Il commento di Generali Asset Management sull’ultimo upgrade del rating dell’Italia arrivato da Moody’s. Fino a dove può scendere lo spread BTP-Bund?
Fino a dove può scendere lo spread BTP-Bund a 10 anni, sulla scia delle promozioni sul rating del debito pubblico che sono arrivate in questi ultimi mesi dalle agenzie Fitch, DBRS e, neanche una settimana fa, da Moody’s?
Mauro Valle, Head of Fixed Income di Generali Asset Management, ha presentato le previsioni sul trend dello spread italiano, soffermandosi in particolare sul premio firmato da Moody’s, l’agenzia di rating più severa nei confronti dell’Italia che, fino a venerdì scorso 21 novembre 2025, aveva confermato ostinatamente un giudizio sul debito pubblico del Paese pari a “Baa3”, superiore di appena un gradino alla valutazione “junk”, ovvero spazzatura.
Il commento di Generali Asset Management sul premio Moody’s ai BTP
E invece alla fine anche Moody’s, tra le tre grandi sorelle del rating - le altre due sono Fitch e S&P Global - si è arresa all’evidenza della stabilità del governo Meloni e dell’impegno dello stesso a risanare i conti pubblici, pur nel mezzo delle grandi sfide che l’Italia deve ancora fronteggiare, annunciando l’upgrade al livello “Baa2”.
La mossa è stata riassunta dal responsabile della divisione di reddito fisso di Generali Asset Management:
“L’Italia ha ottenuto la sua prima riqualificazione del rating di credito da parte di Moody’s in oltre 23 anni, salita di un notch a Baa2 con outlook stabile”.
Mauro Valle ha ricordato le dichiarazioni di Moody’s, ovvero che “l’upgrade riflette un track record coerente di stabilità politica e di politiche che migliorano l’efficacia delle riforme economiche e fiscali e degli investimenti attuati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ”, così come, ha sottolineato l’agenzia di rating “ci aspettiamo che il debito pubblico elevato dell’Italia inizi a diminuire gradualmente a partire dal 2027”.
Previsioni spread BTP-Bund, Generali Investments punta a ulteriore discesa fino a 70 punti base
In questo contesto, Generali Asset Management ha fornito le sue previsioni su quanto può scendere ancora lo spread BTP-Bund a 10 anni, facendo notare che al momento “lo spread italiano rimane stabile a 75 punti base”, e che “nelle prossime settimane potremmo vedere un calo a 70 punti base, dato che l’attività di emissione è destinata a diminuire”.
Mauro Valle ha reso noto che, in questa situazione, “ i titoli italiani continuano a essere sovrappesati, rispetto a una significativa sottoesposizione sugli OAT francesi ”, aggiungendo che l’esposizione verso la Spagna e la Grecia “rimane invariata”.
Praticamente, in una situazione in cui “il mercato continua a prevedere nessun taglio dei tassi da parte della BCE ”, Generali Asset Management continua a mantenere “una posizione neutrale-positiva sui rendimenti tedeschi, ritenendo che i rendimenti continueranno a muoversi all’interno dell’intervallo osservato negli ultimi mesi, supportando la nostra strategia di mantenere una duration lunga in modo tattico, con rendimenti intorno al livello del 2,7% ”.
In sostanza:
“L’esposizione alla Germania rimane invariata; l’esposizione ai bond dell’UE è stata moderatamente aumentata; i bond italiani sono sempre lunghi rispetto a quelli francesi in posizione corta; l’esposizione alla curva è lunga sui segmenti 5-10 anni e corta su quello dei 30 anni”.
Vale la pena di ricordare che, negli ultimi mesi, premi sui BTP che hanno riempito di orgoglio il governo Meloni sono stati riconosciuti anche dall’agenzia di rating Fitch e da DBRS Morningstar, con quest’ultima che ha riportato il giudizio sul debito pubblico dell’Italia nella categoria A.
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