.

Venerdì scorso 12 settembre 2025 Fitch ha tagliato il rating sugli OAT francesi da “AA-” ad “A+, motivando il downgrade con l’aumento del debito pubblico, la crescente polarizzazione politica e i dubbi sull’outlook fiscale della Francia.

La bocciatura, sebbene fosse secondo qualche analista scontata, ha immediatamente sollevato nuovi interrogativi sulla Francia di Emmanuel Macron, ora alle prese con il nuovo premier Sébastien Lecornu, prontamente nominato dal capo dell’Eliseo.

Ma c’è un altro fattore che sta attirando l’attenzione degli investitori di tutto il mondo: qualcosa che ha fatto capire quanto grave sia la situazione in cui versa Parigi e che è stata segnalata dal Financial Times, nell’articolo French companies’ borrowing costs fall below government’s as debt fears intensify. Tradotto: “I costi di indebitamento delle aziende francesi scendono sotto quelli del governo (di Parigi), mentre la paura per il debito (della Francia) si intensifica”.

L’FT ha riportato nello specifico quanto emerso dai dati raccolti da Goldman Sachs, ovvero che i rendimenti dei bond di società francesi come L’Oréal, Airbus e Axa sono scesi al di sotto di quelli degli OAT nelle ultime settimane. Un segnale che indica che “è probabile che gli investitori li considerino una scommessa più sicura”.

Così il fenomeno è stato commentato da Karsten Junius, responsabile economista della private bank svizzera J Safra Sarasin: “Il fatto di viaggiare alla pari con i bond corporate della Francia indica che i Titoli di Stato francesi non sono più un asset privo di rischi” e che “ vengono scambiati più come (obbligazioni) dei mercati emergenti ”.

È infatti di solito nei mercati emergenti, ha ricordato Junius, che i rendimenti dei corporate bond tendono a viaggiare a livelli inferiori rispetto a quelli dei Titoli di Stato.

Debiti sovrani VS corporate bond Francia. Il post di El-Erian sul fenomeno di cui stanno parlando tutti sui mercati

Il fenomeno è di una tale rilevanza che è lo stesso Mohamed A. El-Erian, responsabile della divisione di consulenza economica di Allianz, a cui fa capo PIMCO, la società USA di gestione degli investimenti specializzata in titoli a reddito fisso, di cui in passato è stato CEO, a riportare con un post su X quanto è emerso dall’articolo del Financial Times e, dunque, dall’analisi di Goldman Sachs:

Mai così tanti corporate bond considerati più sicuri dei Titoli di Stato francesi. Il bond LVMH

Dal rapporto di Goldman Sachs è risultato che sono 10 le società francesi le cui obbligazioni (appunto, i cui corporate bond) presentano ora uno spread negativo con gli OAT, i titoli di debito di Parigi: si tratta della quantità più alta dal 2006.

Sempre dal report, è stato constatato che sono più di 80 i corporate bond dell’area euro con rendimenti più bassi rispetto a quelli dei Titoli di Stato francesi.

I gestori dei fondi interpellati dal Financial Times hanno fatto l’esempio dei bond emessi dal colosso del lusso LVMH con scadenza nel 2033. Bond che, nel 2024 e agli inizi del 2025, avevano rendimenti superiori rispetto a quelli degli OAT di 0,2-0,6 punti percentuali circa e che invece ora hanno un rendimento inferiore fino a -0,07 punti percentuali rispetto ai bond sovrani di Parigi, lo scarto più alto da quando le obbligazioni sono state emesse due anni fa.

Mike Riddell, gestore dei fondi presso Fidelity International, ha commentato il fenomeno sottolineando che si tratta di movimenti “ancora più incredibili se si considera che il mercato dei corporate bond è molto, molto meno liquido rispetto a quello dei debiti sovrani”. Una caratteristica tale da avallare, a suo giudizio, uno spread pari a 0,1-0,2 punti percentuali, piuttosto che quei differenziali, tra l’altro negativi, a cui si sta assistendo. Ma, evidentemente, i Titoli di Stato in generale non vengono più considerati poi così tanto più sicuri dei corporate bond.

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