Matteo Renzi, ex Premier ed ex segretario PD, torna a parlare della scuola, rendendo nota la sua intenzione di renderla una priorità una volta vinte le primarie del Partito Democratico.
Matteo Renzi, ex segretario del Partito Democratico, torna ad affrontare il tema scuola affermando che qualora dovesse vincere leprimarie, sarebbe il primo tema da cui ripartirebbe.
La vittoria delle primarie, infatti, consentirebbe a Renzi di tornare ad essere segretario del PD, dopo che a febbraio scorso aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di segretario con l’intenzione di riconquistarla alle urne.
Secondo gli ultimi sondaggi, la vittoria di Renzi alle primarie è data ormai per certa, ma l’eventuale problema potrebbe essere l’affluenza alle urne.
L’ex Premier, dunque, torna a parlare di scuola tramite una diretta Facebook che si è svolta nella giornata del 23 aprile e sottolinea come quest’ultimo sia effettivamente un punto dolente.
A poche settimane dall’approvazione delle deleghe alla Buona Scuola, voluta proprio dal governo Renzi, si ricomincia a parlare di possibili cambiamenti.
Matteo Renzi: se vinco riparto dalla scuola
Domenica 23 aprile, in diretta Facebook da Pontassieve e durante il #MatteoRisponde, Renzi ha parlato nuovamente del tema scuola, dichiarando che qualora dovesse vincere la corsa per la segreteria, all’istruzione dedicherebbe la sua prima iniziativa.
Le dichiarazioni arrivano dopo tre anni dall’inizio della sua legislazione come Presidente del Consiglio, le dimissioni (sia da premier che da segretario PD) ed una riforma della scuola che ha introdotto sostanziali ed importanti cambiamenti e le cui ultime deleghe sono state approvate non più di qualche settimana fa.
La Buona Scuola è stata voluta proprio dal Governo Renzi, iniziato con la visita dell’ex premier in varie scuole una volta a settimana.
Un discorso, quello di Renzi, che non manca di suscitare perplessità e ci si chiede anche come mai si voglia di nuovo cambiare, dopo una riforma costata più di tre miliardi.
Matteo Renzi: cosa potrebbe cambiare nella scuola?
A rispondere è proprio Matteo Renzi, che durante la diretta ammette che sul tema scuola “il dente duole” perché, nonostante gli enormi investimenti, la riforma ha suscitato moltissimo malcontento tra i docenti e gli addetti ai lavori.
Dopo la vittoria di Renzi (molto probabile), l’ex segretario sembrerebbe interessato a ricominciare a lavorare sulla scuola, anche perché negli scorsi mesi aveva ammesso che la riforma è stata in grado di scontentare tutti. Ma quali potrebbero essere i cambiamenti proposti da Renzi?
Tanto per cominciare, dobbiamo ricordare che il Miur è stato l’unico a subire un cambio di casacca con il passaggio delle redini a Paolo Gentiloni, mossa che aveva rappresentato una volontà di cambiare direzione e che però non aveva portato all’abolizione della Legge 107/15.
L’idea di Renzi è quella di recuperare il il favore dell’opinione pubblica, incentivando il rapporto e il confronto con il personale e dedicandosi maggiormente anche agli studenti.
“Dobbiamo ripartire dal tema della disuguaglianza tra bambini: quando nascono i bambini in alcuni luoghi, - dichiara Renzi - c’è chi mi dice si può prevedere che fine fanno nove di loro su dieci. E questo non è accettabile”.
Queste parole fanno intuire che probabilmente l’interesse è anche quello di adottare nuove misure per prevenire e ridurre l’abbandono scolastico, ancora molto alto in alcune zone del Sud Italia.
Oltre a ciò, c’è anche la volontà di aiutare le famiglie più umili o povere a far sì che i loro figli possano godere del diritto allo studio, opportunità preclusa a tanti giovani anche a causa del luogo in cui vivono.
Sul fronte delle proposte per la Buona Scuola, Renzi non è entrato nel merito, ma se davvero l’intento è di recuperare il rapporto con docenti e personale - un obiettivo dichiarato più volte anche dalla Fedeli e che si è in parte concretizzato con il passo indietro sulla chiamata diretta- probabilmente sarà necessario ascoltare davvero chi la scuola la vive ogni giorno e sa quali siano le vere criticità del sistema.
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