Elezioni amministrative, il centrodestra si spacca: il voto si avvicina, ma manca accordo su candidature

Stefano Rizzuti

20 Aprile 2022 - 17:55

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Palermo, Verona, Messina, Catanzaro, Parma e persino la Regione Sicilia: il centrodestra non trova l’accordo sui candidati e si spacca in vista delle elezioni comunali di giugno.

Elezioni amministrative, il centrodestra si spacca: il voto si avvicina, ma manca accordo su candidature

Le elezioni comunali si avvicinano. Il 12 giugno saranno chiamati al voto 26 capoluoghi di provincia, tra cui anche quattro di Regione: Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Se nel centrosinistra le candidature non sono ancora definite ovunque, non sembra andare meglio nel centrodestra.

La coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia controlla 18 di questi 26 capoluoghi e il test di giugno appare quindi fondamentale. Finora il centrodestra ha trovato l’accordo su 20 comuni tra quelli al voto. Spesso su sindaci uscenti o esponenti della società civile, ma anche su nomi di partito.

Mancano ancora sei comuni e, quindi, sei candidati. Meloni, Salvini e Berlusconi sembrano non riuscire a trovare un accordo ancora in molte città. Alcune delle quali particolarmente significative, anche in ottica futura: basti pensare alla partita di Palermo, strettamente intrecciata con quella delle prossime regionali in Sicilia.

Centrodestra spaccato in Sicilia: da Palermo alla Regione

In Sicilia si vota a Palermo e Messina. Ma in autunno sarà anche il turno delle regionali, su cui si concentra l’attenzione di parte della coalizione. Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia chiede al presidente Nello Musumeci di dimettersi e tornare prima al voto, insieme alle comunali di giugno.

L’obiettivo è quello di convincere Forza Italia a sostenere un bis di Musumeci, presidente uscente. E se si votasse a giugno Fi e Lega non avrebbero un candidato alternativo e potrebbero accettare la candidatura di Musumeci, secondo il ragionamento di Fdi.

Il voto delle regionali siciliane non può non intrecciarsi con le comunali a Palermo: nel capoluogo Lega e Forza Italia sostengono Francesco Cascio, mentre Fdi punta su Carolina Varchi. I meloniani, però, si dicono disposti a rinunciare al suo nome per una candidatura unitaria, che venga poi replicata anche in Regione con Musumeci.

Il centrodestra arriva spaccato, almeno per il momento, anche a Messina. Forza Italia appoggia Maurizio Croce, la Lega sostiene Federico Basile.

Centrodestra senza candidato unitario a Verona, Catanzaro e Parma

A Verona il centrodestra è diviso. Forza Italia non vuole sostenere il sindaco uscente, Federico Sboarina, di Fratelli d’Italia. Sostenuto anche dalla Lega. Gli azzurri puntano sull’ex sindaco Flavio Tosi, ex leghista molto lontano oggi da Salvini.

A Catanzaro e Parma Fdi non ha, per ora, dato il via libera ai candidati individuati da Fi e Lega. A Catanzaro parliamo di Valerio Donato, sostenuto da Lega, Fi e Udc. A Parma di Pietro Vignali, ex sindaco fino al 2011 e oggi appoggiato da Lega, Fi e Cambiamo.

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