Sondaggi politici: Salvini a picco, Pd davanti a Meloni

Alessandro Cipolla

22/04/2022

09/02/2023 - 10:04

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Per la supermedia dei sondaggi di YouTrend il Partito democratico sarebbe in testa nonostante una crescita di Fratelli d’Italia. Male Lega e Movimento 5 stelle, mentre Renzi è indicato sempre più lontano dal 3%.

Sondaggi politici: Salvini a picco, Pd davanti a Meloni

Qual è stato l’esito dei sondaggi politici realizzati dai sei principali istituti italiani nelle ultime due settimane? Una domanda a cui ha provato a dare risposta YouTrend con la sua supermedia aggiornata al 21 aprile.

Sondaggi 21 aprile Sondaggi 21 aprile Fonte YouTrend

Il primo dato che balzo all’occhio è il nuovo tonfo della Lega, che nelle ultime due settimane stando ai sondaggi avrebbe perso lo 0,6%. Una crisi quella di Matteo Salvini che ormai appare irreversibile al pari di quella del Movimento 5 stelle, con i pentastellati che si starebbero sempre più avvicinando alla soglia psicologica della doppia cifra.

Nonostante una leggera flessione davanti a tutti ci sarebbe sempre il Partito democratico, tallonato da Fratelli d’Italia con il partito di Giorgia Meloni ormai autentico traino della coalizione di centrodestra.

Sondaggi favorevoli anche a Forza Italia mentre, restando tra le fila dei moderati, sarebbero in calo sia il tandem Azione-Più Europa sia Italia viva: la creatura politica di Matteo Renzi è indicata sempre più lontana dalla soglia di sbarramento.

L’asticella del 3% sembrerebbe essere raggiungibile invece per Italexit, mentre la sinistra e i Verdi dovranno cercare di trovare un accordo per creare un soggetto unitario al fine di non correre il rischio di rimanere fuori dalla composizione del prossimo Parlamento.

Cosa ci dicono i sondaggi politici

Se si votasse in questo fine settimana con l’attuale legge elettorale, stando alla supermedia dei sondaggi politici realizzata da YouTrend una coalizione di centrodestra unita riuscirebbe a ottenere una maggioranza parlamentare.

La grande crescita di Fratelli d’Italia, permetterebbe a Giorgia Meloni di essere la Presidente del consiglio designata ma da tempo i suoi alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sembrerebbero storcere il naso di fronte a questa prospettiva.

Si è parlato così di una sorta di federazione tra Lega e Forza Italia per contenere la forza elettorale di Giorgia Meloni, ma il sentore è che la coalizione di centrodestra se dovesse fare flop anche alle amministrative di giugno potrebbe andare in frantumi.

Il clima non è di certo più sereno nel centrosinistra dove il Partito democratico, prima forza del Paese stando alla media dei sondaggi, alle prossime elezioni dovrà decidere se fare squadra insieme al Movimento 5 stelle oppure ai moderati.

Numericamente un asse giallorosso Pd-M5s-sinistra sarebbe quello più opportuno, ma non mancano i dubbi tanto che i dem alle amministrative si presenteranno in alcuni Comuni con i pentastellati e in altri con i centristi: soltanto a Verona il candidato sindaco Damiano Tommasi sembrerebbe poter riuscire a mettere sotto lo stesso tetto grillini e calendiani.

In questo anno che ci separa dalle elezioni politiche, vista la volatilità dell’elettorato evidenziata dai sondaggi potrà succedere letteralmente di tutto: con la guerra e il Covid a fare da sfondo al voto, il sentore è che alla fine possa prevalere di nuovo la voglia delle larghe intese che, inevitabilmente, andrebbe però a stroncare ogni velleità di trasloco a Palazzo Chigi da parte di Giorgia Meloni.

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